ANCORA AL COMANDO - Il Brasile si conferma uno dei motori che consentono alla Fiat di continuare a macinare utili, nonostante la crisi in Europa (l’altro motore è rappresentato dagli Usa). Nei primi dieci mesi del 2012, la quota del Lingotto nel locale mercato dell’auto è salita al 23,1% contro il 22,2% dello stesso periodo dell’anno precedente. Da gennaio a ottobre la casa italiana ha immatricolato oltre 692 mila vetture, l’11,9% in più rispetto al 2011; una crescita superiore a quella del mercato, salito nello stesso periodo del 7,2% a quasi tre milioni di vetture, e che rafforza la leadership (decennale) del gruppo nel Paese sudamericano.
Nelle foto la Uno, cavallo di battaglia della Fiat in Brasile.
TESTA A TESTA CON LA VW - La ricorsa della Volkswagen, che dalla seconda posizione ha annunciato l’intenzione di conquistare il primato entro il 2016 grazie a un investimento di 3,4 miliardi di euro, si fa dunque più difficile. Ma non certo impossibile. “Non so se la concorrenza sia in grado di continuare a investire ai nostri ritmi”, ha detto il numero uno della casa tedesca, Martin Winterkorn. A ogni modo, la Fiat non è rimasta con le mani in mano: entro il 2014 aprirà un nuovo stabilimento nello stato di Pernambuco (leggi qui per saperne di più), grazie al quale punta a raggiungere il milione di vetture prodotte ogni anno. La partita, insomma, è aperta.