LA PRIMA IBRIDA - Tre milioni di esemplari venduti: un traguardo di tutto rispetto per buona parte delle auto in commercio. Se il dato si riferisce a un'ibrida, non serve aggiungere molto altro: nel caso specifico, quello della
Toyota Prius, la prima ibrida mai prodotta in serie, si può apertamente parlare di successo su tutti i fronti.
TRE GENERAZIONI - Il debutto è avvenuto nel
1997, la seconda generazione ha visto la luce nel 2003 e quella attualmente in commercio, la terza, nel 2009. Lecito, quindi, aspettarsi qualcosa di nuovo da Toyota tra un paio di anni (qui per saperne di più). La prima generazione è stata venduta in 123.000 esemplari; la seconda in 1.192.000, la terza in 1.688.000: calcolatrice alla mano, il totale è di 3.002.000 complessivi. Se si aggiungono le versioni derivate dalla
Prius (dalla
Prius +, alla Plug-in, fino alla C), il totale sale a 3.436.000 unità.
MOLTI INVESTIMENTI - Sin dalla nascita, Toyota ha deciso di fare da sé: propulsori, inverter, gruppo batterie ed elettronica. Uno sforzo che negli anni è cresciuto fino agli attuali 890 miliardi di yen (non consolidati: è il dato previsto per la scadenza dell'anno fiscale 2014) per lo sviluppo di tecnologie ecocompatibili. Al cambio, significa poco meno di 7 miliardi di euro, che fanno il paio con i 910 miliardi di yen di investimenti pianificati, 440 dei quali per il mercato interno.
CENTRO PER I “POWERTRAIN” - Tra gli investimenti, una nuova sede per la ricerca e sviluppo (da 651 ettari) e una struttura per la progettazione e lo sviluppo dei gruppi motore-trasmissione (100.000 mq di superficie), oltre a un laboratorio per l'aerodimanica. Come a dire, se tre milioni di auto possono sembrare una gran bella somma, di fronte a numeri di altro tipo sembrano addirittura normali.