MACCHINE FERME - Anche la Volkswagen è costretta ad assumere provvedimenti straordinari in occasione del passaggio al ciclo di omologazione WTLP, che dal 1 settembre 2018 farà andare in contro le case automobilistiche a test più severi nel calcolo dei consumi e delle emissioni per tutti i nuovi modelli: le prove saranno più impegnative e ciò sta portando i tecnici a rivedere i motori nel tentativo di renderli conformi alle regole. Il marchio tedesco ha deciso per questo motivo di fermare la produzione nello stabilimento tedesco di Wolfsburg, dove sono fabbricati quattro modelli (a partire dalla "bestseller" Golf), in attesa che i tecnici e gli ingegneri mettano a punto i correttivi indispensabili per il superamento dei nuovi test. Un provvedimento simile è stato annunciato dalla Porsche, che ha bloccato gli ordini di alcuni modelli in attesa delle novità tecniche.
A NORMA DOPO LE FERIE - La decisione è stata annunciata dal numero uno della casa tedesca Herbert Diess, secondo cui la Volkswagen dovrà adeguarsi prima delle ferie estive: dopo la pausa infatti tutti i modelli saranno in regola con i nuovi standard. Per riuscirsi ha in programma di fermare alcuni settori della fabbrica e implementare le novità prima che i macchinari tornino a regime. Diess ha rivelato che l'adeguamento al ciclo WLTP è una grande sfida per la Volkswagen, che deve testare circa 200 modelli, quindi i tecnici hanno una mole di lavoro superiore di 3 o 4 volte rispetto a prima. La situazione è ulteriormente complicata dalla carenza di macchinari adatti, come già ammesso dal capo della Porsche. Diess ha rivelato a tal proposito che i macchinari a disposizione della Volkswagen saranno utilizzati 24 ore su 24.
PROVE PIÙ SEVERE - Il ciclo WLTP è stato annunciato ad aprile 2017 e prevede uno schema basato sui rilevamenti del banco a rulli, ma i test sui valori di consumi ed emissioni saranno molto più impegnativi rispetto a quelli del ciclo di omologazione odierno (chiamato NEDC). Nel ciclo WLTP le auto saranno provate simulando velocità basse, medie, alte ed autostradali. Ogni fase è composta da varie prove, come ad esempio frenate, accelerazioni o riprese. Ai test in laboratorio si affiancheranno dal 1 settembre 2018 quelli su strada, effettuati collegando un apparecchio di misurazione allo scarico dell'auto (denominato Pems) , che avrà il compito di accertare le emissioni inquinanti in condizioni di guida reali. Non a caso il test si chiama proprio Real Driving Emissions (o RDE). È prevista una tolleranza, pari inizialmente al 110% dal valore previsto dalla normativa (al 50% da settembre 2020), ma per i costruttori la sfida si annuncia molto costosa, impegnativa e non scontata, come dimostrano gli esempio delle Porsche e Volkswagen. Il WLTP sarà obbligatorio dal 1 settembre 2018 per tutte le auto nuove in vendita, ma fino a settembre 2019 sarà comunque possibile vendere modelli anziani in stock anche senza la certificazione WLTP.