4X4 DA CITTÀ - Oggi, le città sono un territorio dominato da suv, molti dei quali dotati di trazione integrale. E benché diversi di questi veicoli avrebbero ottime capacità per affrontare percorsi in fuoristrada, è molto difficile che chi è alla guida si avventuri più in là di una strada sterrata percorribile anche da qualsiasi citycar a trazione anteriore. Restano invece più “duri e puri” i pick-up, tra cui la Toyota Hilux, che ha la fama di essere inarrestabile su qualsiasi terreno e su tale caratteristica giocava lo spot ideato dalla Toyota per promuoverlo: nella pubblicità (visibile nel video più in basso) si vede un gruppo di Hilux in mezzo alla natura che, dopo aver attraversato il letto di un fiume come un branco di animali selvatici, entrano in strada fino ad arrivare in città.
QUALCUNO PENSI ALL’AMBIENTE - Ma è proprio la prima parte dello spot a essere finita nel mirino dell’Advetising Standards Authority, l’organizzazione di autoregolamentazione del settore pubblicitario nel Regno Unito. Secondo l’organismo di vigilanza, mostrare le capacità in offroad dell’Hilux incoraggerebbe gli automobilisti a viaggiare in fuoristrada danneggiando il pianeta. Sembra che questo sia il primo caso in cui l’Advetising Standards Authority blocca una pubblicità per colpa di una presunta mancanza di responsabilità sociale nei confronti dell’ambiente. L’Authority ha anche vietato una seconda pubblicità, questa volta un cartellone, che mostra una “mandria” di Hilux in mezzo alla natura sotto alla scritta “Born to roam” (“Nato per vagare”).
LA TOYOTA NON CI STA - La Toyota ha contestato la decisione dicendo che il suo pick-up è “destinato agli ambienti più difficili” e che alcuni settori produttivi, per esempio l’agricoltura, hanno bisogno delle capacità in fuoristrada mostrate nella pubblicità. Ha anche assicurato che le riprese sono avvenute in Slovenia, in un terreno privato e con il permesso del proprietario, ribattendo che la sua attenzione al pianeta è dimostrata dagli sforzi compiuti fin dal 1997 per elettrificare le sue auto. Tuttavia l’ASA è rimasta sulle sue posizioni: pur riconoscendo che le scene del video erano pura finzione, gli annunci “presentavano e condonavano l’uso di veicoli in un modo che ignora il loro impatto sulla natura e sull’ambiente”.