NEWS

Toyota Mirai: inizia l'era dell'idrogeno

18 novembre 2014

L'elettrica a idrogeno Toyota Mirai sarà in vendita in alcuni mercati europei da settembre 2015. Il prezzo? Circa 80.000 euro.

Toyota Mirai: inizia l'era dell'idrogeno
PARTENZA A RILENTO - È stata presentata in Giappone la nuova Toyota Mirai (guarda il video più in basso), la prima berlina alimentata ad idrogeno ad essere regolarmente in vendita presso la rete delle concessionarie. Lunga 489 cm, larga 181 e alta 153 cm, sarà disponibile a partire dal 15 dicembre in Giappone. In Europa arriverà nel settembre 2015 solo in alcuni mercati selezionati, sarà prodotta in 50-100 unità nei primi due anni e avrà un prezzo di partenza, riferito alla Germania, di circa 80.000 euro (in Giappone saranno circa 50 mila). La Toyota Mirai (il cui nome significa "futuro") sfrutta il “Toyota Fuel Cell System” che fonde la tecnologia delle celle a combustibile con quella ibrida. L’autonomia dichiarata sfiora i 500 km mentre il rifornimento di idrogeno è completato in circa 3 minuti (può variare a seconda della pressione dell’idrogeno e della temperatura ambientale). 
 
Toyota Mirai
 
FATTO IN CASA - La Toyota ci tiene a sottolineare che il sistema di propulsione e le sue componenti (pila a combustibile, convertitore-potenziatore di tensione e serbatoi) sono state sviluppate interamente in casa. La fuel cell è capace di generare una potenza di 155 CV in modo lineare e continuo. L’acqua prodotta dalle pile a combustibile viene “gestita” con un sistema di circolazione interna che non richiede l’uso di un umidificatore come nelle altre fuel cell. Il convertitore-potenziatore (dall'inglese boost converter), capace di innalzare la tensione generata dalle fuel Cel a circa 650 Volt, ha permesso di ridurre le dimensioni del motore elettrico e il numero delle celle a combustibile, a tutto vantaggio dei costi del sistema. 
 
SICUREZZA IN PRIMO PIANO - I due serbatoi per stoccare l’idrogeno in forma liquida sono posizionati sotto il pavimento per abbassare il baricentro della vettura e sono composti da tre strati in plastica rinforzata in fibra di carbonio; la pressione che devono sopportare è di circa 700 bar. Alcuni sensori arrestano il flusso di idrogeno in caso di eventuali perdite. Anche le celle a combustibile sono protette da una plastica rinforzata al carbonio capace di assorbire gli urti da collisione. Solo il tempo e i casi concreti diranno se i tecnici della Toyota hanno fatto un buon lavoro (non c'è da dubitarne dopo 15 anni di sviluppo di questa tecnologia), considerando che l'idrogeno è potenziamene molto pericoloso perché, in determinate condizioni, può essere esplosivo. Sulla Mirai non mancano sistemi di sicurezza attiva come la frenata automatica, il monitoraggio della corsia di marcia e dell’angolo cieco. 
 
Toyota Mirai
 
È ANCHE UN GENERATORE - La Toyota Mirai, il cui motore elettrico eroga 155 CV di potenza e 335 Nm di coppia, potrà essere rifornita, presso un distributore abilitato ad erogare idrogeno, come una normale auto: il tempo per fare il pieno è di circa 3 minuti secondo la casa. La reazione chimica di combinazione dell'idrogeno con l'ossigeno all'interno della pila a combustibile produce energia elettrica che, dopo essere passata dal “booster”, viene utilizzata dal motore elettrico. Quest'ultimo si trova nella parte anteriore e muove le ruote davanti. Nella parte posteriore della Mirai è comunque presente una grossa batteria in grado di immagazzinare energia elettrica da utilizzare quando il guidatore richiede maggiori prestazioni, come per esempio durante le salite o i sorpassi. Collegando alla Toyota Mirai un apposito dispositivo esterno (venduto a parte) è possibile trasferire la corrente generata dalla fuel cell, per esempio, alla propria abitazione. Una funzione che potrebbe essere utile in caso di emergenza o di calamità naturali.
Toyota Mirai
TI PIACE QUEST'AUTO?
