10 SITI IN OLANDA - La scorsa estate Elon Musk, ceo della Tesla, aveva dichiarato che entro la fine del 2021 la compagnia americana avrebbe aperto la sua rete di ricarica Supercharger anche alla concorrenza (qui la news). A distanza di qualche mese arriva l’apertura ufficiale delle stazioni di ricarica nell’ambito di un progetto pilota che coinvolgerà inizialmente 10 località nei Paesi Bassi. La società americana ha dichiarato che per “fare il pieno” gli automobilisti possessori di elettriche non Tesla dovranno scaricare l’applicazione. Per supportare un maggiore flusso di veicoli all’interno della stazione di ricarica (la Tesla monitorerà attentamente la congestione di ogni sito), il prezzo per gli utenti non Tesla sarà maggiorato (0,57 euro al kWh), ma potrà essere abbassato sottoscrivendo un abbonamento (0,24 euro al kWh con 12,99 euro fissi al mese).
USANO IL CONNETTORE CCS - I Supercharger sono accessibili alle auto dotate di connettore Combined Charging System (CCS), che è uno standard europeo, già utilizzato da BMW, Mercedes, Ford e dal Gruppo Volkswagen. Chiaramente i possessori di un’auto elettrica Tesla potranno continuare a utilizzare queste stazioni.
FAR FRUTTARE UN ASSET - La Tesla gestisce più di 25.000 punti di ricarica Supercharger in tutto il mondo suddivise in oltre 2.000 stazioni. La rete proprietaria, nata nel 2012, attualmente è una delle più estese fra quelle ad alta potenza a livello globale, e la casa ha dichiarato che l’apertura dei Supercharger alla concorrenza supporta la missione della compagnia di accelerare la transizione verso l'energia sostenibile. Senza dimenticare che la casa americana potrà "monetizzare" uno dei suoi asset strategici, e congiuntamente dare la possibilità agli automobilisti di affrontare i lunghi viaggi senza troppi patemi d’animo (le stazioni sono posizionate lungo le principali direttrici autostradali).