Salendo a bordo, si nota come i pannelli e la plancia siano ancora oggi gradevoli nelle forme, se l’esemplare è ben conservato non si direbbe appartenere ad un progetto del 97. Gli anni invece emergono tutti se si osserva il quadro strumenti con datate leve per regolare flusso di aria fredda/calda e direziona mento dei flussi. Per impostare la velocità della ventola, peraltro molto rumorosa già a bassa velocità, c’è la classica manopola. Piacevole la forma convessa della plancia e delle bocchette di areazione, mentre il cruscotto risulta semplice e ben leggibile con i due grandi strumenti circolari del tachimetro e contagiri. Manca però l’indicatore della temperatura del liquido di raffreddamento, molto utile su di una vettura diesel. Le plastiche sono rigide ed economiche, ma ben assemblate. Anche maltrattandola non si avvertono scricchiolii di sorta dopo quasi 14 anni. Ben più scadenti i pannelli porta e i tessuti utilizzati per sedili e rivestimenti: nei primi il tessuto che li riveste si è scollato a livello della maniglia interna in tutti e 4 i pannelli, mentre i sedili posteriori (usati poco) si sono strappati lungo le cuciture centrali. Da segnalare che i sedili anteriori non possono essere reclinati oltre circa 25°. Piccole e poco pratiche le tasche portaoggetti sugli sportelli, specie quelle posteriori quasi inutilizzabili, mentre il piccolo incavo ricavato in cima alla plancia sembra più estetico che pratico. Decente quello ricavato davanti alla leva del cambio: è profondo ma privo di un rivestimento morbido che freni gli oggetti che contiene. Pessimo il cassetto portaoggetti: sprovvisto di cerniere, è retto soltanto da una sottile membrana in plastica pieghevole: basta un urto leggero col ginocchio per staccarlo e renderne necessaria la sostituzione. Nemmeno a parlarne di illuminazione interna, discesa frenata o chiusura a chiave anzi, la stessa illuminazione dell’abitacolo risulta insufficiente a causa della debole lampadina inserita sulla rigida plafoniera. La posizione di guida la definirei particolare: si guida con le ginocchia vicine al petto, il sedile è infossato e la seduta reclinata all’indietro, mentre il volante non è regolabile né in altezza né in profondità: sembra quasi un kart. In ogni caso può risultare molto scomoda se non ci si abitua ed in più i sedili hanno il tipico rivestimento alla francese: fianchetti poco profilati ed imbottitura cedevole, nei lunghi viaggi mancando ogni sorta di sostegno lombare, il dolori alla schiena sono assicurati. Lo spazio interno è sufficiente per 4 a patto che chi guidi non sia troppo alto. Il 5 passeggero è di fortuna. Il bagagliaio è capiente e ben sfruttabile, abbattendo i sedili posteriori (tra l’altro fissati approssimativamente ai ganci) resta una superficie irregolare. Le finiture in questa zona lasciano molto a desiderare: lamiere a vista e rivestimenti precari. Nulla l’insonorizzazione proveniente dal bagagliaio: i vostri oggetti vi terranno compagnia coi loro suoni ad ogni scossone del corpo vettura. In compenso l’insonorizzazione dell’abitacolo per i rumori esterni è ben più curata, specie per quanto riguarda il motore. Già a 120 km/h comunque si avvertono fastidiosi fruscii aerodinamici provenire dagli specchietti e il rumore di rotolamento degli pneumatici è sempre presente su asfalti rugosi.