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Stellantis: forse a settembre l’accordo per la produzione in Italia

Pubblicato 09 agosto 2023

Il ministero per le Imprese e il gruppo multinazionale sono al lavoro per portare la produzione nazionale a un milione di veicoli all’anno. Ma perché succeda si dovranno valutare alcuni fattori. 

Stellantis: forse a settembre l’accordo per la produzione in Italia

SI STUDIA UN PROGRAMMA - Il Governo italiano punta a concordare entro la fine dell’anno un piano per l’industria automobilistica nazionale fino al 2030 con il gruppo Stellantis. Lo riferiscono fonti interne al ministero per le Imprese e il Made in Italy, guidato da Adolfo Urso. Un mese fa il ministro e Carlos Tavares, ceo di Stellantis, avevano dichiarato di essere al lavoro per aumentare la produzione automobilistica del gruppo nel nostro Paese fino a un milione di veicoli all’anno. Ieri Urso ha confermato in un incontro con i sindacati di stare valutando un programma di lavoro con Stellantis entro la fine di settembre.

ITALIA AL CENTRO DI STELLANTIS - I colloqui che dovrebbero portare all’accordo coinvolgeranno sindacati, amministrazioni locali e l’ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica). Al centro delle discussioni ci saranno argomenti come produzione di veicoli in Italia, ricerca e sviluppo, costo del lavoro, dell’energia e della logistica e maggiori investimenti nella transizione ecologica. Un portavoce di Stellantis ha assicurato un forte impegno per l’Italia e la volontà di proseguire nei colloqui dopo la pausa estiva: “Insieme stiamo cercando di creare le condizioni per mantenere il ruolo di primo piano dell’Italia al centro della strategia di Stellantis”. 

SERVE L’AIUTO DEL GOVERNO - Stellantis ha prodotto in Italia meno di 700.000 veicoli sia nel 2021 che nel 2022, cifra che secondo le previsioni dovrebbe superare gli 800.000 per il 2023. Tavares lo scorso mese aveva affermato che l’obiettivo di produzione di un milione di veicoli in Italia era fattibile per il gruppo, ma era necessario un adeguato sostegno da parte del governo. Il portavoce della multinazionale ha ribadito ieri questo concetto. L’accordo con il governo dovrà quindi tenere conto di diversi fattori: tra questi ci sono le previsioni di mercato, l’accessibilità dei veicoli, gli incentivi (sia all’acquisti di nuove vetture che sui costi energetici) e l’impatto delle nuove normative, Euro 7 in primis. 



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Ritratto di NITRO75
9 agosto 2023 - 12:03
Chissà cosa gli dovranno promettere.....ho già paura....Per portare la produzione della MiTo a Torino, venne chiesto l'acquisto di una serie di capannoni e aree a costi imposti, ora per trasportare intere linee produttive ci saranno richieste ben più alte.
Ritratto di Rav
10 agosto 2023 - 13:43
4
Se non fai politiche che incentivino le aziende ad investire nel tuo Paese è ovvio che per farle venire (e mantenere l'economia) tocchi scendere a patti. A differenza di altri Paesi dove infatti le aziende ci vanno volentieri. Qua non dico le questioni fiscali, ma se construisci un capannone con l'accordo di avere un'uscita autostradale su cui puoi contare, ti trovi il piano dell'uscita bloccato dopo 5 anni perchè il Mario Rossi di turno manifesta per la liberà della nutria.
Ritratto di Quello la
11 agosto 2023 - 00:38
E' incredibile (ma vero), che si facciano ponti d'oro per la produzione in loco. E' come se io andassi a vivere in un posto e dicessi: bello, mi piace, ma compratemi voi la casa: in cambio compro pane e latte dal pizzicagnolo locale, i vestiti al mercato rionale, e così via. Che paese folle siamo... e non siamo gli unici.
Ritratto di Illuca
9 agosto 2023 - 13:29
..
Ritratto di Clementina Milingo
9 agosto 2023 - 13:51
200 mila auto blu in più all’anno.
Ritratto di Zonamorta
9 agosto 2023 - 19:32
Per fare la nuova Opel Corsa o la nuova 208 AHAHAHAH AHAHAHAH AHAHAHAH comprate italiano!!!!! AHAHAHAH AHAHAHAH AHAHAHAH AHAHAHAH
Ritratto di lovedrive
9 agosto 2023 - 22:26
quando la produzione del ducato torna a regime siamo già a 1 millione.
Ritratto di evilwithin
10 agosto 2023 - 08:32
Sarà dura. Con la progressiva dismissione di 500X, Renegade e poi più avanti addirittura Panda, i numeri sono destinati a scendere non certo a salire. Anche perché finora i modelli "futuri" previsti per la produzione in Italia sono tutti dai bassi volumi e dal successo dubbio. Al massimo, potranno salvare diciamo il "valore" complessivo di quanto prodotto in Italia, non certo i numeri o i posti di lavoro
Ritratto di CR1
11 agosto 2023 - 08:24
Visti santi o salvatori man mano s' aggrappavano alle sponde più solide ed esotiche e non alle sabbiose dei litorali vacanzieri italiani scordandosi che erano partiti proprio da lì .