Con le vacanze che si avvicinano, l’idea della prova costume comincia a frullare nelle nostre teste. Ecco allora che si comincia a pensare alla dieta, e magari ad andare in palestra per non sfigurare sulle spiagge. “Meno chilogrammi, e più muscoli” è stato il chiodo fisso anche dei tecnici che hanno messo a punto la nuova Ferrari California, le cui consegne inizieranno proprio a metà anno. Non che la scoperta del Cavallino fosse sovrappeso o un po’ fiacca, ma a Maranello non si accontentano mai: quando si può limare qualche centesimo sullo scatto e regalare emozioni ancora più forti, lo si fa e basta. E così, ecco che sono stati tolti 30 kg alla scocca, e aggiunti 29 cavalli (e 20 Nm di coppia) al 4.3 V8 a iniezione diretta di benzina. Non cambia invece il prezzo: 180.963 euro, sia per la versione a due posti, sia per quella con gli “strapuntini” dietro alle poltrone, che sono però due posti di fortuna.
I trenta chilogrammi che la Ferrari California ha perso sono tutti nella scocca. Come prima, è interamente in alluminio, ma stavolta le leghe sono di 12 tipi: quattro in più di prima. Quelle che si aggiungono sono più robuste e permettono di ridurre lo spessore di buona parte delle lamiere (da 1,2 mm a 0,9 mm). Riviste anche la geometria della struttura e i punti di giunzione per distribuire meglio le forze in caso di urto, e quindi sfruttare al meglio ogni centimetro quadrato di materiale. Così se ne può usare meno, e il peso cala. Alla fine, a vettura completa, l’ago della bilancia si ferma a 1735 kg. Passando al motore, sono state aumentate potenza e coppia (principalmente modificando la mappatura della centralina e il collettore di scarico). La California ora vanta 489 cavalli (il 6,5% in più) a 7750 giri e 505 Nm (+4%) a 5000. Sposando il risparmio in chilogrammi con le migliorie al motore, saltano fuori le migliori prestazioni dichiarate: ora lo “0-100” richiede 3,8 secondi (anziché 3,9), mentre la punta è di 312 km/h (contro i 310 di prima).
Nel mettere mano alla Ferrari California, a Maranello si sono ben guardati dal modificarne le forme eleganti e sinuose, frutto della collaborazione tra il centro stile del Cavallino e la Pininfarina. Tuttavia, scegliendo il nuovo pacchetto Handling Speciale (5.445 euro), è possibile avere la griglia anteriore e gli sfoghi d’aria sopra le ruote anteriori in color alluminio satinato, che in Ferrari chiamano argento Nürburgring (di serie, invece, la prima è cromata, mentre gli ultimi sono nella tinta della carrozzeria). L’aggressività aumenta (ma si perde eleganza) e i clienti che cercano la grinta in ogni dettaglio sono accontentati. E non solo per quanto riguarda le forme. Quest’opzione, infatti, migliora le doti di agilità: sterzo più diretto (il rapporto tra l’angolo di sterzata del volante e quello delle ruote scende di quasi il 10%), molle più rigide (del 15% davanti e del 11% dietro) e ammortizzatori a controllo elettronico ancora più rapidi nella risposta.
Viene il momento di calarsi nell’abitacolo della Ferrari California. Operazione tutt’altro che scomoda, a conferma che quest’auto è adatta anche alle “sfilate” sui lungomare, oltre che a divorare le curve. Premuto il tasto rosso sul volante, il V8 si avvia con voce rabbiosa, che però dopo pochi istanti torna a essere più discreta. Sfiorando il gas, questa sportiva si muove docilmente. E domarne i cavalli non è un problema. In modalità automatica il cambio robotizzato a doppia frizione DCT (l'unico ormai disponibile, visto che il manuale non si può più ordinare) passa al rapporto successivo senza tirare troppo le marce, e privilegia una guida fluida. E ci si può trovare in settima a già a 80 km/h, con il motore che "sonnecchia" a duemila giri. Se poi si mette il manettino in posizione Comfort, anche i dossi rallentatori vengono “digeriti” bene dalle sospensioni a controllo elettronico. E questo, nonostante l’auto del test abbia il pacchetto HS (sta per Handling Speciale). Tra le nuvole che hanno accompagnato il nostro test fa breccia un raggio di sole. La tentazione di aprire la capote retrattile in alluminio è forte. Per farlo però siamo costretti a fermarci, e ad attendere i 14 secondi necessari per l’operazione (alcune rivali possono farlo anche se l’auto è in movimento, seppur a bassissima velocità).
