I COLORI DELL’INQUINAMENTO - Da qualche giorno a Parigi le auto in circolazione devono essere munite della nuova vignetta Crit’Air, messa a punto dalle autorità francesi per rendere immediatamente identificabile il livello di compatibilità ambientale dei veicoli (tramite il colore, l’adesivo rivela la capacità di inquinare, in particolare con l’ossido di azoto e il particolato). È l’applicazione della normativa varata dal governo l’anno scorso e mirante a limitare, fino a vietare, la circolazione dei mezzi più inquinanti nelle cosiddette ZCR, Zone à circulation restreinte (Zona a circolazione ridotta).
SISTEMA GIÀ USATO - La normativa è già stata applicata da altre città francesi, come Grenoble e Lione e ha l’obiettivo di ridurre l’inquinamento da ossido d’azoto e particolato. Ciò significa che nel mirino ci sono soprattutto le auto diesel, che da tempo l’amministrazione della capitale francese vuole mettere al bando. L’obiettivo del sindaco Anne Hidalgo è di arrivare al divieto totale entro il 2025. E l’obiettivo comincia a essere realizzato fin da adesso, dato che assieme alla catalogazione con le vignette è già stato anche introdotto il divieto di circolazione per le auto immatricolate prima del 1° gennaio 1997, i veicoli commerciali di prima del 1° ottobre 1997 e le moto immatricolate prima del 1° giugno 2000. Questa fascia di veicoli non rientrano nella classificazione del Crit’Air, e ne è ammessa la circolazione soltanto nel fine settimana e negli altri giorni nelle ore notturne dalle 20 alle 8.
BUONI E CATTIVI - Le categorie, e dunque i contrassegni, sono 6: verde per i mezzi a emissioni zero (veicoli elettrici o a idrogeno); categoria 1, color viola: veicoli omologati secondo gli standard Euro 5 e 6; categoria 2, color giallo-beige: auto a benzina Euro 4; categoria 3, color arancione: Euro 2 e Euro 3 a benzina, Euro 4 diesel; categoria 4, color marrone scuro: diesel Euro 3; categoria 5, color grigio scuro: diesel Euro 2.
UNO STRUMENTO PER I COMUNI - La regolamentazione delle ZCR prevede che nei giorni in cui sono rilevati i picchi di inquinamento la circolazione venga limitata per categorie e non più a targhe alterne. Si tratta di un sistema che nella sostanza è già stato adottato da altre città in Europa. La normativa è stata elaborata e varata dal ministero dell’Ambiente come uno strumento da mettere a disposizione delle amministrazioni locali. Sta infatti ai comuni decidere le misure di limitazione-regolamentazione del traffico utilizzando le categorie citate. A Parigi il limite d’applicazione è la grande arteria A6 che scorre t6utto attorno alla città. Va però anche aggiunto che il ministro dell’Ambiente ha recentemente sollecitato le Prefetture a imporre l’applicazione della nuova normativa, entro il 7 aprile.