NESSUNA CESSIONE - Stellantis crede nella Maserati: è questo, in estrema sintesi il significato di un comunicato che il gruppo ha diffuso alla stampa internazionale. Per questo “non ha intenzione di vendere il marchio del tridente, così come non ha intenzione di aggregare Maserati ad altri gruppi italiani del lusso”. Stellantis spegne così sul nascere le voci di una possibile cessione (qui la news), ribadendo l’impegno della Maserati “come unico marchio di lusso dei 14 marchi Stellantis”. Non basterebbero quindi le forti perdite, date da vendite globali sceso sotto ai 1.100 veicoli al mese, per abbandonare la casa modenese, spiegabili secondo il gruppo con la fase di transizione verso l’elettrificazione.
L'APPELLO DEL SINDACATO - L’intervento ufficiale di Stellantis arriva dopo che il segretario generale della Uilm Rocco Palombella aveva invitato con una lettera al presidente di Stellantis e Ferrari, John Elkann, a intervenire direttamente: “L’uscita da Stellantis e la nascita di un polo del lusso Ferrari-Maserati è indispensabile per valorizzare le rispettive caratteristiche qualitative e di mercato e per salvaguardare tutti i posti di lavoro. Ferrari ha tutte le professionalità e gli strumenti per salvare e rilanciare Maserati e porre le basi per un futuro migliore di intere comunità, a partire da Modena”, aveva scritto il sindacalista, che ha definito “drammatico” il momento della Maserati, ricordando la chiusura dello stabilimento di Grugliasco e dell’Innovation Lab, il poco lavoro per l’impianto di Modena.
ORIZZONTE DI 10 ANNI - La missione della Maserati è “scrivere il futuro della mobilità attraverso le migliori prestazioni nel segmento del lusso, concentrandosi sui desideri dei propri clienti”, si legge nel comunicato di Stellantis. Il pubblico della casa del tridente è molto specifico, per questo il brand sta mettendo in atto una serie di iniziative per espandere la propria presenza sul mercato globale, rafforzando allo stesso tempo la sua immagine e facendo leva sull’unicità dei suoi prodotti. Il ceo di Stellantis Carlos Tavares non si riferiva quindi né alla Maserati né a un altro specifico marchio del gruppo quando ha annunciato che quelli non redditizi sarebbero stati eliminati (qui la notizia), almeno non nel prossimo futuro. Tutti i 14 brand del gruppo riceveranno l’attenzione di Stellantis e “ognuno di essi ha un orizzonte di 10 anni per costruire un business redditizio e sostenibile, pur riconoscendo che la volatilità del mercato e le situazioni temporanee possono causare fluttuazioni”, conclude la nota.