CORSE “AUTONOME” - L’auto a guida autonoma è indicata da molti come il futuro della mobilità, ma c’è chi pensa che possa essere pure la naturale evoluzione delle corse. A crederlo sono i responsabili della Roborace, azienda impegnata da alcuni anni nello sviluppo di una auto da competizione elettrica senza pilota, la Robocar, con l’ambizione di creare pure un campionato “autonomo” da disputare in parallelo con quello della Formula E. Un intento che al momento appare lontano, ma perseguito con tenacia dal team di ingegneri che proseguono nello sviluppo dei prototipi e nelle esibizioni dimostrative. L’ultima è andata in scena il primo weekend del mese a Hong Kong in concomitanza con le gare riservate alle monoposto elettriche.
DONNA BATTE MACCHINA - La sfida sul circuito cittadino asiatico era quella di mettere per la prima volta a confronto nel tempo sul giro un pilota “autonomo” con un essere umano, nello specifico Nicki Shields (guarda il video qui sotto), l’inviata della televisione inglese nella pit lane della Formula E. Un duello iniziato con la Shields ad affrontare per prima le curve del tracciato di 1,85 km dopo avere ascoltato i consigli di Sebastien Buemi, campione del mondo 2015-2016 della categoria. La cronista britannica ha concluso i tre giri cronometrati al volante della DevBot, il prototipo utilizzato dalla Roborace per sperimentare la vettura da corsa autonoma, con il miglior tempo di 1:26”6. La DevBot priva di pilota ha replicato la prova fermando il cronometro a 1:34” netti e decretando la superiorità dell’uomo (in questo caso della donna) rispetto alla tecnologia.
ESIBIZIONE DIMOSTRATIVA - L’esibizione di Hong Kong aveva carattere dimostrativo e serviva ai responsabili di Roborace a illustrare le evoluzioni della propria tecnologia. Di certo, la scelta della pur brava Nicki Shields ha consentito di limitare il gap tra pilota umano e virtuale, divario che sarebbe risultato di molto superiore se a rappresentare l’homo sapiens ci fosse stato un pilota professionista in grado, ad esempio, di compiere il giro del circuito asiatico al volante di una Formula E in meno di 1:03”. In ogni modo, l’esito è stato più positivo del passato, quando a Buenos Aires la sfida tra due DevBot senza pilota si concluse con un fuoripista di una delle due vetture.
GUIDATA DA DRIVE PX2 - In attesa dell’affinamento della tecnologia, i tecnici della Roborace si sono portati avanti presentando ufficialmente a inizio 2017 la Robocar (foto qui sopra), la vettura che dovrebbe competere nel futuro campionato. Si tratta di un bolide dalle linee avveniristiche concepito da Daniel Simon, designer del Gruppo Volkswagen e celebre per avere creato anche alcuni modelli per i film Tron: Legend e Captain America: The First Avenger. Priva di abitacolo, l’auto è alta meno di un metro, pesa 975 kg ed è spinta da quattro motori elettrici da 300 kW fino alla velocità massima di 320 km/h. A “guidarla” sarebbe la piattaforma Drive PX2 di Nvidia grazie ai rilevamenti trasmessi da 5 impianti Lidar, 6 videocamere, 2 radar, 2 sensori ottici per il rilevamento della velocità e 18 sensori a ultrasuoni.