Dunque, gli interni erano caratterizzati da un utilizzo prevalentemente campagnolo, ma senza perdere le comodità delle ultime generazioni, con seduta rialzata, sedili regolabili a dovere, rivestiti in tessuto nero, plancia con materiale gradevole da vedere ed al tatto, non deludevano; inoltre incorporava tre strumenti di facile lettura, che indicavano le pendenze laterali, inclinazione in salita e discesa, e la bussola; era composta ancora da bocchette d’aria ben pronunciate, essendo una per ogni lato e tre centrali;
Gli strumenti del cruscotto erano di aspetto moderno e ben leggibili, con il tachimetro ben evidenziato al centro, corredato dalle spie delle cinture, freno a mano in utilizzo e ABS; conta giri leggermente più piccolo e ribassato a sinistra, conteneva altre spie di servizio, e a destra erano raggruppati in un altro semi cerchio, il livello del carburante, con indicazione a lancetta digitale, orologio e conta chilometri totale/parziale, anch'essi con lettura digitale, mancava però il termometro del liquido refrigerante del motore, ma non ha mai dimostrato alcun tipo di surriscaldamento; il flusso d’aria era distribuito in modo molto regolare, sia nell'utilizzo con aria riscaldata o con il climatizzatore manuale, di grande efficienza, anti appannamento del parabrezza e del lunotto molto efficienti; i comandi del clima erano posizionati nella console centrale appena sopra i comandi della radio CD MP3 con ingresso AUX, collegata a 6 altoparlanti, essendo 2 nelle laterali della plancia e gli altri 4 nelle portiere, di ottima sonorizzazione; ancora nella console, erano collocati altri pulsanti per le frecce di emergenza, blocco portiere e apertura del supporto della ruota di scorta e portellone, molto comodo; nel poggia braccio della portiera del conducente, erano posizionati i comandi di azionamento dei 4 alza cristalli elettrici e degli specchietti esterni; i pedali erano ben collocati e non stancavano; gradite anche le comode regolazioni dei sedili che facevano trovare la posizione di guida egregiamente.
La leva del cambio era ben dimensionata, abbinata al pedale della frizione leggero e di breve escursione; molti porta oggetti erano collocati ovunque e il cassonetto sotto la plancia era molto generoso con apertura basculante.
Posteriormente, il divanetto ospitava ben 2 passeggeri, ma il 3° soprattutto centrale, veniva un po penalizzato, nonostante il veicolo avesse un’altezza considerevole, ma la larghezza non era eccelsa; avevano però dei comodi vassoietti collocati dietro degli schienali anteriori; il bagagliaio aveva una capienza di 403 l, abbastanza profondo, grazie al posizionamento esterno della ruota di scorta; aveva una soglia di accesso abbastanza alta, difficoltando i carichi pesanti, ma era ben modulabile con il divano posteriore abbattuto, anche frazionato.
Esternamente, era fantastica, anche con la colorazione bianca, ma le protezioni anteriori, laterali con la scritta AIRCROSS sotto le portiere, e posteriormente con la ruota di scorta mantenuta da una struttura con apertura laterale a sinistra tramite cerniera mega rinforzata, per permettere l’apertura del portellone senza pesi addizionali, pregiudicava un po nella praticità di utilizzo del bagagliaio, ma rendevano un aspetto abbastanza aggressivo, nonché piacevole; gruppi ottici anteriori molto ampi e gradevoli, illuminazione molto efficiente e ben visibile dagli altri automobilisti; le luci posteriori invece sono distaccate; quelle superiori con le indicazioni principali, disposte verticalmente, e gli inferiori con le indicazioni secondarie, posizionate nelle estremità del paraurti.
Semplicemente vistosa, non passa per niente inosservata, è di una bellezza, praticità di utilizzo e robustezza di ben poche auto.