STILE MISTO - Punta a una clientela più giovane la nuova Tata Bolt, lanciata sul mercato Indiano con un prezzo d'attacco pari a 445.000 rupie, vale a dire 6.500 euro circa: si tratta di un'utilitaria che sostituisce la Indica. Le linee, a dire il vero, non si discostano molto dalla progenitrice, mentre i vertici del gruppo indiano - proprietario tra l'altro di Jaguar e Land Rover - sottolineano come la differenza sia molto marcata, ma sotto pelle e all'interno. Lo stile è stato realizzato “tra India, Inghilterra e Italia”, stando al presidente Mayank Pareek.
QUATTRO ALLESTIMENTI - Per la Tata Bolt, che in India sarà rivale della Maruti Ritz e dalla Honda Brio, sono previsti due motori: un 1.2 a benzina da 90 CV e un 1.3 a gasolio da 76 già montati sulla Zest. Quattro sono gli allestimenti disponibili, da quello base chiamato XE al più ricco XT. Nel primo caso, sono assenti airbag ed ABS: evidente che si tratti di auto destinate al mercato locale, non certo all'Europa. L'interno è ben più ricco rispettoi a quello della Indica, e riprende linee e dotazioni della Zest appena lanciata in India: non mancano il “clima” bizona e un completo sistema multimediale di provenienza Harman sulle versioni meglio equipaggiate.
DA QUI AL 2020 - In India, la Tata - prima azienda per ricavi ma non per volumi - registra vendite soddisfacenti per quanto concerne flotte aziendali e conducenti professionali, tipicamente tassisti: punta al miglioramento per quanto concerne l'utenza privata. La Zest, tre volumi introdotta lo scorso anno, ha un'utenza-tipo con 35 anni d'età ed è venduta con motore a benzina nel 60% dei casi; Bolt e Zest sono i primi due frutti della strategia aggressiva di Tata, che internamente lancerà due nuovi modelli all'anno da qui al 2020.