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Termini Imerese: finisce l'era Fiat, in attesa dei “cinesi”

25 novembre 2011

Cessata ieri produzione della Lancia Ypsilon, nello stabilimento siciliano verranno assemblati nuovi modelli della DR Motor. E già si parla di un possibile approdo della cinese Chery, da cui sono derivate le auto del costruttore molisano.

FIAT LASCIA LA SICILIA - Su Termini Imerese si chiude un capitolo in attesa che se ne apra un altro. Ieri sera, precisamente alle ore 22:00, dalle linee di montaggio dello stabilimento siciliano è uscita l'ultima Lancia Ypsilon. Con la fine della produzione dell'utilitaria (la nuova viene assemblata in Polonia) la Fiat dopo 41 anni abbandona la Sicilia: da oggi sino a fine anno i dipendenti saranno in cassa integrazione. E, da gennaio, la “patata bollente” passerà alla DR Motor che dovrà riorganizzare lo stabilimento con l’obiettivo, nel 2016, di produrre 60.000 vetture e riassorbire circa 2.200 lavoratori (qui per saperne di più).


dr_di_risio_2011_mod.jpgUN PONTE PER I CINESI
- Stando al piano industriale presentato da Massimo di Risio (qui a sinistra), alla guida della DR Motor, nello stabilimento di Termini Imerese dovrebbero essere prodotti due nuovi modelli, un'utilitaria e una berlina a cinque porte, e la rinfrescata suv DR5: ricordiamo che si tratta di modelli della cinese Chery che il costruttore molisano importa e personalizza. Ma, stando alle indiscrezioni riportate dall'autorevole Automotive News, la Chery potrebbe essere interessata in futuro ad utilizzare lo stabilimento di Termini Imerese per produrre proprie auto. Non è infatti un mistero che il costruttore cinese stia puntando ad allargarsi sia nei paesi in via di sviluppo che quelli più avanzati, come l'Europa, creando delle joint-venture. Oggi la Chery è presente in 67 mercati e dispone, attraverso i partner, di "fabbriche cacciavite", dove le auto vengono solo assemblate, in Russia, Ucraina, Iran, Egitto, Indonesia, Thailandia, Malesia, Uruguay, Turchia e Venezuela. Globalmente nel 2010 ha prodotto oltre 700.000 auto.


termini_imerese_mod_2.jpg


UN LENTO DECLINO
- Inaugurato nell'aprile del 1970 con la produzione della Fiat 500 di allora, lo stabilimento di Termini Imerese (qui sopra) ha rappresentato per anni un approdo sicuro per tanti lavoratori siciliani. Negli anni ha conosciuto una costante crescita, fino ad arrivare all'apice della capacità produttiva con la Panda: nel 1980 contava su 3.200 dipendenti ai quali andavano aggiunti altri 1.200 dell'indotto. In seguito, con l'arrivo della Tipo nel 1993, per lo stabilimento di Termini Imerese inizia il declino, con il ricorso alla cassa integrazione. Fino ai giorni nostri, con la decisione della chiusura: secondo i vertici della Fiat produrre auto in Sicilia non sarebbe vantaggioso dato che ogni modello qui prodotto costa 1.000 euro in più rispetto ad altri stabilimenti del gruppo a causa della mancanza di infrastrutture. 



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Ritratto di ilovenaples89
25 novembre 2011 - 17:06
è giusto che venga chiusa...è giusto che ogni volta che c'era la nazionale facessero sciopero?
Ritratto di multiair
25 novembre 2011 - 19:11
So che i proletari sono gli operai, ma dire che ad ogni partita della nazionale facessero sciopero, senza prove, mi sa di denigratorio e cinico in un momento così difficile x quelle persone! Senza rancori, ma mi è sembrato così...
Ritratto di multiair
25 novembre 2011 - 19:12
So che i proletari sono gli operai, ma dire che ad ogni partita della nazionale facessero sciopero, senza prove, mi sa di denigratorio e cinico in un momento così difficile x quelle persone! Senza rancori, ma mi è sembrato così...
