Citroën C3 Picasso 1.6 HDI 110 CV Exclusive

Pubblicato il 15 agosto 2024

Listino prezzi Citroën C3 Picasso non disponibile

Ritratto di Gigettone
alVolante di una
Volkswagen Golf 1.4 TSI 125 CV Highline BlueMotion Technology 5 porte
Citroën C3 Picasso
Qualità prezzo
4
Dotazione
4
Posizione di guida
3
Cruscotto
4
Visibilità
4
Confort
3
Motore
3
Ripresa
3
Cambio
2
Frenata
2
Sterzo
3
Tenuta strada
3
Media:
3.1666666666667
Perché l'ho comprata o provata
L’auto in prova appartiene ad una mia parente che abita lontano da me, e ho avuto modo di guidarla solo per una settimana, peraltro praticamente solo in montagna, per cui chiedo cortesemente ai lettori, soprattutto i proprietari della stessa, di prendere questa recensione con beneficio di inventario, poiché parte delle mie suggestioni sono sicuramente dettate dal confronto con la mia attuale auto, la Golf 7, e in ogni caso una settimana non è sufficiente per avere un quadro completo di una vettura; cercherò comunque di essere obiettivo ed esaustivo il più possibile. Acquistata nel 2010, in sostituzione di una vecchia C5 berlina 2.0 HDI del 2001, l’auto è una Citroën C3 Picasso 1.6 HDI da 109/110 cv nell’allestimento Exclusive, il meglio equipaggiato, che tra le altre cose comprende anche: cerchi in lega da 16 pollici, clima automatico bizona, sedili in misto alcantara, sensori di parcheggio posteriori, 4 vetri elettrici, luci automatiche, cruise control, sensore automatico della pioggia. Avevo appena 9 anni quando la acquistarono, l'ho vissuta come passeggero posteriore, poi anteriore e infine come guidatore. L’immagine è presa da internet, non avevo foto della vettura.
Gli interni
L’auto, con all’attivo circa 77.000km, non ha viaggiato molto ed è stata spesso conservata in box, motivo per cui gli interni si sono abbastanza ben conservati in questi 14 anni. La qualità generale, ad una prima disamina, non sembra peraltro malaccio; le plastiche, fatta eccezione per la grande palpebra centrale che è di materiale soft touch, sono dure ma assemblate tutto sommato robustamente. Ciò che invece ha davvero un’ottima resa è proprio l’impatto estetico in sé; la prima volta che ci sono salito pensavo di essere su una vettura di categoria superiore, grazie a dettagli estetici ben congeniati: la presenza di cromature attorno alle bocchette dell’aria e alla cloche del cambio, con pomello in alluminio, nonché sulla terza razza del volante, i sedili misto alcantara, la differenza cromatica con alcuni portaoggetti posti proprio sotto la grande palpebra centrale; sotto questo punto di vista plauso a Citroën per l’ottima lavorazione estetica degli interni. Altri grandi pregi di questa C3 Picasso sono la visibilità, data dalla ampissima vetratura anteriore divisa in 3, dai montanti ben studiati, da un lunotto squadrato e ben inquadrato nello specchietto retrovisore centrale, e lo spazio interno; quest’ultimo mi ha davvero sbalordito, pur essendo una vettura lunga neanche 4,10 m riesce a consentire di viaggiare agiatamente a 5 occupanti, e a parte l’abitabilità generale (io sono 1,83 e dietro di me poteva viaggiare bene un altro me), anche il tunnel centrale posteriore ha un’altezza davvero risicata tanto che il pavimento è quasi piatto; non da ultima, buona anche la capacità del bagagliaio, pari a 385 litri, con una soglia di carico comoda e poco alta. I sedili sono molto comodi, tarati alla francese, ma sono tuttavia poco avvolgenti; poco male, non è una vettura con cui darsi alla sportività, ma non è comunque raro ballonzolare un po’. Veniamo alla posizione di guida, che è molto rialzata e perciò adatta sicuramente per chi è più attempato. Il volante a tre razze, rispetto alla mia Golf 7, ha un diametro più grande, una parte centrale più imponente, e la corona del volante, in pelle, è assai più massiccia; bello sia il contrasto cromatico delle impunture, che sono bianche, sia la