CONTROLLI PIÙ ESTESI - Chi ha il vizietto di esagerare con l'acceleratore presto potrebbe avere una brutta sorpresa. Il famigerato Tutor, il sistema che rileva in autostrada la velocità media dei veicoli, potrebbe arrivare anche sulle statali. Ad annunciarlo è stata l'Anas che entro giugno inzierà la sperimentazione.
I tratti scelti per i “collaudi” sono quelli della strada statale Romea (che collega Ravenna con Mestre), tristemente famosa per essere la strada più pericolosa d'Italia per numero di incidenti. Un tratto dell'Aurelia all'altezza di Tarquinia in Lazio e un tratto campano della Domiziana, nella zona di Castel Volturnio.
TUTTA L'ESTATE - L'Anas stima che, per verificare l'efficienza del sistema di rilevamento, occorrerà tutta l'estate. Ma una volta finita la sperimentazione il Tutor si diffonderà gradualmente anche sulle statali di sua competenza, a cominciare da quelle con il più alto tasso d'incidenti.
COME FUNZIONA – Il Tutor rileva la velocità media attraverso dei sensori e dei portali con telecamere posti all'inizio e alla fine della tratta controllata. Quando un'auto passa sopra il sensore inserito nell'asfalto, il passaggio dell'auto viene registrato e le telecamere fotografano la targa del veicolo.
Un'operazione che si ripete anche alla fine della tratta: se la velocità media registrata dal veicolo di passaggio risulta essere superiore a quella consentita dal Codice della Strada, scatta la sanzione. In autostrada la lunghezza delle tratte è variabile: indicativamente è compresa tra i 10 e i 25 km.
Nella mappa sono indicati i tratti autostradali dove è installato il Tutor.
Il Tutor funziona sia di giorno, sia di notte e con qualsiasi condizione climatica. Inoltre, il Tutor può funzionare come rilevatore di velocità media o istantanea, come i tradizionali autovelox. All'inizio di ogni tratta dove è operativo il Tutor pannelli informativi indicano sempre con quale modalità di rilevamento sta funzionando.