Il nuovo ponte di Genova sta per essere completato con la posa dell’asfalto e dovrebbe essere aperto nel mese di agosto così da ristabilire la viabilità di quella zona messa a dura prova da due anni di chiusura, seguita dal crollo dell’agosto 2018 nel quale morirono 43 persone. L’altra notizia di oggi è che la Corte Costituzionale Italiana, la Consulta, si è pronunciata sulla querelle relativa alla ricostruzione. E ha dichiarato che è stato legittimo estromettere Autostrade per l'Italia.
La Corte ha ritenuto prive di fondamento le questioni poste da Aspi (Autostrade per l’Italia) in merito alla procedura negoziata per la scelta delle imprese alle quali affidare le opere di demolizione e di ricostruzione del Ponte Morandi. Questo a causa dell’eccezionale gravità della situazione, ritenendo in tal modo più opportuno non affidarle i lavori anche se Autostrade si è fatta carico delle spese di demolizione e costruzione, con un esborso complessivo di circa 600 milioni di euro.
Infatti una volta terminato il nuovo ponte di Genova sarà affidato, come le altre tratte di quella zona, in gestione ad Autostrade che dovrà occuparsi anche della manutenzione. E la questione ha sollevato già varie polemiche e riportato a galla il vero nodo, che riguarda le intenzioni del Governo in merito alla revoca della concessione ad Autostrade sulla quale alcune forse politiche (come il M5S) insistono da ormai due anni ma che, fino ad ora, non è approdata da nessuna parte.