TEMA CALDO - I Ministeri delle Infrastrutture e dello Sviluppo Economico hanno smentito le voci sul riassetto azionario di Autostrade per l’Italia, società privata che ha in concessione dallo Stato circa 3.000 chilometri di rete autostradale. Secondo quanto aveva originariamente pubblicato sabato 4 aprile l’edizione online di La Stampa, la holding Atlantia (controllata dalla famiglia Benetton) avrebbe deciso di ridurre la sua quota azionaria in Autostrade dall’attuale 88% al 49%. Le azioni cedute verrebbero acquistate dalla società tedesca di assicurazioni Allianz, oggi al 6,94%, che potrebbe rilevare anche il 5% della cinese Silk Road Fund. Allianz diventerebbe così il principale azionista di Autostrade, con il 51%. Nell’accordo, secondo La Stampa, ci sarebbe anche un piano di manutenzione straordinaria, il completamento dei lavori nell’autostrada Livorno-Pisa-Firenze, il mantenimento degli attuali prezzi dei pedaggi per 2 o 3 anni e un ampliamento del piano di investimenti per tutta la rete, il cui valore passerebbe da 2,8 a 4,0 miliardi di euro. Questo disimpegno non costerebbe penali ad Atlantia.