Circa due anni fa ho acquistato questo maggiolino 1200 del 1967, modello 6 volt export, l'ultimo con i paraurti versione america quindi con i rostri perché mi piacciono le auto d'epoca e questa in particolare mi ricorda quando da bambino mia mamma mi portava in giro con il suo. Era in condizioni pessime e con tanta passione, divertimento e l'aiuto di amici esperti l'ho restaurato completamente con pochissimi aiuti esterni. La prova che segue è volutamente fatta ai giorni nostri paragonandolo alle auto di oggi e non a quelle di 41 anni fa (anche perché non ero ancora nato).
Gli interni
Aprendo la porta ci si accorge della leggerezza ma bisogna considerare che l'interno è in lamiera e ha solo una piccola parte rivestita in sky e una una tasca svuotatasche, mi siedo e i sedili sono molto confortevoli e morbidi, sembra di stare su un divano ma tutto questo si traduce in una posizione di guida non perfetta ma sopratutto si avvertono le molle e utilizzandola in questo periodo il tessuto di rivestimento dei sedili non fa traspirare la schiena che suda molto facilmente.
Il volante è gigantesco e molto sottile, il cruscotto ha tachimetro e contagiri e pochissime spie (frecce, dinamo e olio) e pochissimi interruttori (tergicristalli e fanali) e un piccolissimo posacenere, comunque risulta stilisticamente pulito. Il cassettino di fronte al passeggero, dietro al maniglione in stile fuoristrada, è abbastanza ampio e rivestito in…cartone! Finestrini ovviamente a manovella e deflettori apribili che sono molto utili in caso di pioggia per tentare di spannare i vetri, perché in realtà l'impianto di areazioni non è così male ma solo nel periodo invernale in quanto l'aria entra dal vano motore quindi risulta fin troppo calda; d'estate meglio chiudere tutto e aprire i finestrini.
Tutto il pianale è rivestito di moquette marrone mentre il cielo è sempre una specie di sky traforato tipico di queste auto. il divanetto posteriore non è facilmente raggiungibile perché lo schienale anteriore si piega solo in avanti e non scorre, ma una volta dietro si sta comodi e nemmeno io che sono alto 1:90 cm tocco la testa. Completa l'equipaggiamento un posacenere solo sul lato destro.
Il bagagliaio è doppio, dato che il maggiolino ha motore e trazione posteriore, nel cofano anteriore ci stanno un paio di valigie nemmeno troppo piccole e dietro ai sedili posteriori ce ne può stare un'altra, peccato che non avendo aperture posteriori bisogna fare delle contorsioni per far entrare gli oggetti dalle portiere anteriore. Interessante invece la possibilità di sganciare lo schienale del sedile posteriore e abbatterlo in modo da creare un piano molto grande, strano che nel 1967 un modello base come il maggiolino avesse questo optional e ancora adesso alcune auto l'hanno a pagamento.
Alla guida
Qui pensavo di trovare il grosso divario con un auto moderna, invece mi ha molto stupito. Iniziamo dicendo che per avviarlo bisogna assolutamente schiacciare a fondo il pedale dell'acceleratore e tenerlo premuto mentre si gira la chiave, solo così la batteria 6 volt inizia a dare un pò di forza e tu pensi che non ce le farà mai, invece di colpo il motore borbotta e si avvia con il classico rumore del motore boxer che credo tutti riconosceremmo all'istante.
Inserisco la marcia e il cambio risulta molto morbido ma la leva ha un'escursione che pare quella di un camion. Prima e via. Da qui inizia il mio stupore perché il motore risulta brioso e molto elastico, anche in quarta marcia (la più alta) riprende da 30 km/h senza problemi e si può tenere questa marcia inserita anche nelle salite. Ovviamente non bisogna aspettarsi prestazioni da auto moderna ma bisogna considerare che si tratta di un motore 1200 cc con "ben" 34 cavalli cioè circa la metà di una panda 1200, ma il peso ridottissimo (siamo sui 700 kg) e la robustezza del motore vw si tramutano in prestazioni interessanti e notevole elasticità. Va ricordato che il motore è raffreddato ad aria quindi bisogna stare molto attenti al surriscaldamento dello stesso.
