ARIA DI FAMIGLIA - A quasi cinque anni dal lancio la piccola crossover Renault Captur (è lunga 423 cm) si aggiorna più che altro nel frontale. Le forme arrotondate lasciano il posto a una parte anteriore squadrata, massiccia che conferisce alla Renault Captur un aspetto deciso e in linea con gli ultimi modelli della casa. A spiccare sono i fari assottigliati che fanno tutt’uno con la stretta mascherina, impreziosita da un motivo grafico che riprende la losanga del logo Renault. Diverso anche il cofano con vistosi rigofiamenti sui lati, anche questi per dare un aspetto solido all’auto. Resta invariata la fiancata, slanciata e snellita da inserti in plastica nera nella zona inferiore. Nella parte posteriore le novità sono la copertura trasparente per i fanali (la cui forma resta invariata) e alcune leggere variazioni per il paraurti. Al debutto il nuovo allestimento Esprit Alpine, che si pone al vertice della gamma (Evolution e Techno gli altri due) per dotazione e si distingue per l’aspetto sportiveggiante: include le ruote di ben 19”.
DUE NUOVI SCHERMI - L’abitacolo spazioso e con il pratico divano che scorre di 16 cm della Renault Captur resta invariato. Rivestimenti e dettagli di finitura a parte, le uniche novità sono il display nel cruscotto di 10,3”, ampiamente configurabile (mostra anche la mappa del navigatore a tutto schermo) e di agevole lettura. Modifiche anche per l’impianto multimediale, che mantiene l’originale e pratico monitor verticale (fino a 10,4”) nella consolle, ma ora è basato su Android Automotive come per le altre Renault: fra l’altro ripropone i servizi di Google che siamo abituati ad utilizzare nei telefoni. Il sistema è di serie per la più ricca Esprit Alpine e a pagamento per gli altri allestimenti. A proposito di dotazione, è implementata quella degli aiuti alla guida, che include anche l’avviso colpo di sonno. Disponibile la guida semiautonoma di livello 2.
TANTI MOTORI - Sostanzialmente invariata la meccanica della rinnovata Renault Captur. Alcune modifiche alla taratura dello sterzo e delle sospensioni sono volte a dare maggiore agilità all’auto. Per i motori, la scelta è fra il 1.0 turbo a benzina con tre cilindri solo a benzina (91 CV) o anche a Gpl (100 CV), entrambi con il cambio manuale a sei marce. Due le verisoni ibride: la mild hybrid con il 1.3 turbo da 160 CV e il cambio a doppia frizione a sette marce o la full hybrid con il 1.6 aspirato da 145 CV e la trasmissione robotizzata a 4+2 marce. Sulla base di quest’ultima, nel corso dell’anno dovrebbe aggiungersi la versione ibrida plug-in. Non sono previsti modelli a gasolio o “full electric”. Soltanto la full hybrid in abbinamento alle ruote di 18” può disporre, come optional, del sistema Extended Grip: offre due modalità di guida aggiuntive (Snow e All-Terrain) che agiscono più che altro sull’Esp per affrontare al meglio fondi viscidi o accidentati.
DA CIRCA 23.000 EURO - I prezzi della rinnovata Renault Captur saranno comunicati a metà aprile, quando verranno aperte le prenotazioni (l’auto sarà nelle concessionaria a giugno 2024). Possiamo stimare che dovrebbero partire da circa 23.000 euro per la 1.0 turbo a benzina e per la variante a Gpl andranno aggiunti un migliaio di euro. I prezzi delle ibride dovrebbero partire da almeno 27.000 euro.
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