GRATIS AI CONCORRENTI - Nella cornice del centro multifunzionale Volvo Studio di Milano (qui i dettagli) la casa svedese ha tenuto la presentazione italiana del progetto Eva (Equal Vehicle for All): mira a creare auto egualmente sicure per tutti i tipi di occupanti. Gran parte dei crash test, infatti, vengono tradizionalmente svolti con manichini “maschi” di taglia adulta, ma persone di diversa corporatura e genere possono richiedere protezioni differenti. Ecco perché in 40 anni la Volvo ha analizzato 44.000 incidenti reali, oltre a realizzare crash-test mirati, per creare vetture che proteggano tutti allo stesso modo. Questa mole di dati è stata poi raccolta in una libreria digitale che ora il costruttore offre gratuitamente ai concorrenti, col fine di migliorare la sicurezza di ogni automobilista: la stessa cosa che fece nel 1959, quando rinunciò a brevettare la cintura di sicurezza a tre punti e ne promosse l’adozione da parte delle altre case.
180 KM/H E NON DI PIÙ - Ma all’evento non si è parlato di sola sicurezza passiva: come già anticipato, tutte le Volvo a partire da un nuovo modello che debutterà nella primavera del 2020 (con tutta probabilità la nuova generazione di XC90) saranno limitate a 180 km/h e integreranno telecamere che controllano lo stato psico-fisico del guidatore. In caso di anomalie, l’auto darà “l’allarme” e se il conducente non risponderà appropriatamente, la vettura rallenterà fino ad arrestarsi. In più, la chiave diventerà “intelligente”: si potranno programmare limiti temporanei di velocità prima di affidare l’auto a terzi (come neopatentati). E, altri si attiveranno automaticamente in prossimità di scuole e ospedali, rilevati incrociando la posizione dell’auto con le mappe del navigatore.