Ritratto di Te alvolan
25 novembre 2011 - 19:39
Qui trovate un approfondimento in cui si parla anche dello sciopero (ultime 5 righe): http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronaca/93948/partita-della-nazionale-fabbrica-sciopero-termini-fatto-notizia-perch-siciliani-pagano-care-sciocchezze-fanno.htm
Ritratto di NITRO75
25 novembre 2011 - 17:55
che se dovessero arrivare realmente delle holding cinesi, poveri operai......altro che tirare la fiacca.....................a quelli dei sindacati non gliene po fregà de meno!!!!
Ritratto di mustang89
25 novembre 2011 - 17:57
Mi dispiace tantissimo per i cittadini di termini imerese, l'economia della loro città crollerà, ma la colpa è del governo e della regione che finanziarono lo stabilimento all'epoca. Se avessero anche fornito delle infrastrutture adeguate, oggi ci sarebbe ancora un lavoro per quegli operai. Qualsiasi azienda deve fare utili, non si può biasimare Fiat, era una scelta obbligata. Le istituzioni potevano però trovare una soluzione, come fanno negli altri stati.
Ritratto di Limousine
25 novembre 2011 - 19:49
Finalmente i succhiasoldi torinesi si son tolti dai piedi! Spremuta per bene la "vacca" siciliana, non appena la pappatoria è finita han tolte le tende. "BRAVI"!!! Spero andiate VIA dall'Italia il più presto possibile, mentre altri Costruttori SERI e MOTIVATI subentrino al vostro posto (purchè la politica, finalmente, si apra favorevolmente a chi vuol portare sviluppo e benessere, senza guardarne la bandiera). VERGOGNATEVI!!! Porgo, invece, i MIGLIORI AUGURI di BUON LAVORO alla DR Motor!!!!!
Ritratto di gig
25 novembre 2011 - 20:26
;)
Ritratto di Cinque porte
25 novembre 2011 - 20:32
Auguri a Di Risio che fra qualche anno smetterà di fare auto cinesi e le farà in proprio......me lo ha detto un suo collega:Fornasari
Ritratto di wiliams
25 novembre 2011 - 22:31
E il costruttore "serio e motivato" per te sarebbe la DR MOTOR???????Me lo auguro per gli ex operai siciliani,la DR MOTOR attualmente non naviga in buone acque,oltre che ad un calo di vendite non indifferente possiede anche problemi finanziari e i sui progetti di sviluppo sono un grande punto di domanda.FIAT bene o male ha assicurato 41 anni di lavoro,la DR MOTOR riuscirà a fare altrettanto????Lo spero bene per gli operai.FIAT succhiasoldi?????La DR MOTOR non sarà da meno e con risultati alla fine davvero incerti.Saluti.
Ritratto di fogliato giancarlo
26 novembre 2011 - 00:16
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Ritratto di IloveDR
26 novembre 2011 - 09:10
3
...ma bisogna andare avanti. Ironia della sorte DR motors (la più disprezzata) pùò essere il futuro dell'industria automobilistica italiana! Fiat ti abbiamo tanto amato, ma tu ci hai pugnalato alle spalle. Adesso che ti sei fusa con gli americani vuoi essere internazionale, ma ho l'impressione che stai viaggiando con dieci anni di ritardo. L'unica cosa buona la stai facendo in Sud-America. Le difficili scelte di 40 anni fa in quel continente danno i loro frutti. Ciao
Ritratto di Renault90
26 novembre 2011 - 12:39
Niente da aggiungere, Son pienamente d' accordo anchio.
Ritratto di mustang89
26 novembre 2011 - 17:03
Succhiasoldi? 48 milioni di euro dalla seconda metà degli anni '90 ad oggi per Termini, a fronte di mille euro di costi aggiuntivi ad auto per produrre lì. Sarebbero aiuti? Stato e regione promisero investimenti infrastrutturali per favorire un polo automobilistico a Termini Imerese, ma alla fine non se ne fece niente. Invece la Serbia promise e mantenne dei terreni gratuiti, sgravi fiscali, energia scontata, ecc... per creare lo stesso polo a Kragujevac. Leggete i miei commenti in basso e fatevi un'idea. Un'ultima precisazione, chi assembla auto di provenienza cinese, con la stessa qualità degli originali ma a costi ben maggiori perchè in Italia, non mi sembra serio, mi sembra piuttosto intenzionato a mettere le mani sui contributi. Nella mia Sicilia, purtroppo, non si può produrre auto economiche. L'unica via sarebbero le auto di lusso, per questo preferivo De Tomaso. Dr, se continuerà con questi prodotti, sarà un fallimento. Spero di sbagliarmi, lo spero proprio.
