LA GIFACATORY ITALIANA - Il processo di elettrificazione dei siti produttivi della Stellantis dovrebbe concettizzarsi a breve. Dopo avere ufficializzato il ruolo centrale di Termoli (nella foto sopra, qui per saperne di più), ora, secondo Automotive News, si fa sempre più concreto il piano di conversione della fabbrica molisana (attualmente focalizzata sulla costruzione di motori e trasmissioni) in una gigafactory. I lavori di ammodernamento dovrebbero iniziare nel 2024, e consentirebbero alla sede di diventare il terzo polo produttivo di batterie del gruppo su suolo europeo, che insieme a quello tedesco e francese assicurerebbero il fabbisogno, stimato, in almeno 120 gigawattora entro il 2030.
UN PROGETTO CONDIVISO - Termoli diventerebbe una delle sedi del progetto denominato Automotive Cells Company (ACC): una joint venture che vede tra i protagonisti la Stellanits, la TotalEnergies/Saft e la Mercedes-Benz e che hanno nei loro obiettivi la realizzazione di un impianto dedicato alla produzione di accumulatori per veicoli ibridi ed elettrici proprio in Molise. Inoltre, oltre ai tre siti europei il colosso nato dalla fusione tra FCA e PSA preannuncia la costruzione di altre due gigafactory per la realizzazione di batterie in Nord America con i partner LG Energy Solution e Samsung SDI.
IL PIANO DI TRANSIZIONE - Dopo la conversione, Termoli dovrebbe avviare la produzione di accumulatori nel 2026. Fino a quella data lo stabilimento dovrà affrontare un periodo di transizione che oltre agli impianti coinvolgerà anche i dipendenti. Infatti, contemporaneamente all’inizio dell'ammodernamento, la Stellantis dovrebbe ricorrere agli ammortizzatori sociali, per una misura che interesserà circa 1.000 addetti. Tuttavia, ci sarà anche un programma di formazione e aggiornamento sulle nuove tecnologie per i lavoratori, a cui sarà proposta la possibilità di esercitare le nuove mansioni (per un massimo di sei mesi) nella gigafactory francese di Douvrin. Tale scelta dovrebbe accelerare l’apprendimento delle nuove competenze: lo stabilimento francese inizierà la produzione nel 2023 e fornirà dai 1.400 a 2.000 posti di lavoro.
A PIENO REGIME ENTRO IL 2030 - Con la piena operatività (prevista nel 2030) la gigafactory molisana dovrebbe ospitare circa 2.000 dipendenti e produrre batterie al ritmo di 40 gigawattora all’anno. Prima di allora, secondo le indiscrezioni dei sindacati, la produzione di alcuni motori termici premium continuerà per alcuni anni, anche oltre il 2026.
IL PIANO DEI LAVORI - La joint venture Acc ha presentato anche una bozza dei lavori che coinvolgeranno il sito di Termoli. L’investimento dovrebbe ammontare a circa 2,3 miliardi di euro (con 370 milioni provenienti da finanziamenti pubblici). A ottobre 2024 dovrebbero partire i primi lavori per la costruzione della prima struttura, su cui sorgeranno i pannelli solari dedicati alla produzione di energia elettrica pulita. A gennaio 2025 è invece prevista l’installazione degli impianti per la produzione di batterie, a cui seguiranno altri due edifici che entrarebbero in funzione tra il 2028 e il 2030.