SLITTA A NOVEMBRE - Vi ricordate la Volvo EX90, la suv elettrica lunga 504 cm destinata a diventare l'ammiraglia della casa svedese? La presentazione ufficiale risale al novembre del 2022 (qui la news), l’auto è ordinabile e c’è pure un listino ufficiale, che parte da 85.250 euro. Secondo i piani la produzione doveva iniziare alla fine del 2023, con le prime consegne fissate per gennaio di quest’anno. Tuttavia, siamo praticamente a maggio e di Volvo EX90 sulle strade non se n’è vista ancora nemmeno una. L’inizio delle consegne è infatti stato posticipato a novembre del 2024. Il motivo? “Problemi al software”, fanno sapere dalla Volvo. Ma secondo il ceo del marchio svedese, da questo problema è nata un’opportunità: “Quando abbiamo ritardato l'EX90, parte del ritardo è stato necessario per garantire che i prodotti e il software successivi potessero essere riutilizzati a un livello molto elevato”.
NON SONO GLI UNICI Sono i rischi legati allo sviluppo delle moderne auto definite dal software (Software Defined Vehicles o SDV) . La Volvo EX90 è infatti solo l’ultimo esempio di auto rinviata rispetto alla data inizialmente prevista. Basti pensare ai problemi riscontrati dal gruppo Volkswagen, che per diversi mesi ha posticipato l’uscita di due dei suoi modelli più importanti, la Porsche Macan e l’Audi Q6 e-tron, entrambe ritardate proprio per problemi legati al software. E gli esempi citati non sono nemmeno a tutti gli effetti auto definite dal software, ma più anelli di congiunzione tra vetture tradizionali e la nuova generazione di veicoli.
PROBLEMI E OPPORTUNITÀ - Del resto, le auto definite dal software sono più simili a un computer o a uno smartphone che alla concezione tradizionale di un’auto. Tutte le componenti elettriche sono gestite da un unico sistema operativo: il lato positivo è che tale sistema è aggiornabile di continuo, di contro un problema su questa componente blocca completamente il funzionamento del veicolo. La creazione di un’auto di questo tipo richiede di ripensare completamente lo sviluppo, creare nuove relazioni con i fornitori e rivedere la cultura aziendale. Tuttavia le case automobilistiche sperano tutto ciò permetta di ridurre i costi di sviluppo, rafforzando allo stesso tempo le entrate e la fedeltà dei clienti.