TAGLIO DELLA METÀ - Le città stanno cambiando volto. La pandemia, che ha avuto delle conseguenze tragiche dal punto di vista sanitario ed economico, ha accelerato una transizione che era comunque già in atto. La necessità di mantenere il distanziamento sociale e di evitare gli assembramenti ha incrementato l’utilizzo di tutti quei mezzi come biciclette e monopattini elettrici che rientrano all’interno della micromobilità “dolce”. Questa crescita ha costretto i sindaci delle capitali europee a rivedere completamente l’urbanistica. La conseguenza più immediata è stata l’aumento delle piste ciclabili, così come è avvenuto recentemente a Milano. Tuttavia, in alcune città europee si sta andando verso un approccio ancora più radicale. Un esempio in tal senso è quello della città francese di Parigi che vuole eliminare oltre 70.000 posti auto collocati sulle strade a vantaggio dei parcheggi sotterranei.
PIÙ SPAZIO PER ALTRO - Ad avanzare la proposta è stato il responsabile ai trasporti del comune, il verde David Belliard, il quale ha indetto un referendum online a cui hanno risposto 16.500 persone, il 58% delle quali ha dato parere favorevole al taglio. Il provvedimento, che potrebbe diventare attuativo entro il 2026, metterebbe a disposizione nella capitale francese una superficie equivalente a circa 60 ettari che verrebbe sfruttata per i parcheggi per le biciclette, panchine, oltre che per aree verdi da destinare a pedoni e ciclisti. Con la scomparsa della metà dei posti auto disponibili, tutti coloro che dovessero avere bisogno di parcheggiare la propria auto dovranno utilizzare i parcheggi sotterranei, le cui tariffe sarebbero ridotte ed equiparate a quelle dei posti in superficie.
LE ALTRE TAPPE - Parigi continua così la sua battaglia contro l'inquinamento che, entro il 2024, porterà allo stop dei diesel e, entro il 2030, a tutte le auto con motore termico.