UNA LUNGA STORIA - Giorgietto Giugiaro, Hartmut Warkuss e Walter de Silva (da sinistra a destra nella foto sopra): questi sono i nomi dei principali designer che dal 1974 ad oggi hanno delineato le forme della Golf, uno dei modelli più longevi e di maggior successo della storia dell'automobilismo. Un'auto che, giunta alla sesta generazione (2008), continua ad essere al vertice delle classifiche di vendite in Europa (qui la news), ma che tra non molto verrà completamente rivista: secondo le indiscrezioni per il 2012 è prevista la settima generazione, costruita su un nuovo pianale.
PROGETTO VINCENTE - Se disegnare un'auto partendo da un foglio bianco non è facile, ancor di meno è realizzare un'evoluzione di una già esistente che deve essere più moderna, ma anche rispettare la tradizione ed avere una continuità con le versioni che l'hanno preceduta. Un compito difficile, specialmente quando il modello in questione è la Golf per la quale ci si aspetta grandi volumi di vendita e non sono concessi errori. Per questa ragione, la Volkswagen ha riunito i tre designer che collaborano con il gruppo tedesco e che hanno firmato ognuno le diverse edizioni della Golf per discutere del nuovo progetto. Ripercorriamo la storia della Golf, attraverso le parole dei tre designer.
La prima Golf risale al 1974 ed è opera di Giugiaro.
L'INIZIO DI TUTTO - Padre della prima Golf è Giorgetto Giugiaro che ha recentemente ceduto la Italdesign al gruppo Volkswagen (leggi qui la news). Nata per sostituire il Maggiolino, Giugiaro svela che “allora non è stato difficile realizzare la transizione dal Maggiolino a un nuovo tipo di veicolo. Quando si tratta di criteri su cui costruire un design raffinato, le proporzioni sono in cima alla lista. È un po' come un gioco matematico”.
A sinistra la seconda generazione del 1983, a destra la terza del 1991.
SULLE ORME DI GIUGIARO - La seconda (1983) e la terza generazione (1991) della Golf sono state disegnate da Herbert Schäfer, l'allora responsabile del design Volkswagen. Per la Golf Schäfer decise di seguire gli stilemi stilistici dettati da Giugiaro, adattandoli ai mutati gusti del suo tempo: la Golf abbandona le linee tese e squadrate degli anni 70 a favore di più morbide che le danno una forma più rotonda.
A sinistra la quarta generazione del 1997, a destra la quinta del 2003.
NEL SEGNO DI WARKUSS - Nel 1993, anno in cui la Volkswagen ha iniziato a lavorare alla quarta generazione della Golf (che poi è uscita nel 1997), il progetto è passato nelle mani di Hartmut Warkuss, a capo del design della casa fino al 2003. Il designer tedesco ricorda che per disegnare la quarta generazione della Golf si chiese “come l'avrebbe fatta Giugiaro?”. Secondo Warkuss il nuovo modello doveva avere un “design equilibrato, con le proporzioni giuste”; così, racconta, “abbiamo creato nuovamente una forma senza tempo sottolineando il carattere della Golf attraverso i caratteristici montanti posteriori”. Della Golf IV sono stati costruiti 4,3 milioni di esemplari. La quinta serie della Golf del 2003 è sempre opera di Warkuss, che ne ha “rivoluzionato” le forme ritornando a linee più morbide, specialmente nel frontale.
La sesta generazione del Golf, attualmente in vendita, è stata presentata nel 2008: è opera di de Silva.
L'ERA DE SILVA - Dopo cinque anni di onorata carriera la Golf V deve cedere il passo al sesta generazione: presentata al Salone di Parigi del 2008, la Golf VI è frutto di un profondo restyling del precedente modello. A tracciare le linee della sua carrozzeria è Walter de Silva, padre delle Alfa Romeo 156 e 147, e dal 2007 a capo del design del gruppo Volkswagen. Parlando della settima generazione, De Silva conferma che il nuovo modello continuerà a trarre ispirazione dal suo passato: “questo è parte del segreto del successo del marchio Volkswagen e del fenomeno Golf . Volkswagen rimarrà unica nel futuro e quindi universale. I continui cambiamenti sono segnale di inaffidabilità per i clienti”. D'altra parte, lo stesso De Silva, riconosce che “Giugiaro e Warkuss hanno scritto la partitura, davvero un bel pezzo di musica. E con il mio team, con Klaus Bischoff che è il capo del design per il marchio Volkswagen e naturalmente tutti gli altri cerchiamo di dare una corretta interpretazione di questa musica. Lo spartito base della Golf è stato scritto. Quello che stiamo portando avanti è un ulteriore sviluppo”.