RICHIAMO GLOBALIZZATO - La
Toyota ha lanciato un’enorme operazione di
richiamo che coinvolge
6,39 milioni di veicoli nel mondo. All’origine dell’iniziativa ci sono cinque diversi problemi che incidono sulla sicurezza delle auto, e sono coinvolti i modelli di maggiore diffusione della Toyota.
RISCHIO AIRBAG - Di questa massa di vetture, 3,5 milioni (di cui una metà immatricolata negli Stati Uniti) saranno sottoposte alla sostituzione di un cavo a spirale che può creare problemi al funzionamento dell’air bag del conducente. Per questo problema è interessata la produzione dall’aprile del 2004 al dicembre del 2010 dei modelli RAV4, Corolla (nelle foto), Yaris, Highlander, Tacoma e Camry.
UN PROBLEMA AL SEDILE PASSEGGERO - Altre 2,3 milioni di auto di tipo a tre porte sono poi interessate a controllo con eventuale sostituzione delle guide del sedile passeggero. La Toyota ha riscontrato una difettosità che può insorgere compiendo frequentemente l’abbattimento dello schienale, come succede appunto sulle auto a tre porte. A essersi rivelata difettosa è la molla che fa ritornare in posizione eretta lo schienale. Ciò rende il sedile pericoloso in caso di incidente. I modelli interessati sono le Ist, Vitz, Belta e Ractis disponibili sul mercato giapponese, e le Scion xD, Urban Cruiser e Yaris proposte sugli altri mercati. La produzione interessata è quella dal gennaio 2005 all’agosto 2010.
STERZO E TERGICRISTALLO - Delle rimanenti vetture da richiamare, 760 mila sono interessate da problemi al pignone dello sterzo; 160 mila hanno difetti al motorino del tergicristallo e per 20 mila il difetto è al motorino d’avviamento. Come si vede si tratta di una operazione globale che non nasce da una singola situazione.
IMPEGNO DAVANTI AI GIUDICI - Viene perciò in mente l’impegno preso dalla Toyota nelle scorse settimane di fronte alla magistratura americana: da un lato ha potuto chiudere l’annosa vicenda del 2010 legata a problemi all’acceleratore, pagando 1,2 miliardi di dollari di sanzione, e dall’altra appunto si è impegnata a mettere in atto una nuova politica di trasparenza a proposito di difetti e richiami.
NESSUNA VITTIMA - La Toyota si è scusata con i propri clienti per i disagi che l’iniziativa potrà causare. Contemporaneamente ha anche sottolineato di non essere informata di incidenti con feriti verificatisi a causa dei difetti che hanno indotto ai richiami.