I VOTI DEGLI UTENTI
47
18
11
8
31
VOTO MEDIO
3,4
3.365215
115


Aggiungi un commento
Ritratto di panco89
18 novembre 2014 - 15:42
Ma come l'hanno disegnata?...dai troppo strana( a pere mio soggettivo), farla più normale era impossibile? hanno un obbligo i designer quando disegnano una macchina ibrida/idrogeno farla più strana che si può??
Ritratto di liinkss
19 novembre 2014 - 00:37
9
Penso proprio di si... avranno paura di venderne troppo.
Ritratto di lucios
18 novembre 2014 - 16:14
4
.....ha un design proprio assurdo. Certo, la Toyota non eccelle in fatto di stile, però questa. ......mamma mia. E poi, perché tutto ciò che è ibrido o elettrico è brutto?
Ritratto di Robx58
18 novembre 2014 - 16:15
13
sicuramente una eccezionale innovazione, se approfondita e sviluppata su vetture già in produzione ( e no su questa ciofeca di auto ) e magari anche da altri costruttori, sarà senza dubbio il "carburante" di domani, così che, se avrà diffusione in tutto il mondo, anche il prezzo d'acquisto calerà enormemente.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
18 novembre 2014 - 16:37
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di Mattia Bertero
18 novembre 2014 - 17:35
3
Questo è il futuro dell'automobile al di fuori del petrolio. Logicamente è una tecnologia ancora agli inizi del suo percorso e questo si riflette sul prezzo di vendita di questa Mirai. In ogni caso la linea è futuristica ma non è proprio nelle mie corde. Tecnologica ma brutta in due parole.
Ritratto di Asimo
18 novembre 2014 - 18:01
Per chi non lo sapesse, il 95% dell'idrogeno mondiale è prodotto a partire da gas, petrolio e carbone. Quindi dire che una fuel cell non è inquinante è falso. Inoltre è una tecnologia estremamente inefficiente, si spreca tantissima energia per fare l'idrogeno, comprimerlo e poi convertirlo in elettricità nell'auto. Queste fuel cell sono solo propaganda che le case case automobilistiche usano per farsi belle e mostrarsi ecologiche/innovative. Ne è la dimostrazione che ne produrranno solo un centinaio. Altra cosa, teniamo a mente che un pieno di idrogeno costa più di un pieno di gasolio, ma questo ovviamente non lo dicono.
Ritratto di Strige
18 novembre 2014 - 19:23
E' vero quello che dici, che l'energia da usare per comprimere è altissima, ma non è vero che bisogna per forza del petrolio o del carbone. L'energia la puoi prendere dalle fonti rinnovabili, per esempio, e se non basta una bella centrale torio-bario (detta anche rubiatron) e abbiamo energia che serve. Poi che costi quanto un pieno di diesel, questo non lo so, ma non trovo nulla a riguardo.
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
18 novembre 2014 - 20:17
dell'idrogeno è prodotto direttamente dalle industrie petrolifere per raffinare, guarda caso, i carburanti che utilizzi ogni giorno. In Germania, Regno Unito, Danimarca quello nei distributori verrà prodotto per elettrolisi da fonti rinnovabili, mentre negli Stati Uniti poveri di rinnovabili verrà principalmente generato da reformer del metano che tramite processi chimici integrati non emettono nessun gas serra. Ne producono poche perché il processo di lavorazione pieno di controlli (vista la novità) non permette di costruirne di più di 700 all'anno. Quindi se si divide per i mercati 5 mercati papabili i numeri sono quelli. Negli Stati Uniti l'idrogeno avrà un costo fisso iniziale di 9 dollari al Kg. Quindi con un Kg si percorrono 100 km, sono 6,8 euro ogni 100 km, ovvero 4 litri di benzina a 1,7 euro/L, cioè 20 km/L. E' previsto che tra un paio di anni il costo verrà portato a 5 dollari al Kg, praticamente 3,8 euro per 100 km, 2,6 litri x 100 km, 38 km/L.