Ritratto di Armadillo
25 novembre 2011 - 19:53
La crisi ha fatto esplodere i gravi problemi che attanagliano il paese da decenni: giustizia inefficiente, pressione fiscale troppo elevata, mancanza di infrastrutture, criminalità e corruzione alle stelle. Il risultato è che le aziende nostrane se ne vanno a produrre all'estero e le aziende straniere ben difficilmente arrivano per investire. Cinesi a parte, ovviamente. Questo non giustifica gli atteggiamenti di Fiat che ha sempre scaricato sulla cassa integrazione (pagata da noi) i propri errori industriali. Rispetto ai tempi dell'avvocato i prodotti sono migliorati in qualità (ci voleva poco) ma è rimasta la logica della cinesizzazione degli operai: stipendi bassi, cassa integrazione e spada di damocle della chiusura degli impianti. E' questo il made in Italy che vogliamo?
Ritratto di Emiliano974
25 novembre 2011 - 21:02
ovunque sia basta che si lavora possono venire pure i mao-mao....................
Ritratto di yeu
26 novembre 2011 - 00:01
Il problema vero è che producendo li le auto costano troppo.Le sue auto sono economiche quindi il rischio è alto,anzi direi certezza e la dr non naviga nell'oro.Come può sperare un microcostruttore di sopravvivere da solo?Qui si prenderanno una barca di soldi di sovvenzioni e poi....
Ritratto di ghighen
26 novembre 2011 - 09:06
Traspare dai post precedenti la radicatissima convizione che il vero business della Fiat non sia stato costruire vetture giacchè quella è stata solo un'attività secondaria, per così dire di facciata. La mission reale dei torinesi è quella di succhiare soldi ai poveri italiani. Vivendo a Torino e avendo seguito la storia automobilistica della Fiat degli ultimi 30 anni, posso dire forte e chiaro che semmai è esattamente l'opposto. Termini Imerese come anche Mirafori a Torino sono fabbriche che da almeno 10 anni non hanno più i requisiti per costruire in modo profittevole veicoli. Possono provarci i cinesi o anche i tedeschi: con quel modello di fabbrica non si va più da nessuna parte. E allora per evitare la chiusura già 15 anni fa, in tempi forse meno negativi per l'economia di oggi, i governi che si sono succeduti hanno preferito fornire fondi o sgravi fiscali alla Fiat affinchè non licenziasse quei lavarotari, che tra l'altro di lavorare non hanno mai avuto troppa voglia. Con Berlusconi i finanziamenti alla Fiat sono finiti, ma con questa politica la Fiat è oggi sparita dall'Italia, sia a livello produttivo, sia come vendite. "Chissenefrega" direte voi. Meglio le renault, meglio le Volkswagen, perfino meglio le Dr. Ve ne accorgerete tra non molto. Ogni volta che qualcuno di voi acquista un auto straniera decreta l'imminente licenziamento di un operaio italiano, il quale non potrà più consumare, andare al ristorante, farsi curare dal dentista, etc. fino ad arrivare a togliere il lavoro a Voi che sbeffeggiate la Fiat ed i torinesi ! Quanto alla Dr è chiaro che i primi a gufare contro Di Risio saranno proprio i cinesi della Chery, i quali una volta presi gli aiuti dello Stato italiano ed impostata la fabbrica lo faranno fallire per subentrargli in prima persona. Ancora una cosa sulla Fiat. In questi giorni Fiat sta offrendo 15 milioni di €uro per mantenere gli exlavoratori di Termini Imerese dopo la chiusura della fabbrica. Questo per dire chi finanzia chi !
Ritratto di IloveDR
26 novembre 2011 - 09:32
3
...se la FIAT E' FALLITA! Ma fammi il piacere...
