NEWS

Tutor: Autostrade non è proprietaria del software

10 gennaio 2019

È arrivata la sentenza del Tribunale delle imprese di Roma su una controversia che si trascina ormai da 12 anni.

Tutor: Autostrade non è proprietaria del software

LUNGO CONTENZIOSO - “Autostrade per l’Italia non è proprietaria del software del Tutor”: lo ha stabilito il Tribunale delle imprese di Roma (sentenza 120/2019, depositata il 4 gennaio). I giudici si sono pronunciati sul contenzioso in materia di proprietà intellettuale del sistema che rileva la velocità media delle auto. Autostrade aveva intentato causa contro Alessandro Patané e le sue società: chiedevano ai giudici di disconoscere il diritto di Patané a ottenere il pagamento per l’utilizzo del software del sistema SICVe (quello di gestione del sistema dei Tutor), ma queste richieste sono state rigettate. Comunque Autostrade valuta l’impugnazione della sentenza. Una controversia che va avanti da 12 anni, come spieghiamo su alVolante in edicola, qui per saperne di più.

SECONDO FRONTE - Già il 10 aprile 2018 la Corte d’appello di Roma aveva accertato la contraffazione del brevetto del sistema da parte di Autostrade per l’Italia, ai danni di una piccola azienda toscana, la Craft. Ordinando la distruzione di tutte le attrezzature esistenti gestite da Autostrade costituenti violazione del brevetto. Tuttavia, la concessionaria non ha mai ammesso di avere contraffatto il dispositivo. E ha introdotto il SICVe PM che risulta essere (a loro detta) un’evoluzione del Tutor, ed è in funzione. Attualmente sono controllati 31 tratti per complessivi 290 km circa di estesa autostradale (la lista è qui http://www.poliziadistato.it/articolo/51). E la controversia pare destinata a proseguire per lungo tempo.



Aggiungi un commento
Ritratto di Ivan92
10 gennaio 2019 - 20:05
10
Visto che il "nuovo" SICVe PM è già presente su moltissime autostrade e piano piano sta tornando a coprire tutta la rete che in precedenza veniva coperta dal Tutor, non sarebbe anche il caso di obbligare gli enti proprietari ad applicare Art. 142. che prevede la possibilità di innalzare il limite di velocità a 150 km/h sulle tratte a 3 o più corsie controllate dal SICVe PM.
Ritratto di DavideK
10 gennaio 2019 - 23:43
Ma questi non pagano mai? Anni ed anni di funzionamento illegale del sistema, e va bene così?
Ritratto di TurboCobra11
11 gennaio 2019 - 21:29
Che schifo, ladri e assassini con il solo obiettivo dell'utile e del dividendo, passando sopra vite umane, leggi e brevetti. Giustizia completamente inesistente e/o inefficace, e questi fanno come gli pare. Gli interessa solo aumentare pedaggi che sono vere e proprie estorsioni, perchè per molti l'autostrada (pagata con i soldi e il sudore di nonni e padri) è necessaria e si è obbligati a pagare il pizzo a queste Autostrade a delinquere. Cosa aspettiamo a fare il doppio del casino dei gilet gialli? Siamo noi popolo i primi panciollosi subumani a cui non frega nulla dello stato, basta che abbocchiamo a chi vuole abbassare le tasse quando servirebbe invece lasciarle come sono e spenderle bene per ricostruire un paese allo sfascio. Siamo un paese alla sbando formato da un popolo di egoisti ed evasori, e non ne usciremo mai, perchè ognuno guarda al proprio giardino e quei 4 spiccioli in banca.