Ritratto di Asimo
18 novembre 2014 - 20:50
E' vero, l'idrogeno in teoria si può produrre in tanti modi, ma in pratica la maggioranza viene prodotto da fonti fossili semplicemente perchè è più conveniente. Ecco dove ho letto del prezzo di un pieno per una fuel cell: http://ecomento.com/2014/08/13/bullish-toyota-admits-hydrogen-wont-be-cheap/
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
18 novembre 2014 - 21:26
Un pieno della Fcv sono 5,6 Kg, l'articolo dice che un pieno costerà 50 dollari. 50 / 5,6 = 8,9 dollari al Kg. In poco tempo verrà a costare 30 dollari. 30 / 5,6 = 5,3 dollari al Kg. Uguale uguale a quello che ti avevo anticipato.
Ritratto di Asimo
18 novembre 2014 - 22:25
Io non ho contestato i tuoi conti. Ho linkato un articolo che dice che un pieno alla fuel cell costa 50$, mentre un guidatore medio USA oggi paga 44,50$ con un auto a combustione interna. Addirittura con la Prius spendi solo 21$ per fare gli stessi km, sempre meno delle previsioni di prezzo futuro per l'idrogeno.
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
18 novembre 2014 - 22:48
che il cliente Prius nelle migliori delle ipotesi emette 89 gr/km di Co2, senza contare quelli dell'autocisterna che ha portato la benzina al distributore. Una Fcv niente. Da uno studio effettuato se le Fcv si diffondessero come le tradizionali il prezzo al kg potrebbe arrivare ai 3 dollari al Kg. Ma allora facciamoci una domanda: preferiamo avere città più pulite anche se all'inizio avremo un costo maggiore o spendere meno ma respirare aria inquinata ?
Ritratto di Asimo
18 novembre 2014 - 23:04
Ripeto, l'idrogeno è prodotto da combustibili fossili. Dire che le FCV non hanno emissioni è falso. Per me la discussione finisce qui.
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
19 novembre 2014 - 10:45
In Italia abbiamo il 30 % di rinnovabili, secondo te se tutti comprassero una elettrica cosa succederebbe ? Che il 70 % di questi inquina. Stop. In Cina sarebbero 85%, mentre in Usa l'88%. Cosa cambia ? Niente, anzi con la scusa che richiedi più energia riesumerebbero vecchie centrali a combustibili. L'idorgeno con la scusa che si concentra nei distributori che sono nettamente meno dei contratti delle case e possono soddisfare molti utenti per volta in un tempo accettabile e sono alimentati da fonti rinnovabili certificate. Non puoi certificare un intero paese perché non avremo mai il 100% da rinnovabili, è impossibile e mai lo sarà perché la crescita demografica mondiale è in aumento e il fabbisogno di energia cresce sempre e le rinnovabili non stanno al passo della domanda. Poi pensa quello che vuoi.
Ritratto di Asimo
19 novembre 2014 - 12:29
Che è sta cosa di percentuali che ti sei inventato? Qualsiasi considerazione di energia da rinnovabili che fai vale anche per l'idrogeno, a meno che non pensi che per fare idrogeno si usi energia spirituale....
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
19 novembre 2014 - 12:55
la produzione di energia elettrica viene fatta da varie fonti che possono essere fonti rinnovabili o combustibili. Quindi quando stipuli un contratto per la casa puoi farne uno certificato che ti assicura che la tua quota di consumo viene prodotta da fonti "verdi", anche se materialmente la tua casa e rifornita da elettricità prodotta da una centrale a gas. Quindi le aziende certificatrici non posso vendere una percentuale di energia "verde" maggiore a quella che il paese può produrre. In Italia le energie "verdi" sono al 30/35% quindi solo a questa percentuale della popolazione si può garantire che la loro quota è coperta da energia "verde". Quindi certificare 500-1000 distributori è fattibile, non invece fattibile certificare milioni di famiglie. Chiaro adesso? Poi ci sono casi particolari, se in Trentino per esempio l'energia elettrica e 100% rinnovabile ti puoi permettere di scegliere una Fcv o una Ev, ma chi abita in altre zone d'Italia usando una Ev inquina, perché il 100% di rinnovabile uno stato non lo avrà mai.
Ritratto di Asimo
19 novembre 2014 - 14:05
Ti sei fumato dell'idrogeno? Se devo produrre energia per un milione di auto, che sia sottoforma di elettricità o di idrogeno, non cambia niente se poi la distribuisco in 100 distributori o 1000 prese elettriche. L'energia che mi serve in partenza, da rinnovabili o no, è la stessa. Anzi, per l'idrogeno mi serve più energia visto che è stupidamente inefficiente.