Ritratto di italico
28 novembre 2011 - 09:14
1
...non fraintedere ma è colpa dei governanti che si sono succeduti in questi anni che non hanno fatto niente per mantenere e/o anzi di di favorire una ricerca e tecnologia. Basta guardare quel che hanno fatto i governi tedeschi dal 1960 ad oggi ( vedi articolo qui su al volante). ...E i nostri governanti ahime li abbiamo messi noi con il voto....( parlo in generale sia chiaro).
Ritratto di mustang89
26 novembre 2011 - 16:09
Hai evidenziato i punti più significativi della questione. Solo una precisazione, ogni 4 auto straniere un'operario italiano perde il posto. Con tutte le drammatiche conseguenze. Purtroppo, l'ignoranza italiana non ha limiti. Ghandi cacciò via gli inglesi convincendo la gente ad acquistare prodotti locali, grazie al suo intelletto. Ai giorni nostri il paradosso: per via della stupidità, cacciamo gli italiani e accogliamo tedeschi, francesi, americani e cinesi. Un paese evoluto, favorisce i connazionali che fanno impresa, perchè si è un'unica grande famiglia. Quando Fiat andava male e lo stato pagava, si salvava la Fiat. Quando il resto del paese andava male, Fiat pagava tasse ed operai, salvando l'economia. Portava innovazione tecnologica, esportava. Infatti, solo Fiat e Finmeccanica fanno l'80% della ricerca tecnologica in Italia. Alla faccia di chi la vuole fuori. L'esportazione è lo sviluppo di un paese. L'Italia ha la fortuna di essere un paese che esporta tantissimo, ma la filosofia d'acquisto estrerofila dei suoi cittadini sta uccidendo le nostre aziende. Per chi parla di cassa integrazione, è la Fiat stessa che se la paga, con le trattenute sulle buste paga dei precedenti stipendi. Per chi parla di aiuti, Scajola, nel dicembre 2009, affermò che fiat aveva restituito tutti gli aiuti ricevuti. Per la serie, le notizie fanno notizia solo quando conviene... Sapete perchè il governo non fa nulla? Perchè mentre Sarkozy ha dato 6 miliardi alla Renault per lo sviluppo di auto elettriche, Fiat non ha chiesto nessun aiuto. Dunque nessuno può ricattarla. Attenzione, a Torino, il 70% delle auto va all'estero. Fiat non ha bisogno dell'Italia. Ma noi italiani, davvero possiamo dire che staremmo meglio? Io non credo proprio, e spero di non averne mai la conferma.
Ritratto di Limousine
26 novembre 2011 - 19:40
Continuiamo a far DEMAGOGIA spicciola, eh? Un'azienda SERIA, se vuol far profitti, NON deve "sperare" che i suoi stessi compatrioti le acquistino i prodotti (per giunta quasi sempre SCARSI) per puro "spirito di bandiera" (faccio l'imprenditore da SEMPRE e NON ho MAI sentita una FESSERIA più madornale), ma perchè riesce a soddisfare i bisogni del pubblico cui si rivolge. Ergo, dal momento che l'azienda in questione NON è in grado d'assolvere a questo compito, automaticamente deve togliersi di torno. E NON perchè gli altri non le costruiscono le infrastrutture (bella scusa), ma perchè NON è in grado di competere nel mercato. Ma questo, chi non è del mestiere, NON potrà MAI capirlo e s'attaccherà alla baggianata dell'"amor patrio". Ah, ah, ah, ah!!! Ma non scriviamo eresie, cortesemente, onde evitar figure barbine. Ed inoltre, non essendo il nostro un mercato in stile ex-URSS (o la Trabant - per chi poteva permettersela - o a piedi), non scorgo il benchè MINIMO motivo per il quale ciascuno - con i propri, sudati risparmi - debba per forza acquistare "italiano", piuttosto che rivolgersi ad un più ampio mercato, infinitamente più ricco e competitivo. Mah?!? SVEGLIA!!! Siamo in un mondo e in un mercato LIBERO, per cui ognuno sceglie e spende come gli pare e piace! Altro che far "favori alla Fiat" (che di "favori", ne ha già goduti fin TROPPI). Fiat è un'azienda che produce beni di consumo. Se è in grado di produrli e soddisfare le richieste di mercato, bene! In caso contrario, fuori dai cog.....ni!!!
