GUERRA IN TURCHIA - Il gruppo Volkswagen ha deciso di rinviare la costruzione dello stabilimento turco nella provincia di Manisa. A rivelarlo è un portavoce del gruppo tedesco. Alla base della decisione della compagnia c’è l’attuale crisi che vede coinvolta la Turchia, che nel nord-est della Siria sta procedendo in un’offensiva militare contro i curdi (nell’ambito dell’operazione denominata Fonte di pace).
IN GIOCO C’È LA PASSAT - L’ipotesi della costruzione della fabbrica in Turchia (che doveva essere la 123a del gruppo) era trapelata ad inizio mese, quando erano emersi dei documenti che evidenziavano le fasi finali dei negoziati. Nell’impianto nella provincia di Manisa (la cui capacità produttiva era stata stimata in 300.000 veicoli all’anno) doveva essere costruita la prossima generazione della Volkswagen Passat e della gemella Skoda Superb, con l’inizio della produzione previsto per il 2022. In questo modo il gruppo Volkswagen poteva convertire lo stabilimento tedesco di Emden, dove attualmente viene prodotta la Volkswagen Passat, in una fabbrica destinata alle sole auto elettriche. Tra i motivi che avevano portato il gruppo Volkswagen a scegliere la Turchia come paese per l’apertura di un nuovo stabilimento, oltre alle positive “condizioni macroeconomiche" e alla posizione geograficamente strategica, vi è la popolazione di 80 milioni di persone e la crescita del mercato interno.
FORSE LA ROMANIA - Secondo le ultime indiscrezioni il brusco stop al progetto dell’impianto turco potrebbe aver rimesso in corsa i paesi dell’est Europa, decisamente famigliari al gruppo tedesco. Tra quelli esaminati dal management vi sarebbero l’Ungheria e la Romania. Stando alle indiscrezioni di stampa, l’Ungheria sarebbe pronta a raddoppiare gli incentivi finanziari per convincere la Volkswagen, ma la Romania può invece contare sulla presenza di altri produttori automobilistici come la Dacia, vicino Pitesti, e la Ford, a Craiova, e quindi su una manodopera già qualificata per il settore automobilistico. Quindi, sempre stando alle indiscrezioni, il gruppo di Wolfsburg, nonostante le incertezze dell’attuale situazione politica, sembrerebbe propendere per la Romania e avrebbe valutato come sede dello stabilimento Arad, una città nordoccidentale vicina al confine con l'Ungheria e dotata di varie infrastrutture stradali e ferroviarie.