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
19 novembre 2014 - 18:04
Se devo generare idrogeno dai distributori certificati "verdi" tutta l'enegia che utilizzo è "verde" quanta essa sia anche se ne ciuccia parecchia ma sempre verde è, perchè viene certificata e assicurata nella quota delle rinnovabili. Un distributore = migliaia di auto. Quindi un impianto certificato che fornisce migliaia di auto l'idrogeno di quelle migliaia auto è verde. E' automatico. Ma se hai un milione di famiglie sparse per l'intero territorio nazionale solo una parte non inquina perchè l'energia che trovi in ogni angolo d'Italia non arriva al 100% dalle rinnovabili ma al 30%. Una presa = una auto. Non è difficile da capire........
Ritratto di Asimo
19 novembre 2014 - 18:50
Se si possono certificare distributori di idrogeno da rinnovabili, la stessa cosa si può fare con le colonnine di ricarica, pubbliche o private. Se vai all'IKEA ricarichi gratis da colonnina garantita da rinnovabili. E parlo del presente, non di una visione immaginaria di futuro all'idrogeno che hai letto su Focus. Poi neanche costruiscono distributori normali per idrogeno da gas e tu mi parli di quelli garantiti da rinnovabili? Ma per favore... E non oso immaginare quanto costerebbe un pieno di idrogeno "pulito" visto che quello economico inquinante che fanno adesso costa già più del gasolio.
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
19 novembre 2014 - 19:39
adibite ai veicoli elettrici sono certificate. Ma non tutti possono avere la certificazione in caso di boom se lo stato in cui abiti ne riesce a produrre solo una parte con rinnovabili. Forse sei poco aggiornato ma in Inghilterra, Danimarca e Germania dove la Mirai sarà venduta dispongono già di distributori attivi e funzionanti con rinnovabili.Per esempio i teutonici ne dispongono già 15 e un anno fa il governo ha sborsato milioni per arrivare a 40 entro l'anno prossimo. In California ne dispongono 9 attive e anche loro l'anno prossimo arriveranno a una cinquantina già in fase di ultimazione. Da giugno puoi anche noleggiare a 499 dollari/mese una Hyundai Tucson/ix35 Fuel Cells tutto compreso : idrogeno, assicurazione, ZTL free, tasse, parcheggi gratis e molto altro. Come vedi il futuro è già arrivato ma non qui. In Italia già da anni fa dovevamo essere sommersi dalle colonnine, ma si contano sulle dita di una mano, e se le trovi devi sperare che il posto non sia occupato come capita sempre da altre auto tradizionali.
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
19 novembre 2014 - 19:41
9 dollari al kg, che diventeranno 5 con la diffusione. Km con un Kg ? 100
Ritratto di Asimo
19 novembre 2014 - 20:07
Perchè invece un ipotetico boom di fuel cell sarebbe esente dalla problematica di garantire energia da rinnovabile a tutti i distributori? Cosa dici?!! Tra le varie ca##te che scrivi, sono troppe, me ne è sfuggita una... Un distributore di idrogeno rifornirebbe migliaia di veicoli?! Hai letto anche questo su una locandina propaganda dell'idrogeno? Al massimo arriva a qualche decina al giorno. Poi voi sostenitori delle fue cell siete incredibili, vi attaccate a dei numeri ridicoli "ci sono 15 distributori qui, 7 là, 20 Fuel cell in Giappone, 30 in California". Ma non ti fai ridere da solo? Hai letto che sto cesso di Mirai la faranno in un paio di centinaia di esemplari nel giro di due anni? Ancora non l'hai capito che sono solo auto per farsi pubblicità?
Ritratto di Asimo
19 novembre 2014 - 21:03
Chiudo qui perchè non è colpa tua se sei disinformato, ma di tutta la propaganda illusoria e fuorviante che gira intorno all'idrogeno. Per fortuna grazie al miglioramento delle elettriche si sentirà sempre meno parlare di sta ca##ta delle fuel cell.
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
19 novembre 2014 - 22:02
e apri gli occhi ed informati su siti governativi, le elettriche miglioreranno quando Rocco Siffredi diventerà frate.
