DA DUE A TRE TURNI DI LAVORO - La volata nello stabilimento della Fiat a Pomigliano d’Arco è cominciata. Secondo quanto scritto da il Sole 24 Ore, in vista dell’arrivo sul mercato della Nuova Panda, ordinabile dallo scorso 20 dicembre con tempi di consegna di circa 40 giorni, gli operai del Giambattista Vico stanno lavorando su due turni per produrne almeno 320 al giorno. E a febbraio i turni diventeranno tre, così da portare a 480 le vetture realizzate quotidianamente. Lo scopo, come dichiarato al quotidiano della Confindustria da Crescenzo Auriemma della Uilm Campania, è approntare uno stock di 7.500 veicoli entro il mese prossimo (la disponibilità attuale è di 2500 auto circa). Dal canto suo, tuttavia, la casa smentisce gran parte delle cifre snocciolate dal quotidiano di Confindustria, limitandosi a confermare l’introduzione dei tre turni a febbraio e quantificando in un migliaio di unità la forza lavoro attualmente impiegata a Pomigliano.
I NEOASSUNTI SONO “VECCHIE CONOSCENZE” - Sempre secondo il Sole 24 Ore, poco prima dell’Epifania 144 ex lavoratori del gruppo Fiat sono stati assunti dalla newco Fabbrica Italia Pomigliano (Fip), la società di proprietà dello stesso Lingotto che ora controlla lo stabilimento campano applicando, al posto del vecchio contratto nazionale di lavoro, l’accordo separato (e restrittivo) sottoscritto tra l’azienda e i sindacati, Fiom esclusa. Questi neoassunti portano così a oltre un migliaio i dipendenti già in forze a Pomigliano. A questi, sempre secondo il giornale economico, andranno aggiunti circa 200 lavoratori che dovrebbero arrivare entro gennaio (anche su questo punto, tuttavia, la casa non fornisce cifre). Per il Sole, il totale degli ex impiegati della Fiat Auto reintegrati nella Fip dovrebbe così arrivare a superare presto le 1.300 unità. La strada per il riassorbimento dei 4876 lavoratori del vecchio stabilimento è dunque ancora piuttosto lunga. Molto, per non dire tutto, dipenderà dal successo della Nuova Panda.