La nuova
Maserati Levante è la prima suv della casa modenese: abbina la grinta e le prestazioni tipiche delle sportive del Tridente con la promessa di un’inedita versatilità in fuori strada. Ce ne parla Roberto Corradi (
nella foto), responsabile dello sviluppo dei prodotti Maserati.
Com’è stata l’esperienza di portare al debutto la prima suv Maserati?
Nel gruppo FCA non manca certo il know-how riguardo a vetture votate anche al fuori strada, e in parte lo abbiamo utilizzato. Ma questa è in tutto e per tutto una Maserati e lo sviluppo è stato fatto a Modena, basandoci sulla già valida piattaforma di Ghibli e Quattroporte, anch’esse disponibili con la trazione integrale.
Quanto è durato lo sviluppo e dove siete intervenuti?
Abbiamo iniziato a lavorare sulla Levante subito dopo il lancio della Ghibli, poco più di due anni fa, e la sfida maggiore è stata conciliare le prestazioni di una Maserati con doti fuoristradistiche all’altezza delle rivali più quotate. Per questo abbiamo messo a punto sospensioni ad aria con un’escursione molto ampia e uno smorzamento controllato elettronicamente, grazie alla gestione Skyhook Maserati.
Quant’è l’altezza da terra, e come può variare?
In configurazione standard è di 21 centimetri, ma può scendere fino a 17,5 in due step. Il primo abbassamento, di 2,5 centimetri, può essere comandato manualmente, mentre oltre i 170 km/h l’auto scende automaticamente di altri 10 millimetri per migliorare ulteriormente l’aerodinamica e la stabilità. Inoltre, dopo aver parcheggiato e spento il motore, la carrozzeria si abbassa di altri 10 mm per facilitare la salita e discesa dall’abitacolo. Invece, in condizioni di marcia in fuori strada sotto gli 80 km/h, la Levante si alza di 2,5 centimetri rispetto alla configurazione standard, raggiungendo i 23,5 cm. E, viaggiando sotto i 40 km/h, si può alzare di altri 15 millimetri arrivando a 250.
La trazione privilegia le ruote posteriori?
Certo: nella Levante, in base all’aderenza, la spinta può passare dal 100% su quelle posteriori all’equa ripartizione tra i due assi, grazie a un pacco di frizioni in bagno d’olio controllate elettronicamente. Inoltre, sul retrotreno c’è un differenziale meccanico, ovviamente autobloccante visto che l’auto è una vera sportiva.
È previsto anche un V8?
Al momento no, anche se nel nostro portafoglio di motori così ne abbiamo. In futuro, vedremo. Intanto iniziamo con un V6 a benzina da 430 cavalli, 21 in più che sulla Ghibli e sulla Quattroporte, e con un turbodiesel in due livelli di potenza, 275 e 250 cavalli.
Avete lavorato anche sui sistemi di assistenza alla guida?
Sì, utilizzando tutte le tecnologie possibili, purché non legate al servosterzo elettrico, visto che nella Levante è di tipo idraulico. Non mancano il cruise control adattativo con funzione Stop&Go, il Lane Departure Warning contro le uscite accidentali di corsia, i sensori per l’angolo cieco dei retrovisori, la frenata di emergenza e le telecamere a 360 gradi, utili nei parcheggi ma anche nel fuoristrada.