PARLA ALLA CAMERA - Era molto attesa l’audizione del ceo di Stellantis, Carlos Tavares, in Commissioni riunite Attività produttive della Camera e Industria del Senato (qui sotto il video completo). Il clima era chiaramente teso a fronte di una produzione industriale che in Italia è letteralmente crollata, con un calo nei primi nove mesi (gennaio-settembre 2024) del 31,7% a fronte di soli 387.600 vetture assemblate (qui per saperne di più). Una situazione complessa che si è aggravata con la contrazione del mercato dell'auto in corso in tutta Europa.
PRODURRE COSTA TROPPO - L’amministratore delegato del Gruppo automobilistico è stato chiamato a spiegare nel concreto il piano d’azione che intende attuare per salvaguardare i posti di lavoro e gli impianti italiani. Il dirigente ha ribadito, come aveva fatto in passato, che produrre vetture in Italia costa molto di più rispetto ad altri paesi (secondo quanto dichiarato. l’energia costa il doppio rispetto alla Spagna). Inoltre produrre un veicolo elettrico costa il 40% in più e stanno arrivando in Europa i costruttori cinesi che riescono a produrre con costi inferiori del 30% rispetto a quelli europei: tutto ciò crea forti tensioni.
VUOLE INCENTIVI - Il numero uno di Stellatis ha detto chiaramente che per uscire da questa situazione, dove per ottemperare alle regolamentazioni europee “I regolamenti decisi, che sono alla base della situazione attuale, sono stati imposti a Stellantis” è richiesto un cambio tecnologico, c’è bisogno del supporto anche della classe politica. Supporto che il ceo chiede sotto forma di incentivi, misura politica che può consentire ai cittadini di acquistare una nuova vettura poco inquinante. Tavares poi, confermando il progetto gigafactory di Termoli, ha chiarito che la sua realizzazione è legata alla crescita del mercato delle elettriche.
LA 500 A MIRAFIORI PARTE PRIMA - Sul piano industriale il dirigente ha detto che la rete produttiva italiana avrà assegnazioni assicurate anche fino al 2033 (qui per saperne di più), anche se la riduzione dei costi industriali e la crescita del mercato delle elettriche, avranno un peso fondamentale. Confermato l’arrivo della Fiat 500 ibrida a Mirafiori, che viene anticipato dal 2026 al 2025. Sul fronte Maserati, marchio in perenne difficoltà, Tavares assicura che non verrà venduto.