DISPOSIZIONI “INVERNALI” - Ormai ci siamo. Tra meno di due settimane, per poter circolare sui 900 chilometri di strade provinciali di Milano, sarà obbligatorio avere le catene da neve a bordo oppure montare le gomme invernali (devono riportare la sigla M+S). L’ordinanza dell’11 ottobre emanata dalla giunta guidata da Guido Podestà stabilisce, “per il periodo compreso tra il 15 novembre e il 31 marzo”, l’obbligo di “circolare su tutte le strade provinciali della Provincia di Milano con speciali pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o ghiaccio o, in alternativa, di circolare disponendo, a bordo veicolo, di idonei mezzi antistrucciolevoli”. Chi, in caso di controlli, risulterà non in regola, andrà incontro a una multa di 78 euro. Nei casi più gravi, alla contravvenzione potrà aggiungersi il taglio di due punti della patente e il fermo dell’auto.
UNA TASSA OCCULTA? - E dire che il territorio milanese è praticamente pianeggiante. Senza contare che il provvedimento non si applica né sulle strade comunali, né su quelle statali. Se a tutto questo si aggiunge che le altre province lombarde, fatta eccezione per quella di Como, si sono ben guardate dall’adottare simili provvedimenti, non stupisce che siano molti gli automobilisti a vedere nel provvedimento non tanto una manovra per migliorare la sicurezza stradale, quanto l’ennesima tassa occulta. In ogni caso, c’è da mettere mano al portafoglio. Se ai pneumatici della propria auto possono essere applicate le catene, è possibile cavarsela con una cinquantina di euro. Altrimenti, non resta che sostituire le gomme, con una spesa che si aggira sui 250 euro per le utilitarie, ma che può arrivare a mille nel caso delle vetture di fascia alta. A cui bisogna eventualmente aggiungere le spese di manodopera per il montaggio (e lo smontaggio, a primavera). Infatti, gioiscono gommisti, officine e ipermercati.
MONZA PROTESTA - Se le province di Lecco e Varese hanno sì deciso di applicare analoghe disposizioni, ma solo sulle strade effettivamente “a rischio”, quella di Monza e Brianza ha opposto un secco rifiuto. “Questo provvedimento ci sembra un’ulteriore vessazione per gli automobilisti e coinvolge purtroppo anche i numerosi pendolari brianzoli che tutti i giorni si muovono verso Milano”, ha dichiarato il presidente della provincia Dario Allevi, come Podestà in quota centrodestra. “Le ordinanze che riguardano temi così delicati come la viabilità andrebbero concordate”.