differenza tattile, con alcune parti in pelle traforata e dalla percezione ruvidina; la pelle della mia Golf, per quanto bellisssima, è molto più liscia e soprattutto in estate un po’ appiccicosa. Il volante è altresì regolabile in altezza e in profondità, e su questa parte luci ed ombre: ho senza dubbio apprezzato che il cruscotto, essendo posto al centro plancia e non davanti alla visuale, mi possa consentire di regolare il piantone parecchio in basso per una guida più comoda e meno stancante per le braccia, tuttavia non è confortato dal fatto che l’escursione della profondità non è invece così estesa, motivo per cui mi sono ritrovato a guidare col volante basso e con il braccio eccessivamente disteso; poco male, ci si fa l’abitudine, semplicemente sulla mia Golf sono avvezzo a tenere il braccio più angolato e le gambe più distese. Comodissima la posizione del cambio (su cui però aprirò un capitolo funzionalità nella scheda successiva) in una posizione elevata e comodamente posta alla stessa linea dell’agevole bracciolo centrale ripiegabile. Il pannello centrale è parecchio inclinato rispetto alla plancia, ed è rivestito in una plastica nero lucida, bella da vedere ma molto sensibile alla polvere (ci sono ahimè abituato sulla mia Golf), che riporta in alto il climatizzatore automatico bizona e in basso l’autoradio con lettore CD e comandi del computer di bordo, con altresì sotto un piccolo vanetto per poggiare telefonini o oggettucoli vari. Suggestivo il cruscotto completamente digitale posto al centro della plancia, diviso in tre grandi quadranti rettangolari: a sinistra troviamo il piccolo contagiri semicircolare, il tachimetro meramente in digitale a caratteri molto grandi, le informazioni sul cruise, i km parziali e totali, e l’indicatore della benzina a tacchette; al centro invece abbiamo il computer di bordo con le info, che possono essere cambiate con un pulsante posto sui comandi dei tergicristalli, del consumo medio e istantaneo, la data, l’autonomia residua, i km percorsi dalla partenza ed altro. Diversi vani portaoggetti sparsi nell'abitacolo, tutti non rifiniti ma comunque capienti. Veniamo ai difetti che ho riscontrato. anzitutto all’esterno, ho storto il naso vedendo che i fascioni dei paraurti non erano di plastica grezza ma era tutto verniciato come il resto della carrozzeria, e benchè esteticamente ammicchi, per un’auto pensata anche per la città non è forse il massimo; alcune plastiche interne hanno risentito del caldo e del sole, mi riferisco a quelle dei comandi dei vetri, che sono diventate appiccicose e si sono rovinate, e considerando che l’auto non ha neanche 100.000km, forse potevano essere progettate meglio. Proseguendo, ho trovato la collocazione dell’autoradio troppo in basso e questo porta ad una distrazione dalla guida. A onor del vero, dietro il volante sono posti due satelliti che comandano rispettivamente, a sinistra il cruise control, e a destra il cambio traccia e il volume; per cui in realtà basterebbe usare quest’ultimo come azionamento per ovviare al problema della radio. Sebbene siano nascosti sotto il volante, e ad un primo approccio siamo effettivamente molto scomodi da azionare, in realtà con l’abitudine ci si orienta tranquillamente e diviene un comando agevole. Il pomello del cambio è rivestito in alluminio, con una resa estetica sicuramente impattante, ma ad usarlo d’estate, specie lasciando l’auto al sole, è come appoggiare la mano sulla pentola della cottura della pasta. Il difetto forse più fastidioso è dato dal cruscotto centrale, che è evidentemente stato assemblato molto male rispetto al resto della carrozzeria, perché crea scricchiolii davvero davvero fastidiosi. Per ultimo I sedili anteriori, eleganti per via dell’alcantara ma non mi hanno poi trasmesso quel senso di durevolezza rispetto al resto della carrozzeria, ma questa rimane solo una mia impressione.
