SI SVELA SOLO IN PARTE - La nuova Opel Corsa debutterà fra qualche settimana, ma abbiamo già potuto provare due prototipi praticamente definitivi, se non per gli ultimi dettagli della messa a punto e per la camuffatura che ne nasconde le forme. Del precedente modello, imparentato con la Punto in quanto frutto dell’alleanza tra la Fiat e la General Motors (all’epoca proprietaria del marchio tedesco) non rimane che il nome. La prossima generazione di questa utilitaria condivide infatti la meccanica con le più recenti compatte del gruppo PSA (che comprende la Citroën, la DS e la Peugeot) di cui nel 2017 la Opel è entrata a far parte.
PARENTI FRANCESI - La nuova Opel Corsa del 2019, proposta solo con cinque porte, è basata sull’inedita piattaforma CMP che ha debuttato con la piccola crossover DS 3 Crossback (qui il primo contatto) e che viene usata anche dalla Peugeot 208 vista lo scorso marzo al Salone di Ginevra (leggi qui la news). Secondo la casa, ha permesso di aumentare la rigidezza torsionale del 15% e di ridurre il peso del 10% rispetto alla Opel Corsa in via di pensionamento (le versioni più leggere sono sotto la soglia dei 1.000 kg), anche se la lunghezza dell’auto è leggermente cresciuta: da 402 cm a 406. L’altezza, invece, è diminuita parecchio: da 149 cm a 143. Per ottenere questo risultato, i tecnici hanno lavorato sulla scocca, più leggera di 40 kg, e su particolari come il cofano motore, realizzato in alluminio (meno pesante di 2,5 kg di quello in acciaio). Un’altra decina di chilogrammi sono stati eliminati rivedendo la struttura dei sedili e del divano.
TERMICA O ELETTRICA - Anche i motori della Opel Corsa sono condivisi con le “cugine” del gruppo PSA. La prima versione ad arrivare sarà quella elettrica: accreditata per circa 320 km di autonomia, sarà ordinabile già a giugno 2019, e in consegna da inizio 2020. I modelli con motore termico, acquistabili da luglio 2019 e in mano ai primi clienti a fine anno, saranno quattro: quelli a benzina disporranno del 1.2 a tre cilindri da 75 cavalli oppure, col turbo, da 100 e 130 CV (quest’ultimo anche con il cambio automatico a 8 marce); ci sarà poi la 1.5 turbodiesel da 100 CV.
VISTA DA FUORI - Nonostante le camuffature, osservata da vicino la nuova Opel Corsa lascia intuire le sue forme. Che ci paiono più rigorose e sobrie, ma un po’ meno slanciate di quelle del modello che sta uscendo di produzione. I fari mantengono, più smussato, il caratteristico profilo “a gradino”, ma, come i fanali, risultano assottigliati e ad andamento orizzontale. L’ampia mascherina, con il logo Opel al centro, ricorda quella delle crossover Crossland X e Grandland X. Rispetto alla “vecchia” versione a cinque porte, la nuova ha il lunotto maggiormente inclinato e montanti del tetto leggermente più larghi.
VISTA DA DENTRO - Gli interni dei prototipi della nuova Opel Corsa erano nascosti da spesse coperture in gomma. Le abbiamo sollevate per dare un’occhiata (anche se non abbiamo potuto scattare foto). La plancia ha un andamento a onda, con un classico cruscotto analogico, del tutto simile a quello delle crossover Crossland X e Grandland X: è chiaro e completo. Nella consolle spicca lo schermo tattile del sistema multimediale, in posizione rialzata e rivolta verso il guidatore: una soluzione pratica, e già vista nella Peugeot 208. Non abbiamo potuto accedere ai posti dietro, ma il passo cresciuto di 3 centimetri dovrebbe garantire più agio per le gambe. Dato il portellone sigillato non abbiamo nemmeno potuto aprire il baule, ma i tecnici della Opel parlano di una capienza aumentata di 24 litri (a divano in uso), passando dai precedenti 285 litri a 309: un valore abbastanza buono.
ALLA GUIDA - Il test di guida si è svolto provando la nuova Opel Corsa e la versione più simile del precedente modello. Abbiamo iniziato con la 1.2 turbo a benzina da 100 CV con cambio manuale a 6 marce, rapportata alla ormai pensionata 1.4 da 100 CV (in Italia c’è quella da 90 CV), con un pistone in più e lo stesso numero di rapporti. La posizione di guida, più bassa di 3 cm rispetto a prima e con un sedile ergonomico (il supporto per le cosce è estensibile) e dall’imbottitura rigida, è confortevole. Il tre cilindri è più pronto e brillante, anche se maggiormente rumoroso e meno “rotondo” nel funzionamento. Lo sterzo ha guadagnato in precisione ed è leggermente più diretto, mentre il cambio ha un’apprezzabile manovrabilità e si abbina a una frizione leggera. Le sospensioni irrigidite aiutano l’agilità, ma l’assorbimento delle sconnessioni, per quel che abbiamo potuto appurare sulle levigate strade statali fra la Germania e la Francia, non ci è parso il massimo. Va detto, però, che la nuova Opel Corsa del test montava pneumatici più sportivi (205/45 R 17) mentre la sua “antenata” aveva gomme più orientate al contenimento dei consumi e con una spalla del battistrada più alta: 195/55 R 16.
TEMPERAMENTO GRINTOSO - Stessa differenza di pneumatici per la seconda coppia di Opel Corsa, dotate di cambio automatico. In questo caso, però, il balzo in avanti è tale da rendere impietoso il confronto. La precedente generazione, sempre con il 1.4 da 90 CV, ha una trasmissione automatica a sei marce lenta e anche rumorosa. Niente a che vedere con l’abbinata fra il 1.2 turbo a tre cilindri da 130 CV e il rapido cambio automatico a 8 marce della sua erede. Così allestita, la nuova Opel Corsa sfodera un temperamento grintoso. Gli inserimenti delle marce sono rapidi, soprattutto nella modalità più sportiva (delle quattro a scelta) o in quella manuale, che prevede di sfruttare le palette dietro il volante (assenti nella progenitrice, che al loro posto ha uno scomodo tasto sul pomello della leva centrale). Unico neo: talvolta gli innesti delle marce sono bruschi. Ma vedremo nei prossimi mesi se, con la messa a punto definitiva, gli esemplari destinati ai clienti saranno più “dolci” nei passaggi di rapporto.