NO PROBLEM - Martin Winterkorn, presidente del gruppo Volkswagen (nella foto sopra la fabbrica di Wolfsburg), ha confermato l’assenza di problemi di approvvigionamento immediati dal Giappone. Il manager ha sottolineato che la situazione è sotto controllo fino alla prossima settimana, ma non fa pronostici per il periodo successivo a causa della delicata situazione che si sta evolvendo nel Paese asiatico, colpito dal sisma lo scorso 10 marzo.
LE ALTRE CASE EUROPEE - La Ford ha già annunciato lo stop della produzione per 4 settimane nell’impianto belga di Genk, mentre General Motors e PSA Peugeot Citroën hanno rallentato la produzione a causa dei problemi di fornitura di alcune componenti. Il Giappone è il maggior fornitore di componenti elettrici, come semiconduttori, sensori e batterie. Secondo la banca Morgan Stanley, il valore di queste componenti ammonta a circa 5.000 dollari per auto, ovvero 3.500 euro circa.
IL PIANO B - La Volkswagen è agevolata dal fatto che non ha impianti produttivi in Giappone, anche se molti suoi fornitori come Denso, Aisin Seiki e Renesas Electronics sono nipponici. Tuttavia, Winterkorn (foto qui sopra) ha dichiarato che il gruppo di Wolfsburg è pronta a sostituire i suddetti fornitori con altri che dovrebbero garantire il livello produttivo attuale.