Alla guida
Questa C3 Picasso monta il vecchio 1.6 HDI da 109 cv, per cui con turbina a geometria variabile, con 260 Nm di coppia da circa 1.500 giri. Ciò si traduce in una buona coppia motrice già a bassi giri e in una discreta spinta (con a volte anche qualche percettibile calcetto nella schiena), impiegando altresì circa 11 secondi nello 0-100, niente male considerando la scarsa aerodinamicità del corpo vettura. Un motore che nel complesso non mi è dispiaciuto, avendo avuto modo di guidarla prevalentemente per le strade di montagna ho constatato che in salita l'auto si mostrava buona nell’affrontare stradine pendenti anche in terza marcia e ho trovato fosse piuttosto elastico per essere un diesel; tuttavia, rispetto ad altri motori a gasolio che ho provato, come i Tdi Volkswagen ad esempio, mi è parso tirasse meno in alto e si concentrasse più sulla coppia ai bassi regimi, compromettendo forse una guida più divertente. Capitolo a parte sui consumi, perchè avendo fatto praticamente solo montagna e pochissima statale non ho modo di dare un dato obiettivo; nella giornata in cui ho percorso 90% statale l’auto ha consumato molto poco, nell’ordine dei 20/22 km/l, negli altri giorni di montagna sui 14/15 km/l. Veniamo all’impostazione di guida. Lo sterzo, benché di grandi dimensioni e massiccio, è leggero in manovra e ha un buon ritorno sebbene sia demoltiplicato e lento negli inserimenti di curva, ma è comunque abbastanza preciso nel chiudere la traiettoria; per cui, nonostante tutto, la tenuta di strada non è così male, sono la carrozzeria e il telaio a mostrare un esplicito rollio in curva e un sottosterzo abbastanza invadente, specie se si affrontano alcune curve strette di montagna, meglio quindi non esagerare. Il cambio è un manuale a 5 marce dai rapporti molto distesi; sebbene la leva sia posta ad un’altezza agevole per il guidatore e si impugni abbastanza bene, la sua escursione è molto lunga, gli innesti sono assai legnosi e imprecisi, e si impunta di frequente, specie nel passare da terza a quarta marcia in salita e a scalare dalla terza alla seconda, rovinando quindi il piacere di guida vagamente sportiveggiante che potrebbe anche avere questa macchina; certo, venendo da una Golf con un manuale a 6 rapporti dolce e chirurgico nell’inserimento, sono sicuramente partito prevenuto, specie perchè dopo qualche giorno ho fatto l’abitudine e ho capito come utilizzarlo al meglio, però poi è stato nuovamente traumatico tornare ad usare quello della mia vettura. La frizione è invece abbastanza modulabile e molto leggera, quasi troppo per me, dopo una settimana, nel tornare ad usare quella della golf, mi sembrava di stare allenando i quadricipiti. La posizione di guida è abbastanza comoda, grazie anche al bracciolo, peccato che, almeno per quanto mi riguarda, il volante sia un po’ troppo distante dalla portiera di sinistra, ho trovato un filo scomodo guidare col gomito sinistro appoggiato, sono ovviamente inezie. Vengo alla sezione difetti; anzitutto la rumorosità, il 1.6 turbodiesel entra persistentemente nell’abitacolo in fase di accelerazione già a 2000/2500 giri, specie a freddo; a lungo andare è fastidioso soprattutto perchè non è gradevolissimo il sound di questo motore, i diesel bmw o volkswagen graffiano di più; nella guida di montagna il tutto è ovviamente amplificato sia in salita sia in discesa col freno motore, in modo particolare se si procede in seconda marcia; essendo poi molto distesa la coppia motrice nei vari rapporti del cambio, se si va in seconda in discesa l’auto procederà