Utilizzandola su strade extraurbane si tengono medie uguali alle auto di oggi, ovviamente il limite è l'autostrada dove l'auto non va oltre i 120 km/h ma è ancora la sua robustezza che aiuta e così si possono tenere medie prossime al limite per molti km senza problemi. Lo sterzo non è così pesante forse grazie alla ridotta dimensione dei pneumatici, i 4 freni a tamburo fanno molta presa (e anche qui il peso ridotto aiuta) ma se il comfort è buono si traduce in un notevole dondolamento nelle curve, e dato che i sedili non hanno assolutamente fianchetti e non ci sono le cinture di sicurezza, bisogna aggrapparsi al volante anche solo nelle rotonde.
L'impressione generale comunque non è quella di trovarsi al volante di un mezzo con più di 40 anni (che poi deriva da un modello molto precedente senza grossi cambiamenti) ma sulle strade giuste si fatica davvero a trovare delle differenze con auto anche di soli 10 anni fa. Completa il tutto un consumo di carburante non eccessivo, non ho mai fatto i calcoli ma credo di possa stare tranquillamente sui 15 km/l, a proposito di carburante è strano trovare il bocchettone nel cofano anteriore vicino alla ruota di scorta. I costi di gestione sono quindi minimi considerando anche che essendo auto storica paga assicurazione ridotta (circa 100 euro) e non si paga il bollo ma solo una tassa di circa 30 euro se l'auto circola.
Facilissima la manutenzione, con una buona serie di chiavi inglese e un cacciavite si può smontare tutta la macchina in pochissimo tempo. Nota molto dolente invece l'impianto 6 volt, purtroppo le luci sono molto deboli e non pensate di accenderle insieme a frecce e tergicristalli perché mandereste in tilt tutto l'impianto, ma anche questo è il suo bello, bisogna solo fare molta attenzione a chi ti segue perché sia gli stop che le frecce di giorno sono veramente poco visibili.
La comprerei o ricomprerei?
La ricomprerei sicuramente perché le emozioni che ti riesce a dare sono tantissime, si è al volante di un'auto che ha fatto la storia dell'automobilismo, tutte le persone che hanno superato i 30 anni sicuramente ci sono saliti e hanno dei ricordi legati a lei. Considerando poi le sue qualità può essere usata tranquillamente da tutti e non richiede attenzioni particolari, ovvio che se si vuole usarla tutti i giorni converrebbe puntare su un modello con l'impianto a 12 volt.
Tutto questo comunque fa capire quanto fosse buono il progetto iniziale di questa auto. Trattandosi di auto d'epoca molto comune i prezzi di acquisto sono abbastanza contenuti anche se la mia versione è un pochino più rara in quanto il 1967 è stato l'anno del passaggio da 6 a 12 volt e dal paraurti "america" a quello "a binari", comunque la cosa interessante è che il suo valore rimarrà immutato o al massimo potrà crescere ma credo che il mio maggiolino rimarrà con me per sempre.
Innanzitutto premetto che sono un grande appassionato di auto d'epoca, ho posseduto e restaurato da me alcune Fiat (una 600 che ho messo come avatar: la 126 primo modello e una 127 sport che purtroppo non ho più).
Detto questo, però, sono molto scettico nel fare una "prova" su queste vetture e sulla sua utilità in quanto sono auto che dipendono in gran parte da chi le ha restaurate. Inoltre le mie Fiat erano belline, si. Ma non hanno nessun paragone con una vettura di oggi. Se dovessi scrivere una prova sarei drammaticamente cinico in quanto sono vetture da "vedere" e poco da usare, io facevo pochissimi chilometri e già mi ero stufato, non reggevo (troppo rumore, poco dinamici i motori). Forse sono estremamente drastico ma è un parere personale. Comunque gran bella macchina il maggiolino. Buoni viaggi
Il design non è poi così grande, visto che sia questo che il progetto in generale sono stati copiati dalla cecoslovacca Tatra,per la precisione dai modelli V570 e 97. C'è stata anche una causa e VW è stata costretta a risarcire la casa cecoslovacca, purtroppo un risarcimento ridicolo rispetto agli introiti ed alla popolarità raggiunti dal maggiolino.
