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Toyota: un attacco informatico ferma la produzione

Pubblicato 01 marzo 2022

La casa giapponese ha ripristinato la produzione dopo un giorno di stop a causa di un attacco informatico subito da uno dei suoi principali fornitori.

Toyota: un attacco informatico ferma la produzione

La Toyota a causa di un attacco hacker subito da uno dei suoi principali fornitori è stata costretta a interrompere la produzione in tutte le sue 14 sedi giapponesi. Nello specifico, a subire l’attacco è stata la Kojima Industries Corp, un’importante azienda, che fornisce parti in plastica e componenti elettronici alla Toyota.

Il colosso giapponese, secondo quanto riportato da Autonews, avrebbe confermato il riavvio della produzione oggi, quindi esattamente a un giorno di distanza dopo lo stop di tutte le sue fabbriche nazionali. La sospensione dello scorso martedì ha colpito la produzione di circa 13.000 veicoli, scatenando preoccupazioni sulla sicurezza informatica nella vasta catena di approvvigionamento del Giappone. Secondo alcuni che criticano il governo queste minacce informatiche sarebbero causate da un approccio approccio  frammentato per affrontare le minacce di hacking.

Secondo quanto riportato dalle fonti, la Kojima Industries Corp, avrebbe scoperto un errore in uno dei suoi server nella notte di sabato. Dopo aver riavviato il server, ha confermato che esso era stato infettato da un virus, rilevando un messaggio di minacce. La compromissione del sistema informatico della Kojima ha fatto si che essa non potesse spedire le componenti, costringendo così la Toyota, che nei suoi impianti non fa scorte di componenti, a mettere in pausa la produzione.  Secondo quanto riportato da un portavoce dell’azienda di componentistica, la Kojima fornisce esclusivamente alla Toyota ed è un fornitore di primo livello di alcune parti, e di secondo livello di altre.

La produzione della Toyota in Giappone comprende una catena di approvvigionamento di 60.000 aziende attraverso quattro livelli. La Toyota ha dichiarato che sarebbe in grado di ripristinare il funzionamento attingendo a una sorta di “deposito” in essere tra la compagnia giapponese e la Kojima. Saranno tuttavia necessarie una o due settimane per ripristinare completamente il sistema.

Non sono state rese note informazioni sulla natura dell’attacco né sul motivo. Tuttavia l’attacco hacker è arrivato subito dopo che il Giappone si è apertamente unito agli alleati occidentali, schierandosi contro la Russia.

L'incidente al fornitore Toyota fa emergere la debolezza dell'industria giapponese nel fronteggiare le minacce informatiche. Mentre le grandi aziende hanno misure di sicurezza informatica in atto, il governo è invece preoccupato per i piccoli e medi subappaltatori.



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Ritratto di Oxygenerator
1 marzo 2022 - 14:43
Avanzano un sospetto, neanche troppo velato, su una matrice di origine russa. Niente da dire. Proprio un bel periodo, questi ultimi due anni. Che cosa ci manca? L’invasione delle cavallette, i quattro cavalieri dell’apocalisse, poi siamo a posto.
Ritratto di Quello la
2 marzo 2022 - 11:36
Sai che in giardino da me qualche locusta l'ho pure vista? Non scherzo... davvero!