piuttosto lenta e con giri motore alti e fastidiosi, mentre in terza marcia il freno motore fa molta meno presa e si è costretti a schiacciare continuamente il freno; quest’ultimo poi ha una corsa un po’ spugnosa, e se messo sotto pressione perdevano di efficacia. Ho trovato la posizione dei pedali un po’ troppo perpendicolare rispetto al pavimento, e dopo un po’, nella guida di montagna, sentivo che il piede destro tendeva ad affaticarsi un pochino; venendo da una Golf, un’auto bassa dove si può viaggiare quasi sdraiati, forse la cosa mi ha influenzato negativamente. Per quanto riguarda le sospensioni mi sarei aspettato un maggiore assorbimento delle asperità e dei dossi, e invece la mia Golf, molto più bassa e rigida di assetto e telaio, le fa sentire molto meno, strano. Rispetto alla mia vettura poi ho trovato un angolo di sterzata ampio, e ho fatto inizialmente fatica a fare qualche inversione di marcia, risolto già al terzo di guida prendendo l’abitudine. In generale mi sono comunque divertito a guidarla in montagna, la spinta del turbodiesel la rendeva briosa e scattante, e il rollio in curva era quasi divertente.
La comprerei o ricomprerei?
Esteticamente non è ammiccante certamente, ma ha una forma molto originale e simpatica sia dentro che fuori, e credo che per una piccola famiglia sia adatta; il bagagliaio non è piccolo, nei posti dietro il pavimento è quasi piatto e ci si può viaggiare in 5 abbastanza comodamente. Per quanto mi riguarda è promossa.
Citroën C3 Picasso 1.6 HDI 110 CV Exclusive
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Ritratto di v458
8 ottobre 2024 - 13:13
Ho guidato per un paio di anni la versione con qualche cavallo in meno. Mi ritrovo con tutto quello che hai detto. Aggiungo che anche in autostrada è molto comoda, tranne i rumori aerodinamici che provengono soprattutto dagli specchietti. Esteticamente è molto gradevole, con qualche dettaglio strano tipico della Citroen, come il lunotto deformato e il quadro strumenti centrale scoperto. Incredibile lo spazio interno ricavato in soli quattro metri di lunghezza, è un'auto intelligente, l'esatto opposto delle SUV. Dei francesi si può dire tutto, ma quando si tratta di progettare una monovolume, sono tra i migliori.
Ritratto di Gigettone
9 ottobre 2024 - 14:26
Sì in quanto ad originalità e a scelte intelligenti sull'abitabilità i francesi non hanno pari, peccato che caschino su dettagli veramente fastidiosi, uno su tutti quel cambio improponibile, poi alcuni montaggi interni dubbi, e la rumorosità eccessiva del motore. Ho da poco guidato un Wrangler con su un 2.8 turbodiesel e si sentiva meno in abitacolo di questo 1.6, abbastanza assurdo.
Ritratto di marcoveneto
15 ottobre 2024 - 11:29
Ho guidato per diverso tempo la C3 coeva a questa, e sul cambio non posso che essere d'accordo (diventa praticamente fastidioso da usare da quanto è impreciso)! Anche sull'effetto wow le prime volte che si monta a bordo concordo (anche se molti materiali sono economici, e questo si traduce in vari scricchiolii col passare del tempo).
Ritratto di AndyCapitan
18 ottobre 2024 - 23:06
4
....giggettone....lascia perdere va...la golf 7 e' tutta un altra macchina...e' buffo constatare come possono essere diverse le opinioni....la c3 picasso la trovo odiosa...brutta e plasticosa con quel cruscotto alto e orrendo che ostruisce la visibilita'un auto che comodamente puo' essere paragonata a una qualsiasi Fiat anni 2000...spartane e scialbe, non comunicano nulla alla guida!
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