SOLO IN AMERICA - Torna in vita negli Stati Uniti la Scout, nome di una fuoristrada molto popolare prodotta oltreoceano dalla International Harvester dal 1960 al 1980. Lo fa con basi che sembrano solide, visto che la startup Scout Motors è di proprietà del Gruppo Volkswagen. L’azienda ha già presentato i suoi primi due modelli, la suv Traveler e il pick-up Terra, mostrati come concept ma molto vicini alla produzione, che dovrebbe iniziare nel 2027 nello stabilimento della Carolina del Sud e che dovrebbe aumentare gradualmente fino a 200.000 unità all’anno. La Scout ha affermato che i prezzi finali di entrambi i veicoli dovrebbero partire da meno di 60.000 dollari (pari a circa 55.500 euro al cambio attuale) e i clienti americani possono già prenotarli versando una quota rimborsabile di 100 dollari (92 euro).
NELLE TERRE ESTREME - Le Scout Traveler e Terra sono basate su un telaio a longheroni per massimizzare le prestazioni in fuoristrada, saranno proposti in versione completamente elettrica o con range extender a benzina per aumentarne l’autonomia dai 560 km dichiarati dalla batteria fino a 800 km con l’aiuto del generatore: i possibili clienti hanno infatti espresso preoccupazioni su possibili difficoltà di ricaricare il veicolo mentre si esplorano territori remoti. Sia la Traveler che il Terra verranno offerti con la trazione integrale elettrica, resa possibile dai due motori (uno per ciascun asse) in grado di scaricare a terra una coppia combinata di 1.356 Nm, e promettono di poter superare pendenze del 100% e di accelerare da 0 a 60 miglia orarie (96 km/h) in 3,5 secondi.
TRA VINTAGE E MODERNITÀ - Le Scout Traveler e Terra richiamano nello stile e nelle proporzioni il modello nato oltre 60 anni fa, linee squadrate e uno sbalzo anteriore molto corto e un peso visivo della cabina spostato verso la parte posteriore. Un accenno all’eredita della Scout originale sono le fasce nere sia nella parte anteriore che in quella posteriore. Il logo del marchio non è al centro ma è spostato verso destra, quasi fosse una firma su un’opera d’arte. All’interno dell’abitacolo si è seguita la stessa filosofia di design, creando un ambiante semplice e adatto alla loro natura di essere vetture multiuso grazie a materiali durevoli e sostenibili. Anche qui ci sono richiami al passato, ma con comfort moderni, a partire dallo schermo touch del sistema multimediale (con aggiornamenti overt-the-air) posizionato sopra una serie di interruttori e levette fisiche.