PAROLA DI PRESIDENTE - Non si farà, anzi sì: se fino a poco tempo fa il destino della
Subaru BRZ, coupé dedicata agli amanti della trazione posteriore e della guida da puristi, sembrava segnato, adesso sembra proprio che la seconda generazione sia in cantiere. Parola di Yasuyuki Yoshinaga, presidente della Fuji Heavy Industries, proprietaria di Subaru, che lo ha confermato al magazine Automotive News: “Non avrà una sola generazione”.
DESTINI INCROCIATI - La Subaru BRZ è sviluppata da Subaru assieme a Toyota (che chiama la propria coupé GT86): viene prodotta nello stabilimento Subaru di Gunma in un rapporto di 8 a 1 a favore di Toyota. Pur apprezzata per le doti stradali, non ha realizzato grandissimi numeri di vendita. Negli Stati Uniti, uno dei mercati-chiave, la coupé con marchio Subaru ha venduto dall'inizio dell'anno 4.295 BRZ (+6%), mentre la Scion FR-S (questo il nome della GT86 per gli USA) si è attestata a quota 7.662 (-24%). Yoshinaga ha ammesso come, senza i volumi di Toyota, la BRZ non sarebbe realizzabile. E, al momento attuale, da casa Toyota le bocche sono cucite.
NEL 2015 GLI AGGIORNAMENTI - La data del ricambio generazionale è, giocoforza, incerta: d'altronde, BRZ e GT86 hanno debuttato nel 2012. Più plausibile datare verso la seconda metà del 2015 un aggiornamento di metà carriera: si parla di componenti alleggeriti (già ora il peso a secco è inferiore a 1.200 kg), modifiche all'impianto di scarico e al rapporto di trasmissione finale. Con la ciliegina sulla torta di un motore più performante rispetto al 2.0 boxer ad aspirazione naturale attualmente montato su BRZ e GT86, che eroga 200 CV di potenza massima ma che - specie rispetto ai più recenti turbo - ha il valore di coppia massima (205 Nm) posto a quota 6.600, solo 400 giri in meno rispetto al regime di potenza massima.