Questa cosa non la sapevo anche se mi sono informato molto leggendo parecchi libri sul maggiolino..comunque a mio parere rimane il fatto che il design del maggiolino è senza tempo..piaceva allora e ancora adesso attira gli sguardi..
Bè dai penso che la prova non dia così fastidio..come dice qualcuno dopo è un'auto anche lei e non vedo perchè non descriverla..alla fine può essere utile per qualcuno che vorrebbe un maggiolino o solo per far tornare dei ricordi ad altri..
Posso essere d'accordo sul fatto che il restauro può influire notevolmente sull'auto ma invece credo che se si accettano i limiti (quasi solo di prestazioni) possono essere usate anche per lunghi viaggi, il mio maggiolino è su strada da poco ma l'ho usato già molte volte e ho fatto anche tragitti lunghi ma sopratutto l'ho usato anche in condizioni di tempo piovoso, ecc.. mentre tante persone che hanno auto d'epoca le tengono come se fossero dei gioielli in cassaforte e le "guardano" solamente..il bello di queste auto secondo me è utilizzarle il più possibile..alla fine 40 anni fa era un auto di tutti i giorni e la si usava in tutte le condizioni..tira fuori la tua 600 dal garage e falle macinare km :o)
Io invece trovo utile che ci sia spazio anche per prove di queste "vecchie glorie", vero che, come dice negus (dopotutto non siamo su ruoteclassiche), non hanno senso in quanto le sensazioni di queste auto "d'annata" dipendono dal restauro subito, da come sono state mantenute e anche dal legame affettivo che il proprietario inevitabilmente ha con loro, ma penso che sia interessante poter avere anche pareri su auto che hanno fatto la storia dell'automobilismo, e poter confrontarle e giudicarle con criteri "attuali" per valutare l'evoluzione dell'automobilismo, e poi perché per me le auto storiche, a differenza di quelle attuali (che mi sembrano solo insipidi pezzi di metallo fatti in serie), hanno "un'anima", forse perché fanno parte di un passato ormai "passato", perché richiamano i "bei tempi andati", perché con tutti i loro difetti e le cure che inevitabilmente richiedono vista l'età diventano più "vive". Vabbè che non sono così "vecchio" da poter avere esperienze dirette con auto di quell'età (le auto più anziane con cui ho avuto esperienze dirette risalgono ai primi anni '90), però adoro le auto d'epoca, in particolare (come si può dedurre dal mio avatar) le americane, ma non disdegno per nulla neanche le europee. Comunque complimenti per la prova, abbastanza imparziale (molto difficile esserlo con auto così) e piacevole da leggere, oltre che ricca di informazioni.
anche io sono appassionato di muscle car 60/70..purtroppo i costi di gestione/acquisto/manutenzione mi hanno fatto per ora scegliere qualcosa di molto più semplice come il maggiolino..
Bella prova! Amiamo tutte le auto, quelle storiche per le emozioni che ci fanno rivivere, quelle nuove per la praticità e la sicurezza di tutti i giorni. Il Maggiolino è mondiale! 20.000.000 costruiti in ogni angolo del pianeta!!!! Una vera Volkswagen..................................
...ben due maggiolini in casa mia: uno del 69, con impianto 12 volt credo e i paraurti come il tuo. Lo sostituimmo nel 1985 con un modello importato dal messico, uno degli ultimi venduti in Italia. Ed è su quello che ho imparato a guidare. Aveeva un impianto elettrico a 12v ed il lunotto termico, ma nessuna ventola per l'areazione e l'aria calda entrava dai lati del battitacco. Si inseriva utilizzando due leve accanto al freno a mano. Aveva l'hazard (le 4 frecce), gomme maggiorate e l'interno era in plastica morbida. I sedili in tessuto, con lo stile a quadrettoni della golf gti (la prima). Consumava un botto però, o forse era solo il serbatoio piccolo. L'ho tenuto dal 1985 al 1996 e ci ho preso su la patente nel 93. Un mito.
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