PIENO SUPPORTO GM - Dopo aver perso quote di mercato per 14 anni consecutivi per la prima volta lo scorso anno c'è stata un'inversione di tendenza. Un buon segno per la Opel, la casa tedesca di proprietà dell'americana General Motors che sembrava sull'orlo della cessione fino a qualche tempo fa, ma che ora ha il pieno sostegno del nuovo gruppo dirigente della casa madre per tentare un definitivo rilancio. A questo scopo il colosso americano ha stanziato 5,2 miliardi di dollari fino al 2022 con l’obiettivo di far tornare i conti in regola entro il 2016. Si inserisce in questo contesto l’offensiva di prodotto che la Opel sta preparando (23 nuovi modelli e 13 motori) e soprattutto la decisione di ritirare il marchio Chevrolet dalla scena europea, proprio per focalizzare l'attenzione sulla sola Opel.
POTERE AL MARKETING - Non meno importante rispetto ai prodotti, in un’epoca in cui le strategie di comunicazione riescono a fare la differenza, il lavoro che la Opel deve fare nel costruire una nuova immagine di marca, ovvero della percezione che i consumatori hanno del marchio. Per questo lo scorso anno la Opel ha assoldato come responsabile marketing Tina Mueller, 45enne tedesca proveniente dalla multinazionale dei prodotti per la cosmetica e la casa Henkel. Come riporta il sito specializzato AutomotiveNews, la Muller ammette che ha accettato il lavoro perché si tratta di una delle sfide di marketing più dure in Germania. “Molti clienti nascondevano le chiavi in tasca. Un modo come un altro per dire che non erano più orgogliosi di guidare una Opel” ha detto la Mueller, che ha aggiunto: “Dobbiamo dare una scossa per cambiare tutto questo”.
L’ACCENTO SULLE ORIGINI - Le nuove strategie di marketing mirano appunto a costruire una nuova immagine del marchio Opel. La campagna voluta da Tina Mueller, pone l’accento su due punti: la precisione ingegneristica tedesca da un lato, il design e le caratteristiche distintive dall’altro. Un cambio di rotta visibile anche in Italia dove è on air lo spot della rinnovata Meriva con Claudia Schiffer chiamata ad esaltare il made in Germany (“è una tedesca”, esclama con il suo fascino immutato). Nel mercato interno si invitano i consumatori a liberasi di ogni preconcetto: tanto per fare un esempio, un cartellone pubblicitario sottolinea come il 90% degli uomini sostenga che le donne dai capelli rossi siano più eccitanti, ma che il 68% non ne abbia mai incontrata una. E la controffensiva è stata appena lanciata.