INTERNI PIÙ CURATI - A meno di tre anni dalla presentazione, per la
Toyota Yaris è già tempo di un “ritocchino”. Fuori, spiccano i nuovi fari, più spigolosi e dotati di luci diurne a led, e i paraurti con profonde nervature (sparisce anche la differenza di forma che oggi distingue quelli destinati alle versioni ibride). Il muso, come sui modelli più recenti della casa, mostra un disegno a “X”, con il marchio al centro. Piccoli cambiamenti anche per il portellone: il fregio che sormonta la targa è più scolpito e lo spoiler sopra il lunotto ha una forma inedita. I fanali sono ora a led. I cambiamenti più sostanziali, però, sono all'interno: a un occhio distratto potrebbe sembrare che di nuovo ci sia poco, ma solo il volante, i sedili e il pomello del cambio sono gli stessi di prima. La plancia della
Toyota Yaris ha conservato la medesima impostazione ma la fascia orizzontale colorata arriva ora ad avvolgere il cruscotto (anch'esso aggiornato nelle linee e con una palpebra più prominente). Diverse anche le bocchette centrali, mentre lo schermo del sistema multimediale passa da 6,1 a 7 pollici. La base della consolle è stata inoltre rialzata di 2,3 cm: il vano portaoggetti è così più vicino al guidatore e si è potuto accorciare di 3 cm la leva del cambio. Inediti anche i pannelli delle porte, con un impiego più esteso di materiali morbidi. Durante la presentazione, la nuova vettura era affiancata da un esemplare dell'attuale, da usare come termine di paragone: effettivamente, tutte le plastiche risultano più gradevoli al tatto e mostrano un piacevole effetto satinato.
DIREZIONE EUROPEA - Ciò che non cambia, invece, è lo spazio a bordo della Toyota Yaris, sia per le persone che per i bagagli. La casa, inoltre, dichiara migliorie anche per quanto riguarda l'insonorizzazione e il comfort di marcia (lo verificheremo in occasione del primo contatto previsto per la fine dell'estate, poco prima dell'arrivo della vettura nelle concessionarie). Per raggiungere questo obiettivo, i tecnici hanno lavorato “sottopelle”, con migliori materiali isolanti fra motore e abitacolo, attorno al parabrezza e nella zona degli specchietti, oltre a nuove guarnizioni attorno alle porte. La casa parla inoltre di una guidabilità incrementata: merito di nuovi ammortizzatori e molle, di una diversa calibrazione del servosterzo elettrico e di 36 nuovi punti di saldatura che, assieme alla nuova struttura di plancia e altri componenti, irrigidiscono la scocca. Riguardo i motori, il 1.0 a tre cilindri a benzina è stato profondamente aggiornato (è lo stesso che equipaggia la nuova Aygo): è Euro 6 e dichiara 24,4 km/l (l'attuale si ferma a 20,8). Anche la Yaris ibrida ha guadagnato l'omologazione Euro 6 (nel suo caso, le percorrenze ufficiali passano da 28,6 a 30,3 km/l). Praticamente invariati i motori 1.3 a benzina da 99 CV e 1.4 a gasolio da 90.
DALL'EUROPA AL MONDO - Nessuna novità ha invece interessato l'area sicurezza: l’Esp e sette airbag sono di serie, ma neppure sugli allestimenti più ricchi si può avere il sistema di frenata automatica d’emergenza, ormai disponibile perfino su alcune citycar. Pur senza una conferma ufficiale, però, i tecnici Toyota ci hanno fatto capire che qualcosa potrebbe arrivare in un secondo momento... L'aggiornamento è stato interamente curato dalla filiale europea della casa e rappresenta un punto di svolta per il modo di lavorare della Toyota: finora, infatti, tutto o quasi era deciso in Giappone. L'aggiornamento della Toyota Yaris è invece uno dei primi frutti del piano di “regionalizzazione” annunciato nel 2011 dal presidente Akio Toyoda: ciascuna filiale locale avrà il compito di sviluppare per tutto il mondo alcune famiglie di auto. La Toyota Europa, per esempio, da ora in avanti dovrà preoccuparsi dello sviluppo da zero e dell'aggiornamento di metà vita (il cosiddetto restyling) di tutte le citycar, utilitarie e berline medie. Anche per questo motivo, le Yaris che usciranno da ora in poi dalla fabbrica francese di Valenciennes saranno esportate perfino negli Stati Uniti, in Canada e a Porto Rico.