EVOLUZIONE DEL PEDESTRIAN DETECTION - Nell'ambito del programma “Vision 2020”, il cui scopo è evitare danni seri per tutti i passeggeri a bordo di una Volvo entro il 2020, c'è il dispositivo per ridurre gli incidenti causati dalla collisione con animali selvatici. Il nuovo sistema si basa sulle tecnologie di assistenza alla guida già utilizzate dal Pedestrian Detection, introdotto sulle vetture della casa svedese nel 2010 che, grazie a un radar e a una telecamera con campo visivo di 180° posizionata nella parte anteriore, rileva la presenza dei pedoni e frena automaticamente l’auto.
ANCHE DI NOTTE - Il nuovo dispositivo, come ha spiegato Andreas Eidehall, responsabile tecnico nel settore della sicurezza attiva alla Volvo, dovrà funzionare anche di notte, tenendo conto che la maggior parte degli incidenti con gli animali selvatici avviene proprio all’alba e al tramonto, e nelle lunghe notti dei mesi invernali. La telecamera riprende la visuale frontale alla vettura, e se l’animale si trova alla portata del radar, il sistema avverte il conducente con un suono e, in caso di mancata reazione, frena automaticamente la vettura.
SU STRADE EXTRAURBANE - Un altro obiettivo di questo nuovo dispositivo è quello di funzionare alle velocità tipiche delle strade extraurbane e, nel caso non riesca ad aiutare il conducente a evitare completamente la collisione, deve almeno essere in grado di ridurre la forza dell’impatto e le conseguenti lesioni. A questo progetto si sta lavorando soltanto da poco più di un anno e ancora molto deve essere fatto, ma gli svedesi pensano sia una cosa importante che deve avere una certa priorità.
OLTRE 40.000 INCIDENTI L’ANNO - Molti automobilisti, infatti, si sono dichiarati fortemente preoccupati sui rischi d’incidenti con un animale selvatico. E non a caso, dato che ogni anno solo in Svezia si registrano più di 40.000 sinistri causati in prevalenza dalle alci (circa 7.000). Questo tipo di collisioni sono molto pericolose per gli occupanti dell’auto, poiché spesso l’animale può finire sul parabrezza, con conseguenze immaginabili. Nel periodo compreso tra il 1993 e il 2007 sono decedute 2.499 persone, numero che a novembre è aumentato del 30%.