LA GRANDE MARCIA DEL CROSSOVER - È dal salone di Parigi del 2014 che la Toyota lavora sull’idea di una crossover dalle dimensioni compatte (che significa, di norma, intorno ai 430 cm). Ora di Francoforte la terza tappa dello sviluppo di questo modello che dovrebbe andare a riempire una casella attualmente vuota nella gamma Toyota. Per intenderci qualcosa del genere della Nissan Qashqai. La stessa casa giapponese preannuncia il lancio del nuovo modello per il prossimo salone di Ginevra del marzo 2016.
NUOVO SISTEMA IBRIDO - Per proseguire il suo lavoro di messa a punto la Toyota ha comunque scelto di realizzare la concept in questione, la C-HR, su una piattaforma inedita e motorizzandola con un sistema di potenza ibrido, benzina-elettrico, accentuando anche in questo modo l’imprimatur Toyota attribuito alla vettura. La casa giapponese afferma che la C-HR è equipaggiata di un nuovo sistema ibrido, ma non fornisce dettagli tecnici che dicano in che cosa consistano le novità. La concept car Toyota C-HR è una crossover al tempo stesso robusta e snella con carrozzeria a cinque porte e profilo molto slanciato. Sulle ruote di grandi dimensioni, la carrozzeria si presenta piuttosto contenuta in altezza, anche grazie all’effetto prodotto dal padiglione del tetto che propone un andamento da coupé. La curva che dalla sommità della vettura porta alla “coda”, comincia a scendere a partire dall’altezza dell’apertura delle porte anteriori. Collegato a questa morbida linea che nella vista da tergo rende la Toyota C-HR una coupé, è il limite posteriore della vettura, che si può definire “a coda tronca”, una soluzione che non si vedeva da parecchio tempo. A completare il quadro complessivo c’è poi l’alettone sistemato alla sommità del lunotto ed esteso per parecchi centimetri.
CHE COSA SI VEDRÀ DIETRO? - A proposito del lunotto della Toyota C-HR, non si può non notare la sua luce estremamente ridotta in senso verticale. Una soluzione che sarà interessante verificare dal vero che cosa lascia vedere attraverso lo specchietto. Infine il quadro posteriore è completato dai gruppi ottici che hanno la forma di due fregi molto incisivi che si protraggono verso le fiancate, fino a raggiungere una posizione parecchio avanzata. Molto espressivo è poi il design delle fiancate, modellate dalla profonda scalfatura che incide la carrozzeria collegando il parafanghi anteriore a quello posteriore, parafanghi che hanno il profilo accentuato da sporgenze generose. E a proposito di misure generose non paiono certamente inosservate le ruote con cerchi da 21”. Da notare infine la soluzione adottata per la parte vetrata: dietro i finestrini delle ruote anteriori c’è solo una piccola superficie vetrata triangolare, che non si può chiamare finestrino. Lo spazio posteriore dell’abitacolo è asciato solo all’illuminazione tramite lunotto.
TRATTI DECISI - Nervature e tratti incisivi sono anche nel frontale, caratterizzato da una grande griglia nella parte più bassa, dove si trova una sorta di “bocca” che pare voler mangiare la strada. Particolare è anche la soluzione immaginata per la parte alta del frontale, senza mascherina ma con un vistoso marchio Toyota e un gioco di linee orizzontali che creano una stretta fessura grigliata tra cofano motore e calandra. La concept car Toyota C-HR è stata sviluppata sulla base della nuova piattaforma Toyota new Global Architecture impiegata per gli ultimissimi modelli della casa. La scelta consente di avere una notevole rigidità torsionale e un buon comportamento stradale.