Ritratto di fogliato giancarlo
26 novembre 2011 - 23:16
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Ritratto di mustang89
27 novembre 2011 - 15:40
E io farei demagogia spicciola? Ahahah! Per favore, nell'era di internet chiunque voglia conoscere la realtà può farlo, è finita l'era in cui chi di parte forniva notizie false. Far demagogia significa parlare di aiuti ricevuti da Fiat e dimenticare quelli rimborsati, oltre ai benefici apportati alla nazione. Chi è del mestiere certe cose le sa? Allora mi chiedo perchè tu non le sappia. Io, nella mia modestia, ho un'attività. La nostra cara regione sicilia, grazie ai soldi dell'unione europea, fino al 2013 offre un mare di agevolazioni alle imprese locali. Finanziamenti a fondi perduti, agevolazioni fiscali, tassi agevolati, eccetera. Dopo quella data, andranno all'est europeo, proprio per via di un piano di aiuti alle aree svantaggiate dell'europa. Fiat produceva a Termini, nonostante ciò di Ypsilon ne vendevano, questa a casa mia si chiama competitività. Come vedi, aiutare le aziende è una prassi consueta, perchè si ottengono solo benefici per l'economia. Certo, mantenerle è una cosa assai diversa, ma non mi sembra il caso della Fiat. Per il fatto delle infrastrutture, ma ti rendi conto delle fesserie che dici tu? Allora, Fiat non può dislocare perchè italiana, però non può permettersi di richiedere un'ammodernamento economico ed infrastrutturale del paese per essere allo stesso livello di tutti gli altri che hanno la fortuna di avere paesi più evoluti? Qui poi, non si tratta di comprare qualcosa di peggiore perchè italiano, si tratta di comprare qualcosa di italiano, perchè equivalente, duque tra i due, meglio il prodotto nazionale. Tu continui a sostenere che facciano prodotti scadenti (salvo riconoscere che la tua bravo è ottima, questa non la capisco proprio...), fatto sta che nonostante questo vendono. Fiat-Chrysler è il 5° costruttore mondiale, il problema qui è tutto italiano.
Ritratto di Limousine
27 novembre 2011 - 20:49
Chiedo venia, ma il mio intervento non era rivolto a te, ma a quanto grossolanamente riportato da Ghighen. Quanto alla qualità della Bravo rispetto le altre Fiat, però, ti confermo che pure per me è un vero mistero il motivo per il quale è realizzata così bene, in rapporto gli standard del Gruppo. Boh?!? Però a me fa piacere e l'ho acquistata ben volentieri. ;) Ciao!
Ritratto di mustang89
28 novembre 2011 - 14:08
Sai che nonostante le nostre divergenze io ho sempre nutrito un gran rispetto per te, per giancarlo, gig e tutti gli altri. Solo 2-3 utenti si sono rivelati dei cafoni, ma a questi non rispondo più. Sulla Bravo penso che abbiano fatto un lavoro eccelso e nettamente miglliore a quello del resto della gamma, però devo dire che anche la mia punto evo è fatta molto bene, non sembra neanche una Fiat. Ciao Limousine.
Ritratto di italico
28 novembre 2011 - 09:45
1
...mercato libero e competitivo ...Come in germania vero? ...che dal 1960 che loro danno soldi alla vw....per poi però decidere sulle logiche aziendali in primis proteggere il proprio marchio da influenze straniere e per secondo comprare altri marchi ( bella democrazia)...io compro tu però non puoi comprare da me. E un modo come un'altro di colonizzare il mondo...non sono riusciti con le armi lo fanno a livello economico visto poi che decidono anche a livello europeo quello che fare imponendo le loro logiche, non mi è simpatico berlusconi però mi girano enormemente che hanno deciso loro e non noi la fine di un governo. Non siamo delle pecore per come ci trattano e neanche la parte povera dell'europa alla quale ci tiri le briciole................e sai che ti dico che non mi stà bene !! mi tengo le mie carrette ma anche la mia libertà, per cui fuori dal territorio italiano non ho alcuna intenzione di farmi colonizzare dalla culona germanica e dal piccoletto francese...e lo direi con le buone ..con le cattive basta una chiamata " alle armi"...
