VIA LIBERA DAL GOVERNO - Aggiunto un altro tassello nelle difficili trattative per la cessione di Opel. L'offerta proposta dalla cordata Magna-Gaz-Sberbank sembra quella favorita dal Governo e dai Länder tedeschi per la cessione del marchio appartenente alla galassia General Motors. Le due parti in causa avrebbero dunque un accordo pronto per la firma. Nella trattativa però manca ancora all'appello General Motors, proprietaria della Opel, che continua a temporeggiare per valutare con la massima attenzione il recente rilancio d'offerta del fondo belga Rhj International.
LA MERKEL FA PRESSIONI SU GM - Il governo tedesco, guidato dal Cancelliere Angela Merkel sta sempre più "addosso" a GM perché scelga la cordata Magna-Gaz-Sberbank. “Vogliamo una decisione rapida e abbiamo una chiara preferenza”: ha detto in serata la cancelliera tedesca, esortando indirettamente la General Motors a scegliere in tempi brevi. Già martedì scorso la leader della Grande Coalizione aveva detto di preferire nettamente Magna alleata ai russi della Sberbank e della Gaz, sottolineando di essere “pronta ad intervenire non appena sarà necessario”.
In merito si è espresso anche il co-amministratore delegato di Magna, Siegfried Wolf. Intervistato dall'agenzia Bloomberg, il manager ha detto: abbiamo raggiunto un “accordo su tutti i punti”. Il contratto, ha aggiunto, può essere firmato e prevede una quota di ingresso del 55% in Opel (27,5% Magna, 27,5% Sberbank). Rimane dunque da attendere le mosse del gigante americano dell'auto ma da Detroit, il numero uno di GM, Fritz Henderson ha sottolineato che per il momento non è stata presa ancora nessuna decisione.
IN ATTESA DI UNA DECISIONE - Secondo il Wall Street Journal, uno dei principali quotidiani finanziari americani, è difficile che una decisione definitiva possa essere ripresa direttamente questa settimana perché la Germania deve tornare a decidere sugli aiuti che intende elargire. Con l'ultima offerta di Magna infatti, GM ha chiesto alla Merkel di sapere quanto il governo intende impegnarsi economicamente in questa operazione. Intanto, secondo la portavoce di GM, Karin Kirchner, il Gruppo americano sarebbe in attesa di una nuova proposta da parte di Rhj.
Dalla parte di Magna c'è anche anche il sindacato tedesco dei metalmeccanici, l'IG Metall. Il suo leader, Armin Schild, ha sottolineato di considerare l'arrivo della cordata austro-canadese “ una buona notizia per la società, per il marchio Opel e per i dipendenti della Opel”.
LA GERMANIA NON MOLLA - Secondo il governatore della Turingia, Dieter Althaus, il problema non è quanti soldi il governo tedesco intende stanziare ma a chi. “La GM ha l'ultima parola, ma noi abbiamo la possibilità di vincolare la concessione delle garanzie sul debito alla decisione che verrà presa”, ha sottolineato il leader della Turingia, la regione tedesca in cui si trova uno dei più importanti impianti della Opel, quello di Eisenach (1.600 dipendenti). "Le regioni che ospitano gli impianti della Opel e il governo federale sono d'accordo”, ha proseguito Althaus, “noi appoggiamo una decisione con le garanzie solo se la GM si accorda con la Magna”. Althaus ha inoltre sottolineato che il governo e le regioni vogliono una decisione sul futuro della Opel prima delle elezioni politiche del 27 settembre prossimo.