MIGLIORA L’EFFICIENZA - Ottimizzazione è la parola chiave per rendere meno traumatico il passaggio alla mobilità elettrica. Al di là dell’evoluzione tecnologica che porterà miglioramenti importanti nei prossimi anni. In quest’ottica, a due anni dal lancio della Opel Mokka-e, la casa tedesca ha ottimizzato l’efficienza della sua crossover a batteria aumentando leggermente l’autonomia pur senza apportare modifiche meccaniche rilevanti. Non si tratta di un guadagno sostanziale, perché il dato dichiarato (calcolato in base al ciclo WLTP) passa da 324 a 338 km, ma sono 14 km che, per chi impiega l’auto soprattutto in città, potrebbero anche significare un giorno in più di utilizzo prima di dover provvedere a una nuova ricarica.
NUOVI PNEUMATICI - Il risultato è stato ottenuto semplicemente adottando pneumatici a bassa resistenza al rotolamento (sull’esemplare che abbiamo guidato erano montati i Continental EcoContact 6Q) e modificando il rapporto di trasmissione, senza però che questo abbia comportato una variazione nei dati dichiarati di velocità massima (150 km/h), né di quelli relativi all’accelerazione da 0 a 100 km/h (9,1).
LA POMPA DI CALORE - Il sistema di climatizzazione a pompa di calore della Opel Mokka-e è stato poi migliorato nell’efficienza con l’aggiunta di un sensore di umidità che riduce il consumo energetico. Nel ciclo WLTP il sistema di climatizzazione viene tenuto spento, di conseguenza questa modifica non incide sul miglioramento dell’autonomia dichiarata, però promette altre ripercussioni positive in un utilizzo più normale rispetto a quello rispettato ciclo di prova ufficiale.