INSIEME ALLA COLONNA DI RICARICA - La Nissan Leaf, che abbiamo già avuto modo di vedere da vicino (vedi qui il nostro incontro ravvicinato in Giappone) arriverà nelle concessionarie a marzo 2018 (le consegne andranno a regime da aprile): in Italia è esposta in anteprima a Milano, in Piazza XXV Aprile, fino al 22 dicembre 2017 (foto qui sopra). Un’occasione, per i potenziali clienti, per cominciare a “familiarizzare” con la media elettrica giapponese, presentata dentro una teca trasparente con strisce luminose di led che si illuminano per simulare il flusso di corrente elettrica. Accanto alla vettura, è in esposizione una colonnina V2G (Vehicle to Grid, cioè “dal veicolo alla rete”): questo dispositivo, sviluppato in collaborazione con l’Enel, consente il trasferimento di corrente dalle automobili alla rete elettrica e viceversa, permettendo così alle auto elettriche in sosta di fornire un ausilio alla durante i picchi di richiesta. La Nissan, in collaborazione con l’Enel, ha installato già un’ottantina di queste colonnine in Europa: ma, entro il 2020, saranno 7.000 quelle disponibili solo in Italia. La Nissan Leaf adotta una batteria agli ioni di litio da 40 kWh (il modello precedente ne sviluppava 10 di meno) che, per la casa, consente di coprire fino a 378 km. Il tempo di ricarica per percorrere 100 km da una colonnina pubblica è di 15 minuti; da casa, invece, sale a 4 ore e mezza.
CON LA RATA, TUTTO COMPRESO - La Nissan Leaf andrà in vendita a partire da 33.070 euro per la versione Visia, acquistabile anche con 36 rate mensili di 299 euro e una maxirata finale (per dare un’idea, “dando dentro” come anticipo un’auto usata del valore di 9.950 euro, il saldo finale è di 14.551 euro, e il taeg è del 2,88%). La formula prevede pure due anni di ricariche gratuite dalle colonne pubbliche (fino un massimo di 1350 kWh ) e la Wall Box Enel installata gratuitamente nel garage di casa. L’equipaggiamento di serie, per tutte le Leaf, include l’ePedal, un acceleratore “intelligente” che in rilascio frena anche la vettura (il pedale del freno resta disponibile per le situazioni di emergenza), consentendo così di aumentare o diminuire la velocità senza spostare il piede destro da un pedale all’altro. Secondo la casa giapponese, questo facilita le partenze in salita e accresce il comfort nel traffico caotico. Il sistema, in ogni caso, non sostituisce del tutto il pedale del freno, che va premuto nei rallentamenti più decisi. Il sistema di guida semi-autonoma ProPilot (di serie solo per le ricche N-Connecta e Tekna) si può attivare da 30 km/h premendo un pulsante e controlla in automatico lo sterzo, i freni e l'acceleratore, gestendo la guida (a patto che l’auto rimanga nella stessa corsia di marcia) e mantenendo la distanza di sicurezza in modo automatico. La vettura offre pure un evoluto sistema di parcheggio automatico, il ProPilot Park (500 euro, solo per la Tekna): la vettura riesce a individuare e a inserirsi da sola negli spazi di sosta non solo paralleli alla strada, ma anche a spina di pesce.