Ritratto di cervuz
18 novembre 2014 - 18:36
Toyota 20 anni fa fece la prima ibrida e tutti gli dissero che erano matti. Oggi parte prima con l'idrogeno, l'unica vera energia alternativa
Ritratto di ominimax@libero.it
18 novembre 2014 - 18:44
ma chi disegna le toyota?!?!
Ritratto di MatteFonta92
18 novembre 2014 - 18:45
3
A parte l'auto in sé, credo che sia ancora troppo presto per titolare "Inizia l'era dell'idrogeno", dato che, come ho già detto varie volte, ci sono ancora molti ostacoli per rendere questa tecnologia accessibile alla maggior parte della popolazione. Già ci sono grossi problemi con le "normali" elettriche, figuriamoci con queste!
Ritratto di roby-
18 novembre 2014 - 19:56
2
praticamente porti in giro la tua famiglia con una bomba atomica.mi piacerebbe vedere un crash-test con questa toyota e quante stelle prendera', una di sicuro ,dall'altra parte della galassia.troppo pericoloso , l'idrogeno va maneggiato con molta cura,altro che serbatoi in plastica(fate caso ai camion che lo trasportano come sono corazzati). no,no grazie che si inventino qualcos'altro di meno pericoloso.auto a metano tutta la vita , naturale e abbondante.
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
18 novembre 2014 - 21:32
Sono le stesse che equipaggiano i recenti carri armati americani e quelli non fanno i crash test, semplicemente gli sparano addosso qualsiasi tipo di ordigno e non mi risulta che siano esplosi. A parte questa informazione, sono state testate con qualsiasi tipo di crash test superando brillantemente la prova.
Ritratto di sciamano.web
18 novembre 2014 - 22:54
... essere brutta come la M3rd4??? Dico, non si può avere un auto futuribile ed almeno un pò guardabile??? Non dico bella, non dico accattivante, ma così........
Ritratto di francu
19 novembre 2014 - 06:47
non capisco perche si debba usare le pile a combustibile che sono care usano metalli rari e altamente difficile da smaltire a fine vita ,quando si potrebbe usare il classici motori a combustione alimentati ad idrogeno ma
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
19 novembre 2014 - 10:48
ma hanno dovuto lasciare stare per i troppi problemi tecnici e gli altissimi costi per rendere sicuro e affidabile il motore. Se poi hanno gettato la spugna e si sono alleati a Toyota per le Fuel Cells un chiaro e semplice motivo ci deve essere.
Ritratto di francu
19 novembre 2014 - 11:15
ma guarda che il problema principale e' che l'idrogeno compresso ad altissime pressioni diventa corrosivo poi il funzionamento e' similare al gpl e metano auto ad idrogeno sono testate dagli anni 60 anche fiat ha delle auto ad idrogeno funzionanti fatte negli anni 60
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
19 novembre 2014 - 11:50
e per risolvere i problemi non serve forse ricerca e soldi ? Quindi è il sistema che non poteva e non può funzionare in modo accettabile. Infatti Toyota usa la pila a combustibile per generare direttamente corrente per essere utilizzata dal motore elettrico, mentre tubazioni e serbatoi sono rivestiti in polimeri.
Ritratto di FBIASINI@LIVE
19 novembre 2014 - 10:30
Cmq si può dire tutto su innovazione, inquinamento, sostenibilità e chi più ne ha più ne metta, ma fin quando non ci sarà una rete di distribuzione adeguata e soprattutto un prezzo umano chi la comprerà? I soliti specchietti per le allodole
Ritratto di Racing75
19 novembre 2014 - 10:34
che buffonata, l'ennesima pubblicità gratuita per la Toyota. Ma con quale coraggio propongono ancora un auto a idrogeno quando persino BMW ha praticamente abbandonato il progetto quando si sono accorti che era sconveniente e dannoso per l'ambiente? Sconoveniente perchè stoccare l'idrogeno ha costi elevatissimi e insostenibili, dannoso per l'ambiente perchè miliardi di auto che rilasciano acqua nell'atmosfera creerebbe delle catastrofi ambientali peggio della CO2 rilasciata dalle nostre vetture a combustione (studi scientifici!!).
