Il Gruppo Volkswagen potrebbe spostare temporaneamente parte della produzione delle sue auto dalla Germania verso altri paesi a causa della carenza di gas. Uno degli impianti “papabili” potrebbe essere quello di Pamplona, in Spagna, dove la casa tedesca costruisce vetture compatte come la Polo e la T-Cross. Per far fronte all’emergenza, la produzione in questo stabilimento verrebbe incrementata. L'Europa sud-occidentale o le zone costiere dell'Europa settentrionale, che hanno entrambe un migliore accesso al gas naturale liquefatto via mare, potrebbero quindi essere i beneficiari di uno spostamento della produzione, ha dichiarato un portavoce della Volkswagen. La compagnia tedesca gestisce fabbriche di auto in Portogallo, Spagna e Belgio, Paesi che ospitano terminali di GNL.
Il gruppo di Wolfsburg lo scorso giovedì ha dichiarato che lo spostamento della produzione è una delle opzioni disponibili a medio termine qualora la carenza di gas dovesse protrarsi oltre l'inverno. Attualmente il Gruppo Volkswagen ha importanti fabbriche in Germania, Repubblica Ceca e Slovacchia, che sono tra i paesi europei che dipendono maggiormente dal gas russo.
La situazione contingente del Gruppo Volkswagen non è certo isolata all’interno del panorama automobilistico. Recentemente abbiamo visto come Stellantis abbia varato un piano di emergenza per incrementare la produzione da fonti rinnovabili (qui la news). Il Gruppo Volkswagen dovrebbe essere in grado di mantenere la produzione per i prossimi 5-6 mesi qualora la Germania continuasse a riempire le sue riserve di gas. Tuttavia, l'aumento dei prezzi dell'energia e l'instabilità delle reti di approvvigionamento rappresentano un rischio per la produzione globale.
I fornitori di settori ad alta intensità energetica come quelli che riguardano la produzione di vetro e di prodotti chimici non saranno in grado di sostenere a lungo gli aumenti dei prezzi del gas e dell'elettricità, hanno avvertito i dirigenti VW. La società tedesca ha dichiarato di essere preoccupata per l'effetto che gli alti prezzi del gas avranno sui fornitori, con il rischio concreto del blocco della catena di approvvigionamento.
Come riferisce l’agenzia Reuters, un dirigente del Gruppo Volkswagen, Michael Heinemann, ha dichiarato a un incontro con i media che la casa automobilistica ridurrà il consumo di gas naturale di oltre il 20%, il minimo stabilito dal governo. Secondo i dati di Gas Infrastructure Europe, i depositi di gas europei sono attualmente pieni all'85,6%, con le scorte in Germania che sfiorano il 90%, ma la situazione dopo l'inverno risulta meno chiara.
Se le forniture di gas alla Germania dalla Russia attraverso il gasdotto Nord Stream 1 non riprenderanno come conseguenza dell’effetto delle sanzioni, la Volkswagen prevede una carenza di gas naturale a partire da giugno 2023.