TRIO DELLE MERAVIGLIE - Il 1984 è stato un anno decisamente prolifico per la Peugeot nel campo delle auto ad alte prestazioni. Non ha bisogno di presentazioni né la 205 GTI, che ha rivoluzionato il mercato delle sportive compatte, né tantomeno la brutale 205 Turbo 16, una delle Gruppo B più celebrate e riconoscibili che abbiamo mai preso parte al mondiale Rally. Tuttavia in quell’anno la casa di Sochaux mostra anche il prototipo di una sportivissima berlinetta a due posti, progettata per correre a partire dalla stagione 1987: la Peugeot Quasar.
BASSA E POTENTE - Assemblata nello stabilimento di La Garenne, la Peugeot Quasar si ispira all’omonimo fenomeno astronomico che produce grandi quantità di energia. E in effetti la berlinetta da corsa di energia ne ha da vendere: è realizzata sullo stesso telaio e adotta la stessa meccanica della 205 Turbo 16, compresa la trazione integrale e una potenza di circa 600 CV, raccogliendo il meglio della tecnologia dell’epoca. A differenza della T16 però, la Quasar ha una carrozzeria molto bassa, con portiere a forbice. Le sue forme, realizzate con fibra di carbonio e kevlar, sono opera del designer Gérard Wlter. Negli interni, firmati da Paul Bracq, trovano posto un computer, un primitivo sistema multimediale con schermo CRT e vistosi rivestimenti in pelle rossa cucita a mano. Della Peugeot 205 di serie rimangono solo le luci posteriori.
PEZZO DA MUSEO - Nonostante un programma già delineato, la storia a volte prende direzione diverse e un cambio di regolamento per la massima categoria dei rally porta la Peugeot a cancellare tutti i progetti di sviluppo dei nuovi modelli costruiti appositamente per le competizioni. Della Peugeot Quasar rimane quindi soltanto il prototipo, l’unico esemplare realizzato che non viene mai schierato in gara e che oggi viene gelosamente conservato nel Musée de l’Aventure Peugeot a Sochaux come testimonianca di uno dei periodi più entusiasmanti e creativi della storia del motorsport.
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