DOPPIO RINCARO - Non c’è solo l’aumento delle tariffe Rca deciso dalle compagnie: esiste anche il rincaro dovuto alle province. Sono sempre di più, infatti, quelle che fanno crescere le tasse sulla Rca, per la riforma del fisco in senso federalista. Le province possono variare (verso l’alto o il basso) fino a 3,5 punti percentuali le imposte sulla Rca, che partono da una base del 12,5%. Risultato, su tre province, due hanno fatto schizzare l’aliquota al massimo: il 16%.
Pochissime l’hanno abbassata. Paghiamo il fatto che i trasferimenti dallo stato alle province diminuisce, con queste ultime a caccia di quattrini: oltre alle tasse sulla Rca, molte province stanno rincarando le Imposte di trascrizione sui passaggi di proprietà, per non parlare dei tributi ambientali.
QUALI NUMERI - Prima della riforma federalista, sulla tariffa Rca versavamo il 12,5% di imposte e il 10,5% di contributo al Servizio sanitario nazionale: il 23% in tutto. Ora, nelle province che applicano l’aumento massimo di 3,5 punti percentuali, le imposte balzano al 16%, per un totale record del 26,5%. Così, il rincaro per l’automobilista medio è di una cinquantina di euro l’anno.
Ecco l'elenco delle province che hanno fatto variare la tassa sulla Rca: fonte, ministero dell’Economia.