Ritratto di Limousine
28 novembre 2011 - 18:17
... condivido per buona parte il tuo pensiero, ma se abbiamo dei politici (che stupidamente eleggiamo e mandiamo al potere noi stessi) LESTOFANTI e MALFATTORI (per non scrivere altri, ben più appropriati, ma volgari aggettivi), che invece delle buone sorti del ns. povero Paese - e di noi cittadini - si curano ESCLUSIVAMENTE dei loro LOSCHI interessi, l'Europa di cui, volenti o nolenti, facciamo oramai parte integrante, deve pur "salvaguardarsi" dalle PORCATE che i nostri "beneamati onorevoli" consumano dal dì al meriggio, 24h su 24. Per cui, o ci mangiamo 'sta minestra, o... SMETTIAMO di lasciarci incantare dalle promesse di marinaio dei politici in questione e sin dalle prossime elezioni, votiamo con il cervello per personaggi meno LURIDI possibile!!!
Ritratto di fogliato giancarlo
28 novembre 2011 - 23:48
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Ritratto di Jinzo
26 novembre 2011 - 16:44
di vedere scritte le lamentele delle future chery o dr che verranno prodotte e avranno un prezzo piu alto visto che le produrremo qui.... tra un paio d'anni cina caput mundi.... gia in brasile e il sud america hanno conquistato... migliaia di concessonari, magazzini con stock enormi di ricambi e fabbriche pronte entro l'anno...
Ritratto di Franchigno
26 novembre 2011 - 16:50
Scusa Mustang,le tue sono belle parole ma ti é sfuggita a cosa più importante...Se non costruiscono vetture invitanti ma penose gli puoi mettere tutta la tecnologia che vuoi ma non vendi!!!Dai ammettilo a parte la Bravo che altre vetture possono fare concorrenza alle straniere?sono rimasti indietro di almeno 10 anni recuperare sarà quasi impossibile.Forse l'ha capito anche Marchionne da lì il rimarchiare auto americane con lo stemma FIAT.Il 70% lo vendono all'estero?Io giro abbastanza 'lEuropa sinceramente di FIAT ne vedo molto poche.Poi bisogna vedere su che quantita parli del 70%,su 100 vetture saranno 70 su 1000 700!!e in questo caso saranno sicuramente straniere!
Ritratto di mustang89
26 novembre 2011 - 17:11
Io sinceramente mi trovo benissimo con le loro auto, e sono stato anche cliente Bmw. Ammetto che si può denotare una qualità generale inferiore, ma come motori non c'è paragone, soprattutto dal punto di vista dell'affidabilità. Panda e 500 sono le city-car più vendute in europa, mentre il 70% della produzione Fiat va all'estero. Logicamente devi considerare mercati extra-europei come il Brasile. Ho acquistato quest'anno una evo multijet, la qualità è migliore di tante altre concorrenti, purtroppo la linea non piace a tutti, però in Europa è all'undicesimo posto. Condivido la tua opinione, il nazionalismo non può supplire alla scarsa qualità, ma bisogna riconoscere che si fanno notevoli passi avanti. Se le confrontiamo alle fiat degli anni '90 non c'è storia.
Ritratto di fogliato giancarlo
27 novembre 2011 - 00:05
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Ritratto di mustang89
28 novembre 2011 - 14:16
Giancarlo, penso tu abbia ragione, però sul 1.6 credo che ti sbagli. Ormai i motori hanno raggiuto standard impensabili fino a qualche anno fa. Viene montato anche sui veicoli commerciali, che come saprai hanno la necessità di essere molto duraturi. Inoltre, ha una coppia ed un'elasticità superiore ad un analogo tedesco, per cui credo che sia la scelta migliore. I 2.0 mi sembrano ormai eccessivi su auto del genere, a meno che non la si usi per viaggiare costantemente in autostrada.