Ad auto scoperta, il rombo del motore diventa coinvolgente, e rilasciando l’acceleratore conquista lo scoppiettio emesso dai quattro scarichi. Ma presto il tempo si fa minaccioso, e ritrasformiamo la “nostra” Ferrari California in una coupé per berci tutto d’un fiato i tratti collinari dell’appennino emiliano. Oltre alla straordinaria progressione dell’otto cilindri, viene subito fuori il vigore dei freni carboceramici (di serie), la risposta diretta dello sterzo e il precisissimo inserimento del “muso” nelle curve. In appoggio, la tenuta di strada mette a dura prova i muscoli del collo, mentre l’elevata potenza non impensierisce, almeno finché non si disinserisce il controllo di stabilità (prontissimo nel correggere le sbandate)... Con il manettino in Sport, gli ammortizzatori si irrigidiscono e il rollio è ancora più contenuto. E, lasciando fare tutto all'elettronica, il cambio DCT sfrutta di più i rapporti. Comunque, come quando si usa il manettino in modalità Comfort, è sempre possibile inserire le marce manualmente, "giocando" con le due levette fisse dietro al volante: ci si sente dei piloti, e si apprezza tutta la rapidità della trasmissione a doppia frizione.
Nell’alternarsi di tratti al sole e ombreggiati si notano parecchio i fastidiosi riflessi sul parabrezza (oltre alla sagoma del cruscotto, spiccano le cuciture in contrasto dell’elegante plancia rivestita in pelle). È uno dei pochi dettagli da rivedere nel comodo e sportivo abitacolo. Gli altri sono la posizione dei comandi del “clima” e, soprattutto, quella del tasto delle “quattro frecce”, entrambi troppo in basso: rischiano di far distrarre dalla guida.
PREGI
> Comfort. Per essere una supersportiva, questa cabrio-coupé è tutt’altro che scomoda. Anche con il pacchetto Handling Speciale, che ha le molle irrigidite.
> Motore. Potente, ma fluido nel funzionamento ai bassi regimi. I tanti cavalli non sono poi così difficili da domare.
> Sterzo. Diretto e precisissimo negli inserimenti, asseconda senza incertezze la guida sportiva.
DIFETTI
> Capote. Per aprirla o chiuderla bisogna fermarsi. E nel traffico non sempre è possibile farlo.
> Dettagli. È da rivedere la posizione dei comandi del “clima” e, soprattutto, del tasto del lampeggio di emergenza: sono troppo in basso.
> Riflessi. La plancia, con le vistose cuciture in contrasto, si riflette sul parabrezza, disturbando un po’.
Cilindrata cm3 | 4297 |
No cilindri e disposizione | 8 a V di 90° |
Potenza massima kW (CV)/giri | 360 (489)/7750 |
Coppia max Nm/giri | 505/5000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 299 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 7 (robotizzato a doppia frizione) + retromarcia |
Trazione | posteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 456/190/131 |
Passo cm | 267 |
Peso in ordine di marcia kg | 1735 |
Capacità bagagliaio litri | 240/340 |
Pneumatici ant. (di serie) | 245/40 R 19 |
Pneumatici post. (di serie) | 285/40 R 19 |
La Ferrari California è disponibile con il solo 4.3 V8 aspirato a iniezione diretta di benzina da 490 CV abbinato al cambio robotizzato a doppia frizione e sette rapporti. La versione HELE è dotata del sistema Stop&Start e recupero dell'energia in frenata per "tagliare" consumi ed emissioni di CO2. | |||||||||
Versione | Prezzo | Alim | cm3 | CV/kW | km/h | 0-100 | km/l | CO2 | kg |
4.3 V8 DCT | 180.693 | benzina | 4.297 | 489/360 | 312 | 3,8 | 7,6 | 299 | 1735 |
4.3 V8 DCT HELE | 181.903 | benzina | 4.297 | 489/360 | 312 | 3,8 | 8,7 | 270 | 1735 |