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
19 novembre 2014 - 10:52
lo voleva far reagire direttamente nei cilindri……Guarda caso adesso si è alleata con Toyota per avere accesso alla tecnologia delle Fuel Cells e sta progettando una nuova auto con questa propulsione.
Ritratto di Asimo
19 novembre 2014 - 12:35
Devo aver letto da qualche parte di una certa BMW elettrica, mi sembra si chiami BMW i3, ma forse mi sbaglio...
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
19 novembre 2014 - 22:07
deve percorrere una solastrada ? Informati meglio sull'accordo in questione, ma da documenti ufficiali non sui siti di Guerre Stellari e Star Trek.
Ritratto di FRANCESCO31
19 novembre 2014 - 12:48
la macchina di cui parlate era la BMW 745 con motore a combustione interna alimentata con idrogeno liquido conservato in una bombola particolare. era ad altissima presione e criogenica, cioè aveva temperature di quasi -245°C , roba vicino allo 0 assoluto. il Problema maggiore era proprio la bombola x lo stoccaggio del idrogeno;costoso,difficile e pericoloso. Qualche anno fa è uscito uno studio da parte di una azienda inglese del settore aeronautico x lo stoccaggio di idrogeno in maniera rivoluzionario . usavano un polimero che manteneva l'idrogeno a livello liquido con pressione e temperature ambiente. In pratica avevano inventato la benzina di idrogeno.Strepitoso . L'azienda mi sembrava si chiamasse Cella Corporetion,...da allora niente
Ritratto di Francesco110
19 novembre 2014 - 16:27
Una delle più brutte auto che abbia visto in vita mia, esterni pessimoi, posteriore orribile e interni letteralmente da spavento.
Ritratto di Raffaelorenz
20 novembre 2014 - 08:42
"... l'idrogeno è potenziamene molto pericoloso perché, in determinate condizioni, può essere esplosivo... " Questo si che è fare informazione signori, i miei complimenti. Singolare che quando apparve l'auto ad aria compressa tra la gran quantità di fango buttatagli addosso dall'informazione vi era anche che i serbatoi di aria compressa a 300-250 bar erano pericolosi in caso di incidente (ora la Citroen vuol usare l'aria compressa per il recupero di energia ma.... è un'altra cosa, ovviamente). Qui invece siamo in presenza di serbatoi di IDROGENO (che eufemisticamente in "particolari" condizioni può esplodere) alla pressione di... 700 (SETTECENTO) BAR. Evviva l'informazione, evviva anche chi riceve tali informazioni e non batte ciglio. Compratevi la fuel cell e pregate di non avere incidenti, potreste fare un botto degno di Hiroshima. Ah, dimenticavo, preparatevi anche a spendere parecchie migliaia di euro ogni 20.000 km circa per la sostituzione delle fuel cell (questi particolari non li dice mai nessuno).
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
20 novembre 2014 - 10:53
che sparano cxxxxxe senza neache un minimo di informazione, e quella che hanno la trovano sui vari blog del meccano e del piccolo chimico. Ma secondo te il primo costruttore al mondo che ha passato sulla propria pelle varie toppate, roba che avrebbe messo in croce il 90% della case automobilistiche, commercializza un'auto ad idrogeno non la testa? Sapendo tra l'altro che negli Stati Uniti ti inchiodano solo per dare notizie false sui consumi medi? Te lo ripeto al posto di consultare i siti di ingegneri improvvisati guadati questo e più precisamente al minuto 12:18, scoprirai che i crash test li fanno eccome, e scoprirai che le bombole non solo dopo un incidente sono ancora intere, ma se testate funzionano ancora : https://m.youtube.com/watch?v=GJRATlr5Oas Inoltre, forse alla tua micromachine elettrica devi cambiare la batteria dopo 20 mila km, ti rendo noto che è dal 1996 che Toyota sperimenta le Fuel Cells e che il primo suv Fchv del 2003 realizzato in piccola serie che ha dato in uso a diverse organizzazioni governative e non negli Usa ha superato brillantemente i 130 mila km senza inconvenienti. Oggi invece la pila introdotta sulla Mirai ha superato brillantemente i 400 mila km avendo inolte una densità energetica più del doppio di quella della Fchv. Oggi sei lo stesso di quelli che sparavano cxxxxe sulla Hsd qualche anno fa che sostenevano che la batteria ibrida era delicata e andava cambiata prima dei 100 mila km. Peccato che le batterie difettose riscontrate fino ad ora che non sono durate oltre la vita dell'auto sono meno dello 0,1%, e spesso Toyota, che sono dei signori, le ha sostituite gratis anche dopo la scadenza della garanzia. A differenza di qualcun altro che si crede il mago delle tecnologia ma lascia in mxxxa i propri clienti.
Ritratto di Raffaelorenz
20 novembre 2014 - 13:04
OK, allora a proposito di caxxxte, mi sai spiegare perché (il mio intervento voleva dire questo ma evidentemente non l'hai afferrato) se le bombole di idrogeno a 700 bar possono essere sicure non lo possono essere le bombole di aria a 300 bar? Per quanto concerne la durata della fuel cell registro il miglioramento, grazie per l'informazione. P.S. se scriveste con più educazione sarebbe meglio ma forse pretendo troppo dagli italiani (altrimenti non sarebbero italiani no?).
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
20 novembre 2014 - 15:19
Se al posto di dare degli sprovveduti e disinformati, praticamente del fesso, a chi interessa tale tecnologia vedevi che il mio tono al tuo post sarebbe stato nettamente diverso, quindi....... Per le bombole è solo questione di materiali ovvero costi. Quelle della Mirai sono in fibra di carbonio più altri materiali, e sono le stesse bombole che adottano i carri armati americani, che a detta dei progettisti hanno un costo rilevante. Non conosco la storia delle esplosioni di quelle ad aria ma probabilmente saranno stati di semplice ferro per contenere i costi.
Ritratto di Raffaelorenz
20 novembre 2014 - 15:27
I miei toni erano rivolti all'informazione, ai giornalisti, se tu sei un giornalista mi scuso, ma i toni sono giusti verso di loro.
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
20 novembre 2014 - 16:30
basta chiarirsi.
Ritratto di Gino2010
20 novembre 2014 - 15:21
distribuzione e stoccaggio,che necessita di bassissime temperature ed alte pressioni?la paga il cliente.Questo limiterà moltissimo la diffusione dell'idrogeno quand'anche scendessero i prezzi per la sua produzione.Rimarrà per decenni un combustibile costoso.Possiamo infatti migliorare il procedimento produttivo ma non la sua scheda.A fronte di questo esiste invece la possibilità di produrre metano a prezzi molto bassi utilizzando le biomasse,metano che ha una entalpia superiore all'idrogeno,inquina un po' di più per via di quell'automo di carbonio ma è proprio quello che gli consente di essere distribuito a condizioni assai più facili da raggiungere dell'idrogeno sfruttando una rete già esistente.Dunque il metano è assai più competitivo dell'idrogeno e se proprio si vuole ridurre ancore le emissioni si può realizzare un motore ibrido su base metano che a mio modesto parere sarà la tecnologia vincente dei prossimi anni.Le auto ad idrogeno saranno una nicchia come quelle elettriche,anzi,proprio perchè sono auto elettriche.
Ritratto di Alibaba e i 40 ladroni
20 novembre 2014 - 22:53
e secondo te chi paga il metano ai Libici e ai Russi ? L'orso Balu ? Dato che in Italia siamo messi bene con le rinnovabili e produrre idrogeno, potremo diventare almeno per il trasporto energicamente indipendenti. Niente più benzina, gasolio, metato, gpl. Quindi non dipenderanno più dalle bizze di qualche emiro o dalle paturnie del sovietico di turno, ce l'ho produrremo da soli diventando indipendenti. Così se solite storie del prezzo dei combustibili che salgono e scendono a seconda in base a fantomatiche crisi mondiali non ci saranno, o quantomeno saranno difficili da giustificare.
Ritratto di Mikhail
19 febbraio 2016 - 19:34
Mirai lo trovo bellissima, design che mi colpisce di chick, idrogeno che è vantaggioso o svantaggioso che se ne frega! Di sicuro l'auto non per tutti, è l'auto di domani!

PREZZI CARBURANTI

SCOPRI I PREZZI DEI DISTRIBUTORI VICINI A TE
Prezzi medi in Italia
Rilevazione di martedì 22 aprile
Le notifiche push sono disabilitate in questo browser