Ritratto di fogliato giancarlo
28 novembre 2011 - 23:40
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Ritratto di narvallinos
27 novembre 2011 - 11:14
1
sono contento x operai che riassumerano i DRisio,almeno una forte percentuale di loro riavrà un posto di lavoro,poi l'indotto farà il resto.in definitiva e andata bene!
Ritratto di Joeilpilota
27 novembre 2011 - 23:44
Gli auguri di ottima riuscita, nei confronti di un costruttore di auto che, in questo momento, compie un così importante passo, non sono mai troppi. Devo comunque precisare che, almeno a mio parere, l'auto oggi è un bene durevole. Il soggetto compra un'auto con l'idea che la stessa deve durare e soprattutto deve garantire sicurezza ed affidabilità, doti che, almeno in questo periodo, sembrano difettare nei modelli "Made in China". Non è infatti una novità che le auto cinesi (in parte anche scopiazzate da quelle europee) siano costruite con un livello qualitativo nettamente inferiore a quello europeo. Quindi, Di Risio sarà in grado di operare il salto di qualità? Staremo a vedere.
Ritratto di Joeilpilota
27 novembre 2011 - 23:44
Gli auguri di ottima riuscita, nei confronti di un costruttore di auto che, in questo momento, compie un così importante passo, non sono mai troppi. Devo comunque precisare che, almeno a mio parere, l'auto oggi è un bene durevole. Il soggetto compra un'auto con l'idea che la stessa deve durare e soprattutto deve garantire sicurezza ed affidabilità, doti che, almeno in questo periodo, sembrano difettare nei modelli "Made in China". Non è infatti una novità che le auto cinesi (in parte anche scopiazzate da quelle europee) siano costruite con un livello qualitativo nettamente inferiore a quello europeo. Quindi, Di Risio sarà in grado di operare il salto di qualità? Staremo a vedere.
Ritratto di Gino2010
28 novembre 2011 - 11:43
del 51% nell'ultimo trimestre?E non ha avuto un calo delle vendite a due cifre nell'ultimo anno?Ma un'azienda che con queste cifre si trova sull'orlo del fallimento come fa a proporre piani di espansione?Devo pensare che Di Risio ha avuto la promessa di fortissimi "aiuti" sia dallo stato che dalla regione che dai cinesi,aiuti sotto altra forma perchè le normative comunitarie ora proibiscono gli aiuti a fondo perduto di cui la fiat ha sempre usufruito,(e guarda un po' ora che non è più possibile averli se ne va...che coincidenza...).Per quanto riguarda i cinesi che ben vengano se si tratta di investire sul nostro territorio visto che sono decenni che noi investiamo sul loro.Ma lo sanno i cinesi come sono le nostre regole del mercato del lavoro? Non bisogna dimenticare che nessuna azienda può essere superiore alla legge.E lo sa molto bene marchionne che per produrre le auto in violazione alle normative italiane che regolano il mercato del lavoro e le trattative sindacali ha imposto un referendum con la pistola puntata alla testa dei lavoratori perchè questo rinunciassero (volontariamente????) all'esercizio di alcuni diritti,un escamotage insomma.Ora con i cinesi spero di non dover assistere ad una guerra continua tra la dirigenza aziendale ed i sindacati.Meglio mettere in chiaro le cose.
Ritratto di Sebi 106
5 agosto 2012 - 22:54
Non sapendo perchè DR non può costruire a Termini,mi permetto di esternare quanto segue: 1)DR dovrebbe costruire in questo sito solo auto "concrete",come UN modello di monovolume ed UNO di s.wagon,che attualmente mancano nella produzione italiana. Dimensioni:L=cm.440,lar.=180,h=165(mono),150(s.w.). Per i motori potrebbe rivolgersi alla"Stirling Biopower di Ann Arbor-Michigan-U.S.A. non convince,infatti,che il motivo sia lo stato di crisi dell'Azienda:non mi risulta che in Italia ciò sia mai stato di impedimento a ristrutturazioni importanti e socialmente utili come questa. Sarei sinceramente felice se si potesse dimostrare che gli italiani sanno ancora costruire auto in casa- Saluti