LE PIÙ RICHIESTE - Le crossover compatte sono la tipologia di auto che va per la maggiore negli ultimi anni e quasi ogni casa automobilistica propone all’interno della sua gamma una vettura intorno ai 4,2 metri con le ruote alte. Tra queste vetture, due tra i modelli più popolari sono senza dubbio la Renault Captur e la Toyota Yaris Cross, che stanno via via conquistando sempre più clienti. Le attuali generazioni - la seconda per la Captur, la prima per la Yaris Cross - sono state lanciate rispettivamente alla fine del 2019 e nella primavera del 2020, ma entrambe sono state aggiornate nel corso dell’anno. Si rivolgono a clienti simili, ma lo fanno proponendo in molti casi soluzioni diverse (anche se non mancano i punti di contatto).
I DESIGN
Con il restyling la Renault Captur è cambiata parecchio, pur mantenendo la piattaforma CMF-B, la stessa della Clio e della “cugina” Nissan Juke. Il frontale è massiccio, con i fari assottigliati che si integrano con la stretta mascherina e un cofano dall’andamento piatto con generosi rigonfiamenti sui lati. Motivi grafici a freccia caratterizzano la calandra (dove il disegno sembra “fuoriuscire” dal logo della losanga al centro della stessa) e le luci diurne ai lati del paraurti. Il tetto ad arco dà un bello slancio alla vista laterale, mentre la parte posteriore mette in evidenza il logo rinnovato della Renault, quasi indicato dai fanali dall’originale forma a “C”.
L’aggiornamento che ha interessato la Toyota Yaris Cross non ha cambiato la vettura dal punto di vista estetico, confermando la linea sportiva e un aspetto piuttosto muscoloso. Nonostante il nome richiami quello della fortuna citycar Yaris, con cui condivide la piattaforma TNGA-B, la Cross ha una personalità spiccata, messa in mostra dal dettaglio in tinta con la carrozzeria con all’interno il nome del modello, che spicca nelle protezioni laterali in plastica nera presenti che coprono la parte bassa della vettura. Le fiancate sono robuste e scavate da profonde nervature, paraurti e portellone hanno tratti marcati, i fari appuntiti le danno slancio così come il lunotto piccolo e parecchio inclinato, quasi da coupé.
LE DIMENSIONI
Sei centimetri: questa la differenza di lunghezza tra le due vetture, con la Renault Captur che da un paraurti all’altro misura 424 cm mentre la Toyota Yaris Cross arriva a 418 cm. La francese è anche più larga, anche se di soli 2 cm (180 contro 178), mentre la più alta è la Toyota, con 160 cm contro 158 cm. La Captur ottimizza meglio la sua lunghezza, grazie a un passo di 264 cm contro quello di 256 cm della Yaris Cross, ed è anche più alta da terra con 17 cm contro i 16 cm.
In assoluto, il bagagliaio della Captur è più grande, arrivando a una capienza minima di 422 litri con il divano in posizione. Ciò vale per tutte le versioni della crossover francese (Gpl compresa), ma non per la full hybrid E-Tech, nella quale il baule perde quasi 100 litri di capacità a causa della batteria montata nella parte posteriore, con il risultato di avere a disposizione un minimo di 326 litri. Considerando la versione ibrida, allora fa meglio la Yaris Cross, che carica fino a 397 litri in configurazione 5 posti (ma se si sceglie un esemplare con la trazione integrale la capacità scende a 320 litri). Tuttavia la Renault ha un asso nella manica che la Toyota non può giocare: il divano scorrevole, che può ulteriormente ampliare di un centinaio di litri il bagagliaio in caso di necessità.
GLI ABITACOLI
Sono moderni e ben rifiniti gli interni di entrambe le crossover. La Renault Captur punta su una plancia che mette al centro un grande schermo a sviluppo verticale di 10,4 pollici per il sistema multimediale, basato sul sistema operativo Android Automotive, mentre la Yaris Cross ha un display orizzontale di 9”. Entrambi sono compatibili con Android auto e Apple CarPlay, senza bisogno di utilizzare cavi per la connessione e lo smartphone può essere sistemato sulla piastra di ricarica a induzione. Tutte due hanno di serie la strumentazione digitale. Sulla Renault Captur la posizione di guida è abbastanza alta e si sta seduti su un sedile non particolarmente fasciante.
Ben disposti i comandi secondari, come la fila di tasti sotto il display nella consolle e, per la full hybrid, la corta leva del cambio sopraelevata nel tunnel. Più che buona la quantità di spazio a disposizione per i passeggeri posteriori: tuttavia, portando avanti di 16 cm la seconda fila di sedili, l’agio per le gambe praticamente si azzera. I sedili anteriori della Toyota Yaris Cross sono più sportivi e profilati, ma la regolazione a scatti dello schienale è poco precisa. Meno piacevole la vita per chi siede dietro, che non ha molto spazio in larghezza e nemmeno molti centimetri per le gambe; in più il divano è piatto e rigido al centro e chi siede lì non sta molto comodo, nonostante il pavimento piatto.
I MOTORI
Partiamo dalla Yaris Cross, che ha una gamma molto più semplice, composta da un unico motore: il 3 cilindri 1.5 a benzina full hybrid declinato in due varianti, da 116 e 131 CV, a trazione anteriore o 4x4. Tra le due il motore a benzina rimane invariato, da 92 CV, ma cambia la potenza del motore elettrico, che passa da 80 a 84 CV (la diversa gestione elettronica consente di ottenere i 15 CV combinati aggiuntivi). A trasmettere la trazione alle ruote c’è sempre il cambio automatico a variazione continua, che tiene quasi sempre su di giri il motore, provocando un poco piacevole “effetto scooter”. I consumi dichiarati si fermano a 4,4 litri ogni 100 km per la versione meno potente e a 5 litri/100 km per quella più potente. Più variegata la gamma dei propulsori della Captur, che però è disponibile unicamente a trazione anteriore.
Nella variante base ha un tre cilindri 1.0 a benzina non elettrificato da 91 CV, abbinato al cambio manuale a 6 rapporti. Lo stesso 3 cilindri viene proposto anche con la doppia alimentazione benzina-Gpl: in questo caso la potenza sale a 101 CV. La versione più potente è quella equipaggiata con il 4 cilindri 1.3 ibrido leggero da 160 CV, abbinato al cambio robotizzato a doppia frizione a 7 marce. Riesca a viaggiare per brevi tratti di strada con il solo elettrico invece la full hybrid Captur E-Tech, dotata del 4 cilindri aspirato di 1,6 litri da 94 CV aiutato da un’unità elettrica con 49 CV che insieme forniscono una potenza si sistema di 143 CV. Il cambio di tipo robotizzato è a 4 marce per la modalità ibrida, più altre 2 per quella elettrica. Su questa variante i consumi dichiarati sono pari a 4,7 litri di benzina ogni 100 km.
I PREZZI
In questo caso il confronto lo facciamo sulle due versioni più simili tra loro, vale a dire la più potente della Yaris Cross e la full hybrid della Captur. Nonostante una potenza complessiva maggiore, la crossover francese costa 3.750 euro in meno della rivale giapponese, visto che il listino della Captur 1.6 E-Tech parte da 29.650 euro, mentre quello della Yaris Cross Hybrid 131 CV si apre da 33.400 euro. Solo scegliendo la versione meno potente da 116 CV della nipponica, che costa 28.650 euro, si riesce a risparmiare rispetto alla francese. Meno significativi i confronti con le altre varianti della Captur, che per completezza vi riportiamo comunque: la versione base da 90 CV parte da 22.550 euro, 800 euro in meno della Gpl (da 23.350 euro); la mild hybrid da 160 CV parte invece da 27.350 euro.