NELLE FIANCATE - Le automobili più moderne hanno fino a nove airbag, ma tutti sono montati nell’abitacolo per proteggere i passeggeri in caso d’incidente: questi cuscini, riempiendosi d’aria in poche frazioni di secondo (grazie ad una piccola carica esplosiva), evitano che la testa e il corpo del guidatore e dei passeggeri urtino contro il volante o altre parti dure come i montanti del tetto o le portiere. Lo stesso principio è alla base di un nuovo airbag a cui sta lavorando la tedesca ZF, fra le principali aziende costruttrici di componenti per automobili, che ha studiato un cuscino d’aria esterno integrato nelle fiancate di una vettura, che si gonfia poco prima di un urto laterale. Questi incidenti, dove un’auto impatta la fiancata di un’altra, sono fra i più frequenti e pericolosi, perché lo spazio tra la carrozzeria e passeggeri è molto limitato.
LA DIFFICOLTÀ È IL TEMPISMO - La sfida maggiore per i progettisti della ZF è far si che l’airbag esterno si apra al momento giusto, perché a differenza di quelli interni l’esplosione va innescata prima dell’urto. La ZF ha pensato perciò di sfruttare telecamere, radar e sensori lidar, che “scorgono” l’approssimarsi di un’auto verso la fiancata e inviano una serie di dati a una centralina, che decide se e quando comandare l’innesco dell’esplosione in base alla probabilità che l’incidente sia evitabile o meno. L’airbag può gonfiarsi in 150 millisecondi e contiene fra 280 e 400 litri d’aria, da cinque a otto volte